venerdì 13 marzo 2009

Lettera del Papa ai vescovi cattolici: lettera di risposta del cardinale Agostino Vallini, Vicario di Roma


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A Sua Santità BENEDETTO XVI Romano Pontefice

Data di pubblicazione: 12/3/2009

Beatissimo Padre,

la Lettera che Vostra Santità ha indirizzato ai Vescovi della Chiesa Cattolica concernente la remissione della scomunica ai quattro Vescovi consacrati in modo illegittimo dall’Arcivescovo Lefebvre mi ha particolarmente toccato e commosso.
L’ho accolta come una grande lezione di fede offerta a tutti noi dal Supremo Pastore, che antepone Cristo e il bene del suo gregge ad ogni altra umana considerazione, una lezione di amore e di servizio alla Chiesa.
Mi sono tornate alla mente le parole di Gesù a San Pietro, dopo la risur-rezione: “Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro ? …In verità ti dico,...., tenderai le mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi” (Gv. 21, 15.18). La parola del Signore ci dice che Pietro, di ieri e di oggi, spesso è chiamato a vivere il Suo singolare ministero in solitudine, nell’incomprensione e nella sofferenza.
Le ragioni a lungo meditate da Vostra Santità del “gesto discreto di mise-ricordia” verso i quattro Vescovi, nella paterna attesa che venga da loro corrisposto con i dovuti passi di piena riconciliazione, andavano accolte da tutti nella Chiesa, facendo giungere al Supremo Pastore il sostegno, il conforto e la condivisione nella comunione ecclesiale, anche quando potessero non esserne compresi tutti gli elementi di una complessa e dolorosa vicenda.
La Lettera di Vostra Santità bene chiarisce gli aspetti disciplinari, dottrinali e pastorali che hanno condotto il Padre comune a “questo sommesso gesto di una mano tesa”.
Desidero manifestarLe, Padre Santo, che la Chiesa di Roma, la Sua Chiesa, attraverso questi miei pensieri, si stringe ancora una volta intorno alla Sua cara Persona per lenirLe la pena di questa circostanza ed intende confermarLe piena comunione e adesione ai Suoi atti di governo. Resto convinto che le decisioni del Papa si accolgono con fede, si comprendono nelle loro alte motivazioni e si sostengono sempre.
Le giunga, Padre Santo, l’espressione della nostra vicinanza affettuosa e filiale e il sostegno della nostra quotidiana preghiera: “Dominus conservet Eum et vivificet Eum”.
Per me e per l’intero popolo romano, imploro l’apostolica benedizione.

Laterano, 12 marzo 2009

Agostino Card. Vallini
Vicario del Santo Padre
per la Diocesi di Roma

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa è una bella lettera che mostra un cuore che si è lasciato interpellare.

euge ha detto...

Sempre troppo tardi. Sì perchè queste parole dovevano e ribadisco dovevano arrivare al Pontefice da subito non dopo questa lettera.

Non mi sento di ringraziare Vallini l'amarezza di aver visto il Papa lasciato solo anche dal suo Vicario per la città di Roma è stata e rimarrà sempre troppo grande.