domenica 31 maggio 2009

Mons. Perl: «Il motu proprio "Summorum Pontificum" vale per gli altri riti latini, incluso il rito ambrosiano» (Tornielli). Fine dei giochetti!


Vedi anche:

SPECIALE: IL MOTU PROPRIO "SUMMORUM PONTIFICUM"

Rivoluzione di Benedetto XVI: Un africano Ministro della Giustizia del Papa (Tornielli)

Il Papa: "Ancora ho difficoltà di capire come il Signore poteva pensare a me, destinare me a questo ministero..." (Pinna)

Il Papa «Non so perché Dio mi ha scelto» (Lorenzoni)

Il Papa: ai piedi della Croce Maria sapeva che Gesù sarebbe risorto (Izzo)

Benedetto XVI: Mai avrei pensato di diventare Papa, ma ho detto sì (Apcom)

Papa Benedetto, "bimbo fra i bimbi"

Il Papa: Ho ancora difficoltà a capire perché Dio mi ha scelto (Velino)

Il Papa: "Non so perché Dio abbia scelto me" (Il Giornale)

Benedetto XVI ai bambini: "A dire la verità, non avrei mai pensato di diventare Papa perchè sono stato un ragazzo abbastanza ingenuo..." (Trascrizione dello splendido dialogo del Papa con i bambini dell’Opera per l’Infanzia Missionaria)

Il Papa conclude il mese mariano alla Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani (Radio Vaticana)

Benedetto XVI ai bambini dell'Infanzia missionaria: non mi aspettavo di diventare Papa, ma il Signore mi aiuta (Radio Vaticana)

Il Papa: Ero un "bambino ingenuo, e mi capitava di litigare" (Repubblica)

Benedetto XVI: "Per dire la verità non avrei mai pensato di diventare Papa". Il commento di Salvatore Izzo

Benedetto XVI: "Mai pensato di diventare Papa". "Difficile ma accetto" (Tgcom)

Il Papa riceve il Presidente ceco Klaus e conferma il viaggio a Praga

Viaggio Apostolico del Papa nella Repubblica Ceca: comunicato della Sala Stampa della Santa Sede

Divorziati risposati, Mons. Inos Biffi: sono pienamente nella Chiesa (Izzo)

Com’è difficile governare la curia della Santa Sede. E fuori pressano le lobby (Rodari)

Card. Bagnasco: lobby contro la Chiesa, ma non possiamo tradire il Vangelo (Izzo)

Crisi economica, il Papa: la povertà minaccia la pace. L'aids si vince con la fedeltà (Izzo)

"Potenti lobbies cercano di soffocare la voce del Papa". Bagnasco: «Pressioni molto forti da parte di gruppi economici e finanziari» (Galeazzi)

Pugno duro di Papa Ratzinger sulla doppia vita dei vescovi in Africa (Bevilacqua)

«La messa antica si può celebrare anche a Milano»

di Andrea Tornielli

Il motu proprio «Summorum Pontificum» con il quale Benedetto XVI nel 2007 ha liberalizzato l’uso dell’antico messale preconciliare «vale per gli altri riti latini, incluso il rito ambrosiano». Lo scrive in una lettera datata 22 maggio il vicepresidente della Pontificia commissione «Ecclesia Dei», monsignore Camille Perl, in risposta a una domanda rivoltagli per iscritto all’inizio dell’anno dal vicerettore del collegio Papio di Ascona, padre Jeffry Moore.
La lettera del Vaticano è stata resa nota ieri dal sito http://www.newliturgicalmovement.org/.
Come si ricorderà, dopo la promulgazione del documento papale, la Curia ambrosiana aveva precisato per iscritto che il motu proprio non era applicabile nella diocesi di Milano, dato che il pontefice citava espressamente soltanto il rito romano, mentre per la liturgia ambrosiana il capo-rito è l’arcivescovo Dionigi Tettamanzi.
Non condividendo questa impostazione, un gruppo di sacerdoti e di laici tradizionalisti, lo scorso 7 gennaio si era recato a Roma ed era stato ricevuto dal cardinale Darío Castrillón Hoyos, presidente della Pontificia commissione Ecclesia Dei, che si occupa per mandato papale del mondo tradizionalista, chiedendo un parere sulla questione.
Tra i sacerdoti c’era anche don Jeffry Moore, che esercita il suo servizio in una chiesa di Ascona, nella diocesi di Lugano, il cui territorio è per metà di rito romano, per l’altra metà di rito ambrosiano.
Don Moore celebra per un gruppo di studenti la messa in rito antico romano, ma fino a oggi aveva avuto problemi a farlo per gli studenti di rito ambrosiano.
«Lei esprime il desiderio di ricevere il conforto di un assenso - scrive monsignor Perl al sacerdote - alla possibilità che anche gli studenti ambrosiani che lo richiedono possano usufruire dei benefici garantiti dal Sommo Pontefice nel motu proprio “Summorum Pontificum”».
«Mentre è vero che il motu proprio del Santo padre non cita esplicitamente il rito ambrosiano - continua nella lettera il vicepresidente di “Ecclesia Dei” - non esclude nemmeno gli altri riti latini; se la volontà del Sommo Pontefice vale per il rito romano, considerato il superiore in dignità, di conseguenza, tanto più per gli altri riti latini, incluso il rito ambrosiano».
Insomma, la volontà liberalizzatrice del Papa si intende, secondo quanto scrive il vicepresidente della commissione vaticana, estesa a tutti i riti latini.
Va ricordato che nella diocesi di Milano, oltre alla messa domenicale in rito ambrosiano antico nella chiesa del Gentilino (concessa a suo tempo dal cardinale Carlo Maria Martini), dallo scorso ottobre esiste un’altra celebrazione secondo la liturgia preconciliare, promossa dal Movimento liturgico benedettiano, che si svolge a Legnano.
A quasi due anni dalla pubblicazione del motu proprio si attende ancora l’istruzione che dovrebbe precisare le condizioni applicative.

© Copyright Il Giornale, 31 maggio 2009 consultabile online anche qui .

Finalmente la parola "fine" al balletto ed agli sgambetti.
Sorprende che ci siano voluti due anni per mettere per iscritto qualcosa che era lampante ed ovvio fin dall'inizio ma, come dice il saggio, meglio tardi che mai... :-))
Aspettiamo con ansia l'istruzione con le disposizioni applicative
.
R.

5 commenti:

don gianluigi ha detto...

No, mi spiace, ma non è detta la parola fine.
Qui si tratta di una lettera personale di mons. Perl, non di un atto ufficiale dell'Ecclesia Dei, infatti a Milano non hanno battuto ciglio. Roma ha ancora paura del fantasma di Martini e compagnia.

Raffaella ha detto...

Caro don Gianluigi, e' davvero tempo che anche Roma si liberi del timore reverenziale assurdo verso l'arcivescovo emerito.
L'albero non si riconosce dai frutti?
Bene...Roma osservi i frutti e poi guardi l'albero.
R.

massimo ha detto...

la congregazione per i vescovi ha con questo fatto una formidabile occasione di riflessione.
quando si seglie un vescovo lo si deve fare bene,"Martini" docet.

euge ha detto...

Cara Raffaella essendo di Roma non posso che darti ragione.

E' ora che l'ombra di Martini smetta di sovrapporsi a quella del Pontefice e non parlo solo per Benedetto XVI questo accadeva anche con Giovanni Paolo II. A Martini non sta bene nessuno a parte se stesso e tutti coloro che in modo tronfio se ne servono per remare contro.
Vi racconto un episodio accaduto a me personalmente in una libreria di Via Conciliazione:
Cercavo un libro di Fisichella e senza pormi molti problemi, sono entrata ed ho chiesto il libro. Il tizio quasi schifato mi ha risposto che non l'aveva ma, che se volevo, potevo provare a leggere un libro di Martini. Una cosa inaudita e senza precedenti. Decido io quali libri leggere ho risposto Martini lo lasci lì dov'è ho ringraziato e sono uscita.
Non si può andare avanti così!

Physikelly ha detto...

"La lettera del Vaticano è stata resa nota ieri dal sito http://www.newliturgicalmovement.org/. "


;-)