mercoledì 5 novembre 2008

Badge e pagelle, meritocrazia in Vaticano. Mugugni anonimi fra i prelati (Bartoloni e La Rocca)


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Incentivi o riduzioni

Il sistema, ideato dal cardinale Nicora, consentirà aumenti di stipendio o riduzioni in caso di lunghe assenze o scarso impegno

Santa Sede Da gennaio i funzionari saranno valutati con un sistema a punti. Cartellino orario per i dipendenti del Governatorato

Badge e pagelle, meritocrazia in Vaticano. Malumori fra i prelati

Bruno Bartoloni

CITTA' DEL VATICANO — La meritocrazia entra nella curia romana: dal primo gennaio prossimo, nonostante il mugugno indignato di alcuni ecclesiastici, monsignori e prelati della Santa Sede, cioè i funzionari delle congregazioni, dei consigli pontifici e dei tribunali, avranno una pagella a punti che scoraggerà i fannulloni curiali e premierà i dipendenti più efficaci e zelanti.
Contemporaneamente si sta razionalizzando il sistema vaticano dei controlli automatici: ben presto si entrerà nella Città Leonina attraverso un simbolico tornello come in un ministero e non più dopo una duplice identificazione da parte della Guardia Svizzera, che funge da primo filtro fra turisti, pellegrini e cittadini, e poi da un gendarme pontificio. Tutti i cittadini, i residenti e i dipendenti della Santa Sede avranno un badge elettronico a banda magnetica di colore blu che immediatamente ne segnalerà nome, cognome e funzioni. Il badge servirà anche da cartellino orario per tutti i dipendenti del Governatorato che già devono indicare l'orario di lavoro, ma non per i prelati delle congregazioni romane.
La «pagella» è stata ideata dal cardinale Attilio Nicora, presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa), già ribattezzato il «Brunetta vaticano» da quegli ecclesiastici che si sentono mortificati da questo sistema di valutazione. Un sistema che permetterà all'Apsa di elargire miglioramenti di stipendio, non più legati al rigido sistema di avanzamento di categoria, ma anche di agire sui compensi in caso di assenze prolungate e di altri comportamenti da fannulloni.
È il motivo per cui qualche ecclesiastico si è indignato, ricordando che spesso per un sacerdote sono gli impegni pastorali paralleli a costringerlo ad apparenti pigrizie. La «pagella» esisteva fin dal 1995 per tutti i dipendenti del Governatorato della Città del Vaticano, cioè della Radio Vaticana, dell'Osservatore Romano, della Tipografia poliglotta, dei Musei e delle varie amministrazioni cittadine: «Il responsabile immediato è tenuto ad informare semestralmente per iscritto il Direttore sul comportamento, la professionalità ed il rendimento di ciascun dipendente », precisa l'art. 17 del Regolamento generale. La nuova «pagella», estesa anche agli ecclesiastici dipendenti della Santa Sede, dovrà essere compilata annualmente. Il punteggio viene calcolato barrando le voci «ottimo», «buono», «sufficiente » o «insufficiente» sotto paragrafi «Dedizione», «Professionalità», «Rendimento », «Correttezza». Una «Valutazione complessiva» prevede ugualmente i quattro giudizi ma nel caso d'insufficienza «potrà determinare l'avvio di procedure disciplinari che vanno dall'ammonizione orale, alla censura con riduzione della retribuzione, fino al licenziamento ». E se non si ha la sufficienza, sarà inutile inoltrare la «pagella» per ottenere una migliore classificazione, e quindi una migliore retribuzione, a prescindere dalla appartenenza ad uno dei dieci livelli previsti per i dipendenti vaticani.
Attualmente le retribuzioni di base partono da circa 1.300 euro del primo livello ai circa 2.300 del decimo, retribuzioni integrate da vari benefit, come l'esentasse ma anche una dotazione di benzina e l'accesso all'Annona e ai «grandi magazzini » dell'ex stazione ferroviaria, accesso ora semplificato dal badge elettronico.

© Copyright Corriere della sera, 4 novembre 2008

Rivoluzione in Vaticano anche il monsignore ora timbra il cartellino

Qualche prelato mugugna per la novità. A fine anno per tutti scheda di valutazione

ORAZIO LA ROCCA

CITTÀ DEL VATICANO - Doppia rivoluzione burocratica in tutti gli uffici del Vaticano. Dopo circa un anno di sperimentazione, i dipendenti della Santa Sede (Congregazioni, Prefetture, Pontifici consigli) avranno in dotazione un cartellino elettronico personalizzato, un badge blu a banda magnetica, che servirà per segnare l´inizio e la fine del turno di lavoro o per entrare ed uscire dal Vaticano. Ma non solo. Con la nuova tessera i lavoratori pontifici - sia laici che ecclesiastici - potranno accedere anche ai servizi di assistenza sanitaria, al bancomat della banca vaticana - lo Ior (istituto opere di religione) - , alle mense, al mercato e alla fornitura della benzina.
L´altra novità è la scheda di valutazione che servirà a «misurare» il rendimento di ciascun dipendente e a stabilire eventuali aumenti di retribuzioni, ma anche per avviare procedure «punitive» - fino al licenziamento - per quei lavoratori giudicati inadempienti o poco ligi al dovere. Due importanti novità organizzative che, nelle speranze dei piani alti della Curia pontificia, dovrebbero servire a migliorare la qualità del lavoro della Città del Vaticano dove sono impiegati 2748 dipendenti, in gran parte laici (1212 uomini, 425 donne), 778 preti, 243 frati e 90 suore, per i quali le casse pontificie spendono in media dai 77 agli 80 milioni di euro l´anno.
Non tutti, però, in Vaticano hanno esultato. Se sulle schede di valutazione i dipendenti non sembrano contrariati, perché vi vedono un utile sistema per premiare i «più meritevoli», sul badge blu si registra qualche malcontento, specialmente tra gli ecclesiastici. Alcuni prelati temono, infatti, che un controllo troppo rigido dell´orario di lavoro, specialmente dei due ritorni pomeridiani a settimana, non tenga conto delle loro attività pastorali fuori del Vaticano. E tra qualche monsignore c´è anche chi parla di «passo indietro» facendo notare che il cartellino «segnatempo» era stato abolito nel 1960 da papa Giovanni XXIII perché lo giudicò «non consono alla dignità degli ecclesiastici». Qualcun altro parla di «effetto-Brunetta in Vaticano» perché «scheda e cartellino non sarebbero altro che due tecniche di controllo simili a quelle varate dal ministro della Funzione pubblica italiano». Impressione avvalorata dallo stesso Brunetta che proprio ieri ha detto al Tg4 «che anche in Vaticano si fanno strada le mie idee».
«Non è così, la novità è stata decisa un anno fa», ribattono in Vaticano. «E´ da oltre un anno, infatti, che tesserino blu e la scheda di valutazione sono in uso al Governatorato», risponde l´arcivescovo Renato Boccardo, segretario generale dello stesso Governatorato, il quale esclude che i due nuovi documenti possano dar vita a forme di giro di vite sui lavoratori vaticani. «Il fatto nuovo - aggiunge Boccardo - è che, dopo l´anno di positiva sperimentazione, badge blu e scheda saranno adottati anche in tutte le altre amministrazioni della Santa Sede».

© Copyright Repubblica, 4 novembre 2008 consultabile online anche qui.

'Cardinali e vescovi esentati per loro niente badge elettronico'

CITTÀ DEL VATICANO

Alessandro Candi, segretario dell' Associazione dipendenti laici del Vaticano, c' è malumore per l' introduzione del tesserino magnetico e la scheda di valutazione?

«Siamo abituati a tutto. Ma i veri problemi sono i prezzi che anche in Vaticano continuano a crescere e i dipendenti devono far fronte agli stessi problemi, legati alla crisi finanziaria, che ci sono in Italia e nel resto del mondo».

Qualcuno, però, parla di «giro di vite» ed «effetto-Brunetta». E' così?

«E' da oltre un anno che negli uffici del Governatorato si stanno sperimentando questi sistemi di controllo tra i dipendenti. Ora si farà la stessa cosa tra tutte le altre amministrazioni. Ma quel che ci preoccupa di più è vedere che con questi salari si fa fatica ad arrivare a fine mese. I prezzi aumentano, a partire dalla benzina».

E' vero che i più scontenti sono gli ecclesiastici?

«Stando a quel che mi risulta, solo i laici e il clero normale dovranno timbrare all' inizio e alla fine del lavoro». Alti prelati, vescovi e cardinali ne sono esenti. - (o. l. r.)

© Copyright Repubblica, 4 novembre 2008 consultabile online anche qui.

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