domenica 17 maggio 2009

Gioia ed affetto accolgono il Papa a Betlemme (Custodia di Terra Santa)


Vedi anche:

IL VIAGGIO IN TERRA SANTA: I VIDEO SU BENEDICT XVI.TV

Sri Lanka, appello del Papa: sia protetta la popolazione civile (Corriere)

Il Papa: Cristiani, ebrei e musulmani collaborino per la pace

Il Papa: "Questo pellegrinaggio ai Luoghi Santi è stato anche una visita pastorale ai fedeli che vivono là, un servizio all’unità dei cristiani, al dialogo con ebrei e musulmani, e alla costruzione della pace" (Regina Coeli)

Il Papa: Grazie per il pellegrinaggio in Terra Santa; preghiera alla Vergine di Madhu per lo Sri Lanka (AsiaNews)

Viaggio del Papa in Terra Santa: Una fede che purifica la ragione e rende schietto il dialogo (Mastroianni)

Il Papa: "Due stati, no ai muri" (Marroni)

Visita del Papa: gli israeliani non esultano ma puntano a rifarsi con i turisti (Zichittella). A che cosa si riferiscono i numeri dei fedeli?

Un Papa di pace tirato per la stola (Valli)

Il desiderio del Papa: dialogo tra religioni e pace con due stati (De Carli)

Il Papa in Terra Santa: Sfida vinta a Nazareth (Mondo). Mia riflessione...

Gli arabi conquistati dalla missione di Papa Ratzinger (Battistini)

Il Papa: un regime senza Dio volle la Shoah (Vecchi)

Padre Samir Khalil Samir: Modello Giordania, la via da seguire

Il Papa e i muri: quelli trovati, quelli da abbattere, quelli creati (Campofreda)

A nulla valgono le proteste israeliane: il Papa ha trattato tutti con pari rispetto (Accattoli)

Benedetto XVI Papa, teologo e dopo la Terra Santa anche Capo di Stato (Rodari)

Il Papa ha seminato speranza. Ora tocca a tutti lavorare per la pace (Osservatore Romano)

Il Papa in Terra Santa: viaggio coronato da successo (Geninazzi)

Card. Bertone: i gesti del Papa, un invito alla speranza. Interviste con il card. Antonelli e padre Samir (Radio Vaticana)

Il viaggio di Benedetto XVI è stato un successo? (Zenit)

Il Papa: «Mai più muri a dividere i popoli» (Giansoldati....bravissima nel descrivere la commozione di Benedetto)

Giorgio Bernardelli: Che cosa lascia in eredità questo viaggio a noi, cristiani amici della Terra Santa? (Missionline)

Luigi Geninazzi: La “ragione” del Papa, metodo di convivenza e di pace (Sussidiario)

Il messaggio lasciato in Medio Oriente da Papa Benedetto (Galeazzi)

Il prof Giovanni Reale commenta il viaggio in Terra Santa: "Un pastore, non un politico" (Liberal)

Il rabbino Rosen: "Io rabbino sto con Ratzinger" (Liberal)

Il Papa in Medio Oriente: quelle differenze devono avvicinarsi (Casavola)

“Mai più guerra”: Benedetto XVI torna dalla Terra Santa (Ingrao)

Viaggio del Papa in Terra Santa: due articoli di Renato Farina

L'analisi di Bruno Vespa: Ebrei e Musulmani incontentabili, ma il Papa più di così non poteva fare

Così il Papa è riuscito a evitare le trappole (Tornielli)

Fiamma Nirenstein sul viaggio del Papa in Israele: Quei temi politici distorti dai media (Il Giornale). Colpa solo dei media?

Il Papa saluta la Terrasanta: «Mai più guerra» (Tornielli)

Il viaggio del Papa in Terra Santa: il bilancio di Apcom

Il Papa in Terra Santa: quando le critiche nascono dalla paura (AsiaNews)

Il coraggio di Benedetto XVI (Bobbio)

Il Papa ha deluso gli israeliani e confortato i palestinesi (Le Monde)

Il «qui» del Sepolcro e le (bellissime) parole conclusive (Giorgio Bernardelli)

VIAGGIO DEL PAPA IN TERRA SANTA: VIDEO, SERVIZI, FOTO E PODCAST

DISCORSI, OMELIE E MESSAGGI DEL SANTO PADRE IN TERRA SANTA

PELLEGRINAGGIO DEL SANTO PADRE IN TERRA SANTA (8-15 MAGGIO 2009): LO SPECIALE DEL BLOG

Con grande piacere pubblichiamo questo bellissimo resoconto di una giornata speciale.
Approfitto per segnalare il sito "Custodia di Terra Santa".


Gioia ed affetto accolgono il Papa a Betlemme

CTS Notizie

Mercoledì 13 maggio 2009: E’ cominciata presto, questa giornata che ieri aveva sommato emozioni e stanchezza: il Papa è giunto a Betlemme poco prima delle 8.00 e, nel piazzale antistante il Palazzo presidenziale, è stato accolto dal presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas).
Gerusalemme e Betlemme distano pochi chilometri l’una dall’altra, eppure il Papa ha attraversato un mondo, e se il Muro di separazione è quanto di più evidente Betlemme offre agli occhi di ogni pellegrino, è tutta la realtà di un popolo che il Presidente ha illustrato davanti al Santo Padre. In modi diversi, con differenti passioni, le sofferenze del popolo palestinese sono presentate al Papa forse non solo perché è legittimo e comprensibile che i figli chiedano al padre ascolto e conforto, ma per l’urgenza di cogliere il momento perché il mondo ascolti e presti attenzione.
Il Papa ha risposto con un discorso che dimostra che ben conosce, anche nei dettagli della vita delle persone, la situazione delle città chiuse dal muro, e le sofferenze causate da un conflitto lungo e logorante. Il testo del discorso è a disposizione e merita di essere letto integralmente. Da sottolineare c’è l’aperta consapevolezza che le sue parole sono oggetto di attenzione (vengono vivisezionate dalla stampa locale!) da parte di una popolazione in maggioranza giovane e quindi li chiama in causa direttamente: “Rivolgo questo appello ai tanti giovani presenti oggi nei Territori Palestinesi: non permettete che le perdite di vite e le distruzioni, delle quali siete stati testimoni suscitino amarezze o risentimento nei vostri cuori. Abbiate il coraggio di resistere ad ogni tentazione che possiate provare di ricorrere ad atti di violenza o di terrorismo”.
Ma noi, quando il Papa era ormai entrato a Betlemme, vagavamo per stradine che finivano nel nulla alla ricerca di un passaggio per raggiungerla.
Lunedì pomeriggio il Papa è stato accolto dai soldati che pattugliavano le strade di una Gerusalemme completamente deserta; ieri la maggior parte dei pellegrini che ha raggiunto la Valle del Getsemani ha fatto esperienza di sbarramenti dei quali oggi si parla tra incredulità e ironia; questa mattina, finalmente, la Città del Pane!
Grande Betlemme: un’accoglienza serena, gentile, dove la gente – certo i cristiani sono una piccola minoranza – sorrideva ai nostri berrettini bianchi e gialli.
L’arrivo nel grande piazzale dove, di fronte al Peace Center, era eretto l’altare, davanti alla Piazza della Mangiatoia è stato una gioia: finalmente l’allegria, la piazza piena, l’attesa condivisa, le bandiere (non solo palestinesi, ma oggi erano la maggioranza): qui il Papa è arrivato con un po’ di gente che l’ha atteso lungo le strade, qui è stato accolto con un calore davvero grande, gioioso, coloratissimo. La Santa Messa è iniziata in orario: come già ieri, il clima è stato di grande raccoglimento, e il controllo dell’ordine non rigidissimo ha permesso una partecipazione più serena, non turbata da distrazioni. Dopo il saluto d’introduzione di Sua Beatitudine il Patriarca mons. Fouad Twal, la Liturgia della Parola con la seconda Lettura cantata secondo la melodia bizantina, l’acclamazione al Vangelo in rito siriaco (che bellezza la Liturgia della Terra Santa che sa amalgamare i riti ed esaltare la convivialità delle differenze!), ecco l’omelia del Papa. Attesa e subito interrotta da un fremito di commozione perché dopo poche righe dice: “Il mio cuore si volge in maniera speciale ai pellegrini provenienti dalla martoriata Gaza a motivo della guerra…”. Ha davanti a se, stipate accanto ai Cavalieri del Santo Sepolcro, in prima fila, un gruppo di donne che tengono alzate le fotografie dei loro familiari uccisi. Su di esse si puntano adesso le macchine fotografiche… Gran parte della sua omelia è dedicata alla speranza cristiana, alla gioia che pure si deve sottolineare a Betlemme, che ha esultato per la venuta del Salvatore che qui è nato e che la rende “associata al gioioso messaggio della rinascita, del rinnovamento, della luce e della libertà.”
Il sole splende su Betlemme, e fa caldo. Ma la partecipazione commossa a questo abbraccio del popolo al Papa è davvero una forza che scalda il cuore. Siamo tutti molto contenti. Siamo contenti perché il Papa ha potuto, finalmente, sentire che anche qui gli vogliamo bene. Quanto dura la Messa? Il tempo scorre veloce, e subito dopo la benedizione finale i frati francescani percorrono veloci il piazzale trasportando nella sacrestia della chiesa di Santa Caterina gli arredi sacri. Il Papa, con il suo seguito, passa osannato dirigendosi a Casa Nova, dove pranzerà. E’ festa per cuochi e operai del Casa Nova oggi: saluteranno il Papa alla sua entrata in Refettorio, e a fine pranzo staranno ancora con lui per una fotografia ricordo.
Dopo un breve riposo, il Santo Padre si è recato per un momento di preghiera privato nella Grotta della Natività. Attorniato poi da tutti i frati, e insieme al padre Custode e al Ministro Generale, fra J.M. Carballo, è poi sostato nella chiesa di Santa Caterina per una fotografia con loro. Lo attendono al Baby Caritas Hospital e al Campo profughi di Ayda: buon proseguimento del suo viaggio, Santità.

Irene B.

http://www.custodia.org/spip.php?article5822

FOTO: Il Papa con i frati della Custodia dopo il pranzo a Betlemme

Nessun commento: