mercoledì 8 luglio 2009

Cambio nella Curia vaticana in vista dei colloqui con i Lefebvriani (Apcom)


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IL TESTO DEL MOTU PROPRIO "ECCLESIAE UNITATEM" A PROPOSITO DELLA COMMISSIONE ECCLESIA DEI

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Supplica al Santo Padre nell'anniversario del Motu Proprio (Messainlatino)

Caritas in veritate: le reazioni dei vescovi europei

"Caritas in veritate". Pagine scelte (Magister)

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Giovanni Maria Vian commenta la "Caritas in veritate": "Speranza e realismo" (Osservatore Romano)

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Caritas in veritate: le reazioni del mondo economico e politico

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Il premier giapponese Taro Aso regala al Santo Padre una telecamera digitale :-)

Enciclica, il Papa: il terrorismo genera morte ed assorbe le risorse (Izzo)

Il Papa: Enciclica, anche la globalizzazione ha bisogno dell’anima (AsiaNews)

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Caritas in veritate: il commento di Stefano Maria Paci

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Caritas in veritate: il commento di Marco Politi

''Gli immigrati sono persone, non merce'': l'enciclica di Benedetto XVI si schiera dalla parte dei migranti e dei lavoratori precari (Salvagente)

L'Enciclica del Papa: Lavoro per tutti e che sia decente (Unità)

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Enciclica, il Papa: i lavoratori immigrati non possono essere considerati come una merce o una mera forza lavoro

IL TESTO INTEGRALE DELL'ENCICLICA "CARITAS IN VERITATE"

ENCICLICA "CARITAS IN VERITATE": LO SPECIALE DEL BLOG

Lefebvriani; Cambio in Curia vaticana in vista di colloqui

Levada diventa presidente di Ecclesia dei. Mons. Pozzo segretario

Cambio nella Curia vaticana in vista dei colloqui con i lefebvriani.
Va in pensione il cardinale colombiano Dario Castrillon Hoyos e la presidenza del dicastero vaticano che ha negoziato sinora con i tradizionalisti, la Pontificia commissione Ecclesia Dei, viene assunta dal prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, il cardinale William Joseph Levada.
Segretario della Ecclesia Dei diventa mons. Guido Pozzo, sinora segretario aggiunto della commissione teologica internazionale e "aiutante di studio" della stessa Dottrina della fede, l'ex Santo Uffizio guidato per un ventennio da Ratzinger.
Benedetto XVI "ha ringraziato l'eminentissimo cardinale Dario Castrillon Hoyos, giunto al termine del suo servizio come Presidente della Pontificia Commissione 'Ecclesia Dei', ed ha nomimato Presidente della medesima Commissione l'eminentissimo cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede", si legge in un bollettino della sala stampa della Santa Sede. "Il Papa ha nominato segretario della Pontificia Commissione 'Ecclesia Dei' il reverendissimo mons. Guido Pozzo, finora Segretario Aggiunto della Commissione Teologica Internazionale e Aiutante di Studio della Congregazione per la Dottrina della Fede". Papa Ratzinger ha deciso, lo scorso gennaio, la revoca della scomunica ai quattro vescovi lefebvriani. Tra di essi, il britannico Richard Williamson, vocale negazionista della Shoah. Questo gruppo scismatico, amante della messa in latino, era incorso nella scomunica negli anni Ottanta per le ordinazioni episcopali non approvate da Giovanni Paolo II.
Appena eletto al soglio pontificio, Ratzinger ricevette il successore di Lefebvre, mons. Bernard Fellay, nuovo superiore dei lefebvriani, e iniziò una serie di contatti conclusi con la revoca della scomunica. La decisione non ha, però, reintrodotto automaticamente la Fraternità sacerdotale San Pio X nella piena comunione con la Chiesa cattolica. Ed ha sollevato critiche, resistenze e perplessità in ampi settori del cattolicesimo mondiale, per il caso Williamson e, più in generale, per la decisione di riammettere i lafabvriani. La Santa Sede ha precisato che la piena comunione avverrà solo se si concluderanno positivamente dei colloqui dottrinali che verteranno sul Concilio vaticano II, che i lefebvriani rifiutano in alcuni elementi fondamentali come la libertà religiosa, l'ecumenismo e il dialogo con le altre fedi.
In una lettera inviata ai vescovi di tutto il mondo per rispondere alle critiche, lo scorso 10 marzo, il Papa preannunciava la mossa compiuta oggi con il cambio in Curia. "E' mia intenzione - scriveva il Pap - di collegare in futuro la Pontificia Commissione 'Ecclesia Dei' - istituzione dal 1988 competente per quelle comunità e persone che, provenendo dalla Fraternità San Pio X o da simili raggruppamenti, vogliono tornare nella piena comunione col Papa - con la Congregazione per la Dottrina della Fede. Con ciò viene chiarito - spiegava Ratzinger - che i problemi che devono ora essere trattati sono di natura essenzialmente dottrinale e riguardano soprattutto l'accettazione del Concilio Vaticano II e del magistero post-conciliare dei Papi".

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Un po' approssimativo...
R.

7 commenti:

mariateresa ha detto...

mi sembra scritto coi piedi e con una gran voglia di fare intendere che sarebbe meglio non farne niente. ma è solo un'impressione.

Raffaella ha detto...

Gia'...in particolare si insiste nel presentare il comunicato del card. Levada come una novita' e si va in giro con il tamburo dicendo che i Lefebvriani non hanno riconoscimento canonico.
Ma che scoperta!
E' proprio necessario ripetere sempre le stesse cose?
Mah...
R.

Anonimo ha detto...

Veramente lo ha ripetuto il Papa nel Motu Proprio di oggi.
Capisco che Sua Santità senta il bisogno di ribadirlo, tanti sembrano non volerlo capire.

Anonimo ha detto...

Capisco la mancanza d'entusiasmo.

Raffaella ha detto...

Il motu proprio e' chiarissimo!
Fa riferimento a documenti gia' pubblicati e lo dice chiaramente.
Sono le agenzie che sembrano cadere dal pero ogni volta.
Io sono piu' che entusiasta per due motivi: snellimento della curia ed inizio dei colloqui dottrinali che non servono solo al ristabilimento della piena comunione ma anche a parlare di piu' dei documenti conciliari e della loro corretta interpretazione.
E' una grande opportunita' per tutti noi.
R.

Anonimo ha detto...

Speriamo e prghiamo,come ci ha detto il Santo Padre, che tutto si risolva presto e bene.
Nell'ultimo mese ho avvertito una certa fiducia nella buona riuscita del dialogo da entrambe le parti.

Antonio

Antonio ha detto...

Speriamo non sia il solito trucco del...divide et impera. Si ripete fino alla nausea che la FSSPX è illegale...ma che significa legale? Innalzare pagnotte come a Linz? Celebrare messe oscene tipo stadio?
Riconoscere come vere le false religioni e le aberrazioni postvaticano II? Obbedire loro per distruggere la Tradizione cattolica?
Se questo il loro concetto di legalità...se lo tengano!
Io ripeto ciò che disse il Savonarola all'emissario di Alessandro VI prima di salire sul rogo: Voi mi separate dalla Chiesa militante ...ma non potrete mai separarmi dalla Chiesa Trionfante!