lunedì 13 luglio 2009

"Con il Papa solo quattro gatti": bufera sul Tg3


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I siti dei giornaloni si scatenano sui due o quattro gatti, ma non sono dedicate ai felini le parole più pesanti...

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"Con il Papa solo quattro gatti": bufera sul Tg3

Roma - Il Tg3 nell'occhio del ciclone. A suscitare la polemica è il servizio del vaticanista della testata della Rai, Roberto Balducci, che ironizza sulle vacanza del Pontefice: "Con lui ci saranno due gatti". E ancora: "Gli strapperanno un sorriso, almeno quanto i proverbiali quattro gatti (forse un po' di più) che hanno ancora il coraggio e la pazienza di ascoltare le sue parole".

La Vigilanza Rai: "Deriva anticlericale"

Il vicepresidente della Vigilanza Rai, Giorgio Merlo (Pd), punta il dito contro la "deriva anticlericale" dimostrata ieri dal Tg3 definendola "singolare" e "volgare". "Conosciamo da tempo la correttezza, l’equilibrio e il senso di responsabilità che caratterizzano il Tg3 - premette Merlo in una nota - e, in particolare, del suo attuale direttore Di Bella". "Ora, senza interferire minimamente nell’autonomia editoriale del giornale e senza alcuna polemica di natura confessionale - sottolinea l’esponente del Pd - è singolare ed inconsueto che una testata importante come il Tg3 scivoli in questa anacronistica, e volgare, deriva anticlericale. Un errore o un costume? Non mi pare, al riguardo, che un servizio del genere rientri tra i canoni che presiedono ad un corretto uso del servizio pubblico".

La difesa di Di Bella

"La linea editoriale del Tg3 è stata sempre caratterizzata da grande attenzione e rispetto per il magistero della Chiesa e la figura del Pontefice. E mi sento di ribadire tale impegno di fronte alla cortese ma ferma polemica dell’onorevole Merlo", replica il direttore della testata, Antonio Di Bella sottolineando che "un passaggio del servizio di ieri sulle vacanze del Papa può avere indotto l’onorevole Merlo o altri a ritenere che tale rispetto sia venuto a mancare". "Così non è - puntualizza - anche per questo, subito dopo il giornale di ieri sera, prima ancora di qualsiasi polemica, ho richiamato formalmente il vaticanista. Il collega mi ha assicurato che non era sua intenzione ironizzare, o peggio irridere il Pontefice, come d’altronde non ha mai fatto in passato". Di Bella ribadisce "l’impegno del Tg3 a una rinnovata attenzione per le questioni vaticane a al massimo rispetto per la figura del Santo Padre, come d’altronde testimoniato dalla copertura impeccabile di tutte le sue ultime iniziative, in particolare - conclude Di Bella - l’incontro con il presidente Obama cui il Tg3 ha dedicato la rilevanza che meritava".

Il Vaticano chiede rispetto

"Prendo atto delle dichiarazioni del direttore del Tg3 Di Bella - replica il portavoce vaticano padre Federico Lombardi - mi auguro quindi che il telegiornale della terza rete sia sempre, come egli dice, effettivamente caratterizzato da attenzione e rispetto per la Chiesa e per la figura del Papa".

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Mah...
R.

40 commenti:

euge ha detto...

CHE PIETOSO TEATRINO!

euge ha detto...

Ma perchè a nessuno è venuto in mente di rispondere a Balducci

MEGLIO POCHI MA BUONI?????? Non sempre folle oceaniche sono segno di vera partecipazione ed interesse.

Anonimo ha detto...

E perchè dovremmo accettare di essere dichiarati pochi, se non è affatto vero?
Ma Balducci è mai stato all'Angelus in piazza S. Pietro? Ha letto i commenti sull'ultima enciclica fatti non solo da politici, sindacati, ecc., ma anche dai più grandi economisti a livello mondiale? o quelli relativi all'incontro con Obama(giusto per restare agli ultimi giorni)? La verità è che in certi ambienti tutta questa popolarità del Papa e tutto l'affetto manifestatogli dalla gente "je rode" o, come si dice dalle mie parti GLI BRUCIA. E visto che nessuno crede più all'immagine del Ratzinger cattivo, antipatico e freddo,adesso ci provano con i giochetti sui numeri. Che pena! Maria Pia

euge ha detto...

Cara maria pia hai ragione! La mia erauna battuta. E' chiaro che questi signori non sanno più come fare per sfogare tutto il fiele che hanno dentro; ci provano in tutti i modi. Credo che se Balducci vedesse certe immagini delle udienze e delle celebrazioni, gli verrebbe il mal di fegato. lo stesso che è venuto a tutti coloro che non sopportano l'idea che Papa Benedetto è entrato nel cuore di moltissima gente e magari gente che come me,che, non ha mai avuto per moltissimi anni,una bella opinione della chiesa e si è illusa di vivere senza Dio.

Anonimo ha detto...

Direi di mettere a fuoco anche il tono denigratorio del commento del Tg3 alla visita di Obama al Papa - quella sera stessa (non so se sia lo stesso giornalista).
Di Bella può dire quello che vuole, ma la conclusione circa i gatti è chiara e negativa: può vergognarsi quanto vuole.
I blog cattolici però farebbero bene a non menzionare questi benedetti gatti e altre cose secondarie. La maliziosità circolante suggerirebbe un po' meno ingenuità.
Ora il papa è in vacanza: rendiamo conto solo dei momenti pubblici.
Francesco Lombardo

Antonio ha detto...

Il TG3 è da sempre la fogna delle scorie del comunismo.
Scomparsi dalla società...resistono ancora al TG già Tele Kabul.
Viva sempre il nostro amatissimo Papa Benedetto XVI!

Antonio ha detto...

Meglio i gatti,almeno sono simpatici e buoni, dei comunisti del TG3!

euge ha detto...

E' chiaro che ciò che deve avere spazio in questo momento non sono le battutacce di Balducci ma, ben altro; è anche vero però che non si può sempre fare finta di nulla. La presa in giro al Papa è evidente come è evidente che a questa gente non va giù che Benedetto XVI, è amato e seguito più di quanto certi prima della sua elezione avevano calcolato. Secondo me, quindi è giusto ribadirlo e sottolineare che chi viene sbeffeggiato perchè segue il Papa, lo fa e ne è orgoglioso perchè in questo mondo squallido che crede solo nell'immagine e misura l'affetto e l'interesse per una persona e per querl che dice solo in base ai numeri oppure alle folle, ha trovato in Benedetto XVI, una guida un punto fermo nella vita di tutti i giorni.

laura ha detto...

Ieri sera avevo pubblicato un commento personale sulla questione Baldini.
Non era nè offensivo, nè volgare, nè provocatorio, eppure è stato censurato lo stesso visto che ad oggi non compare...
Pazienza, cercare di ridurre al silenzio chi la pensa diversamente non arresterà l'allontanamento di massa dalla Chiesa cattolica che si sta verificando in questi tempi.
Se invece il mio commento non è stato ancora pubblicato, ma lo sarà, chiedo scusa fin d'ora per l'accusa, ma dubito di essermi sbagliata...

Raffaella ha detto...

Il commento di ieri non sara' pubblicato in quanto contenente giudizi discutibili sulla persona del Santo Padre.
R.

laura ha detto...

Bene, prendo atto della cosa, ma non la condivido.
I commenti o giudizi che dir si voglia, sono personali e come tali TUTTI discutibili.
O un pensiero è discutibile solo quando ci si esprime in maniera differente dalla vostra?!
Mah...
Ho letto le altre opinioni pubblicate, ovviamente tutte contro il giornalista.
Pur rasentando spesso la maleducazione e l'insulto, non sono state censurate, chissà perché....
Il Santo Padre resta un essere umano e come tale soggetto ai giudizi altrui, comprese le critiche, aldilà del dogma sulla sua presunta "infallibilità".
La Chiesa, secondo il mio modesto e censurato parere, sta commettendo numerosi e gravi errori e sarebbe ipocrita fare finta di nulla e girarsi dall'altra parte solo perché sono una cattolica per famiglia e tradizione.
Non mi riconosco più in questa Chiesa né nel suo Pontefice, ieri sera avevo espresso anche le relative motivazioni.
Peccato però che nessuno abbia potuto leggerle....
Magari la prossima volta che scriverò su questo blog, concluderò con un bel "W Benedetto XI", forse così riuscirò a veder pubblicato il mio punto di vista.
O forse, faccio prima a lasciare un commento su qualche sito più democratico.
Grazie lo stesso per NON avermi dato la possibilità di dire la mia (non avevo giudicato il Papa, ma avevo solo espresso il mio dissenso sulla attuale condotta della Chiesa, tutto ciò "dati oggettivi ala mano").
Quando a qualcuno di voi il 99% dei sacerdoti sbatterà la porta in faccia come è stato fatto con me, solo perché chiedevo una benedizione speciale per la mia futura pma, ne riparleremo.
Ma questa è un'altra storia.
Arrivederci.

Raffaella ha detto...

Attuale condotta della Chiesa?
Non mi pare che Benedetto XVI interpreti il Vangelo in maniera diversa dai suoi predecessori a meno che non si dia retta a cio' che vogliono farci credere alcuni giornali.
Inoltre non e' aderendo senza riserve alla cosiddetta modernita' che si creano nuove vocazioni.
Sono la coerenza e l'adesione al Magistero della Chiesa ad ispirare i giovani.
R.

laura ha detto...

Certo, la colpa è sempre e solo dei giornali e dei cronisti sovversivi e comunisti.
Ma basta con queste illazioni stantìe che puzzano di muffa, non se ne può davvero più!
Le chiese sono vuote, la gente cerca risposte in sette e gruppi di preghiera pseudo cristiani, ma la colpa non è degli altri...
La colpa è di una visione della vita che la Chiesa esprime, frutto di una interpretazione del messaggio evangelico alterata e confezionata ad usum delphini.
Non ho mai trovato un solo rigo nella Parola di Dio che parlasse apertamente contro i rapporti pre matrimoniali o contro una forma di scienza al servizio della vita.
Se parliamo di eugenetica o di manipolazioni in laboratorio, allora siamo d'accordo tutti.
Se invece ci riferiamo alla possibilità di dare ad una coppia la gioia di un figlio grazie ad un piccolo aiuto della medicina, allora mi indigno contro la posizione oltranzista e fuori luogo di Santa Romana Chiesa.
Questo volevo dire ieri, questo e molto altro, ma ha poca importanza.
Ho concluso, non voglio intasare oltre questo blog con i miei "insulti" (???) e "giudizi discutibili sul Santo Padre", anche perché mi sembra siamo andati abbondantemente fuori tema.

Raffaella ha detto...

Capisco...i Cattolici pero' non interpretano le Sacre Scritture a seconda delle mode del tempo.
R.

laura ha detto...

Su questo siamo d'accordo...
La Chiesa non deve interpretare le Scritture secondo le "mode del tempo", dovrebbe invece farlo secondo le esigenze e le richieste dei fedeli, soprattutto dei giovani, quelle sì che cambiano col passare del tempo ed esigono risposte, non slogan simil politici, nè frasi fatte che sanno tanto di giaculatorie.
Cmq sia sarebbe bello continuare questa conversazione in privato, senza occupare indebitamente questa sezione del blog...se Le va, credo Lei abbia la mia mail.
A presto.

Raffaella ha detto...

Il giovane chiede e la Chiesa concede?
Sembra un bancomat.
E che cosa succede quando la "cassa" e' vuota?
R.

laura ha detto...

Attenzione, non è questo che ho detto.
Non ho detto che la Chiesa deve concedere come un bancomat tutto ciò che i giovani o i fedeli in genere chiedono.
Ho detto che la Chiesa dovrebbe alcune volte essere più "madre" che mera "moralizzatrice"...
Certamente non mi illudo che le parrocchie distribuiranno un giorno anticoncezionali ai fedeli, ma è assurdo sentir parlare Ratzinger nel senso di un divieto assoluto dell'uso del preservativo in Africa, dove l'aids è più diffusa del raffreddore.
Educare le coscienze, sono d'accordo, ma intanto che l'educazione viene attuata tra la gente, è d'obbligo correre istantaneamente ai ripari e ciò è possibile solo con la distribuzione di anticoncezionali.
Ultimo esempio: se una coppia di sposi entra in lacrime in una chiesa chiedendo al parroco una benedizione speciale perché si sta per intraprendere la strada della fecondazione assistita, la risposta dovrebbe essere un abbraccio e tanta comprensione, non un elegante "accomodatevi fuori, peccatori".
I sacerdoti ignorano quanta sofferenza ci sia dietro simili problematiche e le assicuro, per esperienza, che quando una coppia arriva ad una simile decisione, vuol dire che ha esaurito davvero tutte le carte.
A tutti piacerebbe concepire un figlio in maniera naturale, ma molto molto spesso oggi questo non accade.
E allora meglio che la coppia vada alla deriva spinta dalla disperazione o che la Chiesa capisca e sostenga gli sposi in una scelta, mi creda, difficilissima e combattuta?!
A volte cerco di immaginare come sarebbe se al posto dei sacerdoti ci si trovasse davanti Gesù: la musica, ne son certa, sarebbe tutt'altra...

Raffaella ha detto...

Gesù sì, Chiesa no...

gemma ha detto...

Non mi pare che le chiese luterana e anglicana, tanto più aperte su certe posizioni e simili alla chiesa romana che qualcuno vorrebbe, siano poi così piene di fedeli e vocazioni. La crisi della fede ha probabilmente radici diverse e non si può liquidare con invettive contro la Chiesa cattolica oltranzista e ferma su posizioni ammuffite di Benedetto XVI.
Riguardo alle sette, non sempre sono via di fuga per fedeli illuministi, visto che spesso sono tutto tranne che moderne, scientiste e razionaliste e, soprattutto nei paesi poveri, fanno leva sulla promessa di ricchezze terrene, tante e subito. Questa chiesa è la stessa di prima e di sempre. Altrimenti si citino i documenti ufficiali di altri papi e ne discutiamo.
Tutta la morale attuale la si può ritrovare nell'Humanae vitae di Polo VI e nell'Evangelium vitae di Giovanni Paolo II, giusto per citare due documenti ufficiali piuttosto noti; le posizioni sulla fecondazione assistita, se non sbaglio, si basano sulla Donum vitae, un documento del 1987. Personalmente sono una di quelle che ritiene che alcune posizioni sulla fecondazione omologa andrebbero forse ridiscusse ma è una mia opinione personale, su cui tanti altri non saranno d'accordo.Certe posizioni possono andarci strette, soprattutto quando toccano la nostrta vita personale, ma non si può dire che siano posizioni odierne, dettate dalla linea dottrinale di questo papa. Le simpatie ed empatie umane sono altra cosa e non credo bastino per far ricadere su di lui cose che non piacciono della chiesa millenaria. Ed è questo che rinfacciamo a certe argomentazioni della stampa e di molti commenti, non sicuramente le critiche, che nessuno vuole censurare. Noi non dimentichiamo (anche perchè alcuni c'erano)che Giovanni Paolo II mentre cantava coi giovani ai raduni rock chiedeva loro di rimanere casti, molti altri sembrerebbe di si.

laura ha detto...

Cara Gemma, la morale attuale mal si sposa con documenti vecchi di mezzo secolo o forse più.
La Chiesa è rimasta sempre la stessa conservatrice di un tempo e diciamo che Ratzinger, col suo pensiero e coi suoi discorsi, non ha fatto altro che dare un maggiore tocco di austerità e severità al tutto, come se già non lo fosse abbastanza.
Il ricatto morale e lo spauracchio della punizione divina di fronte ai peccati, soprattutto a quelli di natura sessuale, non fa più presa su nessuno.
Funzionava negli anni della cultura perbenista medio borghese, negli anni della più completa analfabetizzazione, oggi no.
Inorridirai, ma ci sono alcuni sacerdoti che addirittura negano l'esistenza del peccato di natura sessuale, informati.
La Chiesa inoltre, ha il diritto ed il dovere di dire la sua su temi di origine etica, ma dovrebbe fermarsi a quello.
Invece entrambe sappiamo come cattolicesimo e politica vadano a braccetto da decenni, come la Chiesa abbia sostenuto la Democrazia Cristiana che nascondeva gli imbrogli e gli intrighi dietro uno scudo crociato ("Chi non vota DC è un peccatore" riecheggiava dai pulpiti), come molte proposte di legge avanzate, segno di civiltà e rispetto di chi la pensa diversamente dai cattolici (e in Italia ti assicuro che sono molti, forse la maggior parte) siano rimaste lettera morta per evidenti infiltrazioni cattoliche nelle aule del Parlamento.
E questo è un dato oggettivo, non un'opinione.
Meditate gente, meditate...

Raffaella ha detto...

Enno'! Non funziona!
Il deposito della fede non puo' essere modificato da nessun Papa, mia cara Laura!
Prima si cerca di dare la colpa a Benedetto XVI per avere fermato l'orologio della modernita' facendo credere che i suoi predecessori fossero dei "liberali".
Poi, quando il trucco e' smascherato, si dice che Benedetto XVI copre di austerita' le norme che a qualcuno sembrano troppo rigide.
Delle due l'una: o i Papi devono conservare e difendere il deposito della fede lasciato da Cristo o devono seguire i segni dei tempi.
Sappiamo che certi preti non credono piu' alla presenza reale di Cristo nell'Eucarestia, nell'Inferno e nel peccato originale!
Per questo, non per i Pontefici, la Chiesa e' in crisi di vocazioni.
Noto che la stiamo buttando in politica.
A questo blog la battaglia contro questo o quel partito non interessa.
R.

laura ha detto...

Esatto, Gesù sì, Gesù per sempre, Gesù mia ragione di vita, mio Esempio, l'amico, il fratello, il padre, la madre, Colui che mi ha concesso il dono immenso e miracoloso della maternità nonostante tutto, così, come una Grazia inaspettata...
Cristo è Colui che non ti tradisce mai, Colui che non ti punta il dito contro, Colui che ti siede accanto anche se sei una umile peccatrice.
Gesù non era asservito a disgustose ragioni di palazzo o lotte per il potere, non custodiva tesori e beni materiali su questa Terra, anzi ammoniva coloro che tenevano simili condotte, non vestiva di porpora ed ermellino, ma spogliò se stesso fino alla morte ed alla morte di croce.
Amare Cristo non vuol dire amare per forza la Chiesa Istituzionale, altrimenti tutti gli aderenti alle Chiese Cristiane meritano l'inferno?!
Il Signore è l'unico che merita il mio rispetto, il mio amore e la mia totale devozione, non un manipolo di farisei, falsi ed ipocriti.
Ricordiamoci che le due cose non costituiscono un binomio inscindibile, specie quando a mio modesto avviso Chiesa e Divinità seguono strade diverse...

Raffaella ha detto...

Ok, tutto chiaro.
R.

laura ha detto...

Cara Raffaella, hai ragione.
Nessun pontefice o gerarca cattolico può e deve modificare il deposito della fede lasciato da Cristo, ma nemmeno ignorare che il mondo è cambiato e le persone necessitano di risposte nuove e concrete (altrimenti ancora staremmo qui a dire che è il Sole a girare attorno alla Terra e a torturare chi afferma il contrario!).
E' questo che fa allontanare dalla Chiesa, non le correnti di pensiero di questo o quel sacerdote!
Basterebbe ricordarsi che, come dice S..Paolo, se hai tutti i doni possibili, o questo, o quello, ma non hai la CARITA', non sei nulla.
La CARITA' tutto copre, tutto spera, tutto sopporta.
E' questa la legge delle leggi:l'amore e la comprensione verso chi soffre, anche se questo significasse cedere su posizioni antiquate e a mio avviso non rispondenti, se non mediante evidenti forzature di interpretazione, al messaggio di Cristo.
Ricordiamo quello che disse Gesù a proposito dei 10 comandamenti: "E' per la durezza del vostro cuore che Dio dettò quelle leggi a Mosé"!
Poi arriva Lui a stravolgere tutto: al dettame "occhio per occhio dente per dente" sostituisce il meraviglioso concetto del "porgi l'altra guancia", "perdona 70 volte", "non giudicare"...
Non dimentichiamoci che il Vangelo nasce in un contesto storico di 2000 anni fa, poco rispondente al quadro odierno.
E sono certa che se Gesù tornasse sulla Terra oggi, stravolgerebbe ancora una volta le cose e le idee.
Per quanto riguarda il Pontefice, nessuno tenta di dargli colpe senza ragione: non sono stata io a riesumare l'idea vecchia e decrepita del ritorno alla Messa in latino o del ripescaggio dei canti gregoriani; non sono io che creo incidenti diplomatici e gaffes con i capi delle altre religioni (alla faccia dell'ecumenismo) o con i capi di Stato ad ogni pié sospinto o ogni volta che apro bocca.
Giovanni Paolo II scuoteva le coscienze, sollevava polveroni, ma in senso positivo, portava una ventata di aria fresca dovunque andasse.
Il paragone, purtroppo, è d'obbligo.
Ultima considerazione: nessuno l'ha buttata sulla politica, nemmeno a me interessa difendere questo o quel partito.
Ho solo fatto riferimento a fatti aventi un fondamento storico, una cronaca di quel che è successo, dire il contrario o far finta di nulla si chiama "negazionismo storico".

Raffaella ha detto...

Alla fine ho lasciato passare il solito, ammuffito, scontato, ripetitivo, paragone.
Avete capito, cari amici, perche' non ho passato il commento di ieri? :-)
L'antipatia personale per Benedetto XVI e' piu' che evidente, ma, cara Laura, ti stupiro': il messaggio di Giovanni Paolo II era identico a quello di Benedetto XVI.
Non l'avevi capito?
E' strano che si ammiri tanto un Papa che dice le stesse cose del suo successore.
Anzi! Durante le GMG Benedetto XVI non ha mai parlato di castita' e sessualita'.
Pensa un po'...
Non sara' che il tuo scopo, cara Laura, fosse fin dall'inizio paragonare i due Papi?
Mi viene questo dubbio perche' non ha proprio senso fare tanti discorsi sulla "dottrina immobile" di Joseph Ratzinger e poi proporre Wojtyla come esempio di Pontefice liberale.
No, non ha senso...
Questa punta di cattiveria verso Benedetto XVI mi fa pensare che sia stato proprio lui a darti una bella scossa.
R.

michele ha detto...

A parte che Gesù ha detto che neppure uno iota della legge cadrà (altro che abolire i 10 comandamenti!), la durezza di cuore era quella dei farisei che volevano il ripudio della moglie. Cristo era per una morale piuttosto rigida.

chiara ha detto...

ma quale ventata d'aria fresca?
la differenza fra i due papi?
ratzinger parla chiaro e ha il coraggio di dire cose scomode.
wojtyla diceva più o meno le stesse cose ma in modo volutamente meno chiaro.
i media quindi si esaltavano per il bastone piroettante e il girotondo.
intanto però il messaggio della chiesa è rimasto per trent'anni in secondo piano.
la differenza è tutta qui.
saluti
chiara

Anonimo ha detto...

vecchia e decrepita del ritorno alla Messa in latino o del ripescaggio dei canti gregoriani?

ma che vuole questa laura?
c'è tutta la chiesa protestante che l'aspetta.

Anonimo ha detto...

laura non risponde?

Anonimo ha detto...

Se mancano le vocazioni la colpa non è certo di Ratzinger che è Papa solo da quattro anni.
Se la liturgia è deludente la colpa non è di chi è stato eletto nel 2005 ma di chi ha regnato negli ultimi 50 anni.
Perchè non parliamo di Maciel,dei preti pedofili,dello scandalo dello Ior,del sincretismo di Assisi e dei baci al Corano?
Il paragone è inevitabile,vero.

laura ha detto...

Laura risponde, ma è stata sapientemente censurata dall'autrice del blog.
Capisco la prima parte, che tanto era rivolta a te, cara Raffaella e quindi so che l'hai letta cmq (mi dispiace se quel che ho detto ti ha irritato, ma è reperibile su qualsiasi biografia dell'attuale pontefice).
Sulla seconda parte del messaggio, invece, non mi trovi d'accordo.
Avevo risposto ai tre utenti che mi avevano chiamata in causa e loro, non sapendo che il mio msg non è passato al vaglio dell'autrice, hanno giustamente pensato che non sapessi cosa dire.
Ti prego, quindi, di pubblicare almeno questa porzione del mio precedente msg, se non è più in tuo possesso, avvisami, la riscrivo subito.

Raffaella ha detto...

Laura ha risposto ma non ritengo di pubblicare il suo commento.
R.

laura ha detto...

Riscrivo le mie risposte ai tre utenti.

Per Michele: Infatti non è la legge di Dio che deve cadere, ma i paraocchi sul volto degli uomini che la applicano.
Dici che Gesù era un rigido moralista...sì, sì, infatti accanto all'adultera che rischiava la lapidazione c'ero io e a tavola con prostitute e farisei pure.

Per Chiara: ***** (parte eliminata)

Il messaggio della Chiesa è rimasto in secondo piano per 30 anni per colpa dei balletti di G.Paolo II?!
Siamo al delirio, veramente…mi sembra che abbia diffuso il messaggio evangelico più lui, durante il suo pontificato, che la Chiesa tutta in 2000 anni.

Per ANONIMO:
1) Se, come e quando entrare nella Chiesa Protestante lo decido io, non tu..
2) Nel secondo msg dici esattamente ciò che ho detto io finora.....mi sa che hai sbagliato blog, sei stato di sicuro da qualche altra parte...
Ho ribadito infatti mille volte che Ratzinger si è allineanto con quanto la Chiesa ha sempre detto, solo che l'ha fatto in un modo tale da dare il colpo di grazia al tutto.
Per quanto riguarda il resto, concordo con te, non tiriamo in ballo altro fango che emerge scavando negli annali della Chiesa (preti pedofili, IOR,ecc...).
Già così è abbastanza umiliante per noi cattolici...
3) Ciò non toglie che i tuoi toni sono stati immotivatamente sopra le righe e fuori luogo nel tuo primo msg, oltre al fatto che non stimo chi esprime le proprie idee senza aver il coraggio di firmarsi.
E con questo ho concluso.
Grazie all'autrice se riterrà opportuno pubblicarmi, stavolta.

Michele ha detto...

Nel caso del divorzio, i farisei avevano i paraocchi (mica tanto poi, sapevano di essere in mala fede) perché piegavano la legge di Dio alle proprie voglie (come fanno tanti cattolici oggi) ed è per questo che li apostrofa come duri di cuore. In questo sta la sua "rigidità".
Che poi io abbia detto che Cristo era un moralista è un'interpretazione errata. So benissimo che viene prima la fede e poi la morale, né mi piace il tanto insistere clericale sulla morale, quando la fede è ridotta ai minimi termini.

P.S. L'episodio dell'adultera che tu citi è un altro esempio della Sua "rigidità": infatti dopo averla perdonata le impone di non peccare più.

gemma ha detto...

Ratzinger ha detto, Ratzinger ha fatto...ma tu Laura l'hai letta l'Evangelium vitae? C'è tutto quello che non ti piace della morale di questa chiesa ed è siglata da Giovanni Paolo II, pontefice per quasi trent'anni. Che suo messaggio evangelico della vita hai recepito tu, oltre quello di una pace evocata, che non c'è mai stata? Dove credi che siamo stati noi in tutti questi anni? Con me il gioco del confronto o di tutti i mali della chiesa da caricare addosso al meno simpatico non funziona, perchè ricordo bene tempi, eventi, circostanze, ciò per cui in altri tempi ho sofferto e ho faticato a capire ed accettare. E il fatto che ci fosse un Papa che sapeva tenere il palcoscenico non modificava i contenuti.
Arrivi qui a ribadire i soliti discorsi che troviamo in ogni sito uaar o cattolico dissidente (tanto è sempre su certi punti che chi arriva qui partendo dal personale vuol arrivare) e vuoi farci credere che le chiese si sono svuotate oggi e ci consigli di meditare??? Parti dalla tua esperienza personale, che rispetto e di cui conosco le problematiche,anche perchè in ambito sanitario ci lavoro, ma non provi nemmeno per un attimo ad andare oltre il tuo. Cosa ne sai tu di me, di raffaella, del motivo per cui ha dedicato a Ratzinger blog e tempo della sua vita, delle cose in cui credo e ho creduto o non ho creduto? Credi sia nata ieri o sia vissuta in una canonica e abbia bisogno che arrivi tu e donna di mondo e di Vangelo, quello vero, mi apri gli occhi? Mi dispiace, non è questo il tono che almeno io accetto per dialogare in materia di fede. Sono una persona che ha scelto ciò in cui credere e rivendico a testa alta la mia libertà, che nessuna tradizione di famiglia mi ha imposto. E delle mie eventuali sofferenze e rivendicazioni personali non ne faccio il centro del mondo e non esigo che diventino motivo di discussione di verità dottrinali. Non ho bisogno di snocciolare il mio Vangelo personale perchè a quel punto mi volgo altrove, se non credo più in una data istituzione in cui altri credono, così com'è. Lascio a loro con rispetto la stessa libertà che rivendico per me di continuare a crederci, se vogliono.
E, a margine, gli occhi per vedere le chiese protestanti tanto evolute più vuote delle nostre, ce li ho anch'io. E anche per capire quando si vuol discutere una verità semplicemente sostituendola con la propria. E' un già vissuto in prima persona, visto e già discusso che semplicemente mi annoia, nessuna censura o un non voler vedere o sentire, almeno da parte mia.
Vivo in Italia anch'io e so benissimo quanti cattolici e non la pensano o no come il Papa. Con la stessa libertà con cui osteggiano la dottrina della chiesa, usino le schede elettorali favorendo certi programmi piuttosto che altri...Se sono così tanti, faranno la differenza. Inorridirai anche tu ma ti assicuro che nessun sacerdote li accompagna con un'arma in cabina elettorale. E se non sono in accordo col papa, trasgredendo il suo magistero e ritenendolo fuori dal mondo in tema di morale, non credo proprio che ritrovino il timore del peccato quando devono votare. Strano come i cattolici siano camaleontici, a seconda degli usi: sono tanti quelli dissidenti e antipapisti, pochi quei quattro gatti che ascoltano e seguono le parole del papa ma per magia diventano un solo, consistente popolo bue acefalo e papista quando si deve dimostrare l'ingerenza politica della chiesa.

un passante ha detto...

ma che centrano gli scandali dello Ior del passato con Ratzinger? Perchè snocciolarli contro questo pontificato a mò di rosario? Ma che ha fatto ad alcuni da scatenare tanto odio personale?
E'tipico del mio ambiente, di non credenti, questo atteggiamento e questo livore ad personam per cui si critica la chiesa solo nell'identificazione con questo papa, quello del momento (allo scopo, persino chi non c'è più diventa improvvisamente "quello buono"). Strano quando avviene da parte di cattolici che dovrebbero sapere che certi divieti e principi c'erano anche prima e che la carità non dovrebbero invocarla solo per sè ma anche per il papa regnante, forse, comprendendone anche gli oneri...Mah... .
Non mi pare un gioco onesto prendere un libro attuale che parla di scandali vaticani del passato e usarlo contro il papa presente, mentre si esalta il passato (a questo punto quale? Di quale fiction?)
Sarebbe utile forse che laura dicesse dove ha sentito la sua coscienza scuotersi e qual'è il messaggio evangelico di Giovanni Paolo II che l'ha tanto segnata, visto che caldeggia un'interpretaz ione del Vangelo che nulla ha a che vedere coi suoi insegnamenti e principi dottrinali. Lasciamo da parte per favore la pace perchè quella è scontata, la caldeggiano pure i no global a modo loro, non serve certo il papa cattolico. Se non si chiarisce questo punto tutta la discussione non ha senso, visto che si è partiti da una critica alla posizione della chiesa sulla fecondazione assistita, posizione definita ai tempi di Giovanni Paolo II, appunto, e che lui stesso non ha ritenuto di modificare. Per non parlare delle altre posizioni della chiesa su preservativo, contraccezione, comunione ai divorziati, omosessualità etc...E dire che in più di vent'anni di pontificato di tempo ce n'è stato per cambiare qualcosa. E' singolare che mentre si esalta un papa si auspichi con così tanta forza che venga sconfessata la sua dottrina, trasformandolo per i posteri in un quasi eretico. E il tutto a causa di beatificazione in corso.

un passante ha detto...

PS. E di San Paolo non si può ricordare solo ciò che piace. Se non sbaglio diceva pure di non conformarsi alle mode del proprio tempo...

laura ha detto...

Bene Michele, dopo queste tue ulteriori precisazioni, non posso che trovarmi in perfetto accordo con te.
Anche secondo me la morale viene prima della fede.
Anche io non condivido la leggerezza con cui ci si separa dopo aver scelto il matrimonio religioso, il più delle volte per pura coreografia (se hai dubbi sull'indissolubilità del legame, scegli il rito civile, no?!).
Il divorzio oggi arriva pure se a me piace la carne arrosto e a mio marito no e questo è davvero aberrante.
In questo riconosco che la funzione della Chiesa nel redarguire le coscienze sia fondamentale.
Però non mi sembra giusto negare in maniera aprioristica l'Eucarestia a tutti i divorziati, soprattutto a quelli che si sono rifatti una vita dopo il naufragio del primo matrimonio.
E se quelle persone il divorzio l'hanno subito e non voluto?!
E se il divorzio è scaturito dopo anni di violenze domestiche?! (Ho casi in famiglia, non è piacevole, giuro).
Queste donne, questi uomini non hanno diritto ad una seconda possibilità accanto ad un altro compagno/a senza sentirsi per questo additati come peccatori senza possibilità di redenzione?!
Tutto qui, forse sbaglio?!
L'episodio dell'adultera poi, mi insegna un'altra cosa: quando sarò al cospetto di Dio, verrò giudicata certo, ma Gesù guarderà alla mia miseria di peccatrice con gli occhi dell'Amore di Padre e, a meno che i miei peccati non saranno gravissimi e privi di pentimento, allora sarò salva.
Questo mi basta, mi dà la forza di andare avanti e di ringraziare Dio per tutto quello che generosamente mi dà ogni giorno.
Aldilà di ogni piccolezza umana, la mia fede in Dio resta.
L'operato degli uomini sulla Terra può invece essere condiviso o meno.

azzeccagarbugli ha detto...

il Vangelo nasce in un contesto storico di 2000 anni fa, poco rispondente al quadro odierno.

quindi tu credi che Gesù Cristo, il Figlio Unigenito di Dio, sia venuto sulla terra, così, a casaccio, senza poter decidere come e quando entrare nella storia, come succede a un qualsiasi umano mortale, restando così invischiato nelle pastoie politiche, sociali e morali del tempo? E’ tanto strano credere che Nostro Signore, nel momento storico che ha scelto per scendere in mezzo a noi, abbia sempre mantenuto lo sguardo sull’umanità di tutti i tempi, e abbia parlato, durante i Suoi giorni terreni, dicendo le cose che voleva fossero conosciute all’uomo di ogni tempo?

Lapis ha detto...

Laura sembra in sintonia con la signora Alfano dell’IDV: Ratzinger il medievale che spiega la dottrina in un modo tale da dare “il colpo di grazia al tutto” (volendo giocare sulle parole, potrei assicurare che per la mia esperienza personale il colpo di grazia alla mia anima e alla mia coscienza l’ha dato eccome, ma è una grazia con la G maiuscola), la riesumazione della vecchia e ammuffita Messa in latino (che poi sarebbe, presumo, la Messa tridentina, perché in latino si è sempre continuato a celebrare anche con il novus ordo e nessuna riesumazione era necessaria non essendoci mai stata, a quanto mi risulta, abolizione alcuna)… ma non era stato proprio Giovanni Paolo II con due “indulti” a dare le prime palate per la riesumazione del vecchio rito, prevedendone la celebrazione accanto al rito nuovo? Comunque, in alto i cuori: sorbirsi un’intera Messa con l’aborrito sacerdote “spalle al popolo” (che poi vorrebbe dire rivolto a Cristo insieme all’assemblea dei fedeli, alla pari con loro) e con tanto di canti gregoriani non era un obbligo per nessuno durante il precedente pontificato, e non lo è neppure adesso. La Messa che sento io è sempre nuovo rito, praticamente mai in latino, se non per qualche canto, tipo il “Gloria”, e mi sta anche bene così, però non mi permetto di demonizzare un rito che ha fatto parte della Tradizione della Chiesa per quasi duemila anni. Dirò di più: da quando si è tornati a parlare del rito tridentino con maggiore interesse, mio marito, che tanto per inquadrare il tipo mi accompagna a Messa sì e no a Natale e Pasqua, si è informato se ci fossero chiese, qui vicino, dove si celebri in latino e coi canti gregoriani. Non vivendo in una diocesi particolarmente sollecita ad ascoltare richieste di questo genere, non ha avuto risposte affermative e, pur non stracciandosi le vesti, mi ha detto: “peccato, se qui vicino qualcuno avesse ricominciato a dir Messa in latino forse avrei ricominciato anch’io ad andare in chiesa la domenica”. A sentir parlare così uno che è cattolico più per cultura che per fede, con punte di agnosticismo e anticlericalismo, viene da pensare che forse bisognerebbe non liquidare in blocco e frettolosamente una liturgia "antica", non necessariamente "vecchia" e non giudicare (evangelicamente, appunto) bollandolo come ammuffito un Pontefice che si adopera, dal giorno della sua elezione, a realizzare l'ecumenismo, tra l'altro in perfetta continuità con il suo diretto predecessore.