martedì 27 gennaio 2009

Per Adriano Prosperi: i Lefebvriani non furono scomunicati perchè rifiutavano il Concilio ma perchè ordinati vescovi senza l'autorizzazione del Papa


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Su segnalazione di Alessia apprendo di un infuocato editoriale di Prosperi per Repubblica che non trovera' spazio in questo blog a causa dell'astio dell'autore contro Papa Benedetto.
Riporto solo una frase che da' il senso a tutto il pezzo
:

«A mezzo secolo dall´annuncio, il Vaticano II è vivo nella Chiesa». Singolare affermazione, visto che la ragione della scomunica «latae sententiae» fulminata nel 1988 da papa Giovanni Paolo II era stato il rifiuto di quei vescovi di accettare il Concilio. E non sembra che i seguaci di monsignor Lefebvre abbiano cambiato idea al riguardo.

Questa affermazione deve essere rettificata e prego la Santa Sede di agire nelle sedi opportune.
Caro Prosperi, la scomunica e' «latae sententiae» (e lo scrive pure!) quando e' , "gia' data", cioe' automatica (basta conoscere le basi del latino) vale a dire quando prescinde da ogni indagine o processo sul merito e sulle ragioni che hanno portato dei prelati ad allontanarsi dal Magistero della Chiesa.
Mons. Lefebvre non e' spuntato dal nulla ma fu ordinato vescovo nel 1947 da Pio XII.
Critico' il Concilio pur firmandone i documenti finali e fu una vera spina nel fianco di Paolo VI che NON LO SCOMUNICO' perche' non accettava il Concilio ma lo sospese "a divinis" (divieto di celebrare i sacramenti).
Facciamo un po' di STORIA, non opinione!
Pur avendo incontrato Paolo VI nel 1976, Mons. Lefebvre rifiutò di sottomettervisi per motivi di coscienza.
E Paolo VI NON LO SCOMUNICO'!
Con Papa Giovanni Paolo II, che ricevette Lefebvre in udienza privata già nel novembre 1978, quindi ad un mese dalla sua elezione, i rapporti migliorarono e si riaprì il dialogo con Roma.
Giovanni Paolo II NON LO SCOMUNICO' nonostante la posizione di Lefevbre fosse sempre la stessa.
Ci fu poi l'atto che porto' allo scisma.
Nonostante un'ammonizione formale, il 30 giugno 1988 Lefebvre ordina quattro vescovi e compie così un atto scismatico (a norma del canone 751 del Codex iuris canonici), avendo egli apertamente rifiutato la sottomissione al Pontefice e la comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti.
Di conseguenza sia Lefebvre, sia i vescovi da lui consacrati incorrevano ipso facto (cioè con lo stesso porre in essere l'atto) nella scomunica latae sententiae ("sentenza già data", ovvero vi si incorre per lo stesso fatto di porre il gesto) il cui scioglimento è riservato alla Sede Apostolica.
Chiaro? Non ci fu bisogno in realta' di alcuna indagine da parte del Vaticano. Il solo fatto dell'ordinazione illecita di vescovi porto' alla scomunica automatica di tutti i prelati interessati.
La stessa identica cosa avvenne con Milingo che NON FU SCOMUNICATO perche' si era sposato, ma perche' ha ordinato dei vescovi.
Si scrivano pure editoriali astiosi verso Benedetto XVI, ma non si prescinda dalla verita' storica e soprattutto non si ingannino i lettori.
Sfido Prosperi a dimostrare, CON I FATTI, che Giovanni Paolo II scomunico' i Lefebvriani per il rifiuto di quei vescovi di accettare il Concilio Vaticano II.
La Santa Sede ed i giornali cattolici dicano una parola chiara e definitiva su questo punto
.
Raffaella

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella, sono a letto con la febbre, hai fatto bene a non pubblicare le amenità di Repubblica per non aggravare i miei sintomi. Grazie.
Mi stupisce tuttavia che tu perda il tuo tempo prezioso a dare spiegazioni a Repubblica.
Domanda: ma hanno scritto davvero "fulminata" o si tratta di un tuo errore di tastiera?
Se non è un tuo errore ti attardi a spiegare latae sententiae? Forse dovresti spiegare loro come si cambiano le lampadine.

Raffaella ha detto...

Caro Don Marco, auguri di pronta guarigione!
In realta' sono mossa dalla sindrome della maestra con la penna rossa.
Ha scritto proprio "fulminata" (ho fatto copia-incolla).
Non ho voluto infierire e mi sono limitata alla lezione di latino :-))
R.

Anonimo ha detto...

hai fatto benissimo, l'ignoranza nei giornalisti regna sovrana e soprattutto per quanto riguarda i meccanismi della chiesa, spiegarli contribuisce ad un sereno e fattivo diaologo, grazie

Anonimo ha detto...

Se pensiamo che Prosperi è ordinario di storia moderna, dell'età della Riforma e Controriforma alla Normale, e un normalista pure lui, si capisce perchè Gesù abbia scelto come apostoli degli umili analfabeti o quasi.E coi soldi pubblici non si finanziano solo le università, ma anche la stampa: si capisce chi non molla l'osso.Saluti, Eufemia

Anonimo ha detto...

Ordinario alla Normale?????
Beh spero che il ministro mandi gli ispettori, perchè finora gli idioti stavano alla Sapienza, ma pure alla Normale......qui la faccenda è davvero preoccupante.
Ma sei sicura Eufemia che sia ordinario alla normale? o lavora alla normale ...... nel senso che fa il bidello???

Anonimo ha detto...

E poi si lamentano se l'università è in crisi...