sabato 4 luglio 2009

Mons. Marchetto, il decreto sicurezza e le polemiche: raccolta di articoli

Cari amici, le dichiarazioni di Mons. Marchetto non impegnano il Vaticano ma mi e' stato chiesto da un paio di amici del blog di "scovare" qualche articolo sulle polemiche.
Ecco qualche link
:

CORRIERE DELLA SERA, IL VATICANO: SICUREZZA, NESSUNA CRITICA (CAVALLI GIOVANNA)

CORRIERE DELLA SERA, UNA SFIDA CULTURALE IN CUI LA CHIESA GIOCA SULLA DIFENSIVA (FRANCO MASSIMO)

GIORNALE, IL VATICANO SMASCHERA IL VESCOVO ANTI GOVERNO (TORNIELLI ANDREA)

LIBERO, IL VATICANO SMENTISCE ANCORA MARCHETTO, IL MONSIGNORE CHE HA SBAGLIATO CARRIERA (MORIGI ANDREA)

REPUBBLICA, SICUREZZA, LA LEGA ATTACCA LA CHIESA LA CEI: "NON BASTA L'ORDINE PUBBLICO" (CUSTODERO ALBERTO) -

SOLE 24 ORE, CRIMINALIZZARE? E' INUTILE (ONIDA VALERIO)

STAMPA, L'OSSESSIONE DELLA SICUREZZA GENERA INSICUREZZA (AINIS MICHELE)

UNITA', Int. a GRANATA FABIO - I TEOCON ASCOLTANO LA CHIESA SOLO QUANDO PARLA DI VITA E DI MORTE (TURCO SUSANNA)

4 commenti:

Antonio ha detto...

Prudenza...mons. Marchetto...prudenza!Se San Pio V e il Beato Innocenzo XI non avessero fermato i Turchi a Lepanto e a Vienna ...oggi non occuperebbe quel posto.
San Pietro?...i Sultani dicevano a tutti di volerla trasformare nella loro stalla!
Ha visto la fine che han fatto fare al Patriarca di Costantinopoli?
Chi vuol capire...

Anonimo ha detto...

Bello vedere come ognuno gira le notizie come vuole.

La prudenza che vuole antonio però non si scontra con ciò che ci disse Gesù: "ero straniero e mi avete dato rifugio." Io credo che non sia "l'invasione musulmana" il problema, ma la nostra fede debole e incapace di far fronte alle altre religioni e al secolarismo.

Quello che sta facendo il governo non è risolvere il problema, ma arginare (molto più semplice).

Se è vero che nella storia antica e attuale ci sono episodi di estremismo islamico (io ho visto le desolanti condizioni del patriarcato di costantinopoli), non possiamo rinunciare a creare con chi vuole una buona integrazione, soprattutto qui in Italia dove la maggioaranza è cristiana, cioè ha fatto dell'amore verso Dio e verso il prossimo l'unico grande comandamento. Non è una strada facile, ma occorre tempo e audacia. Marco

Antonio ha detto...

Rispondo ad Anonimo.
Il Vangelo dice anche...Date a Cesare quel che è di Cesare...
San Paolo insegna a rispettare le leggi...e francamente non mi sembra che la nostra Italia nel suo Corpus di leggi ne abbia qualcuna liberticida anzi...
Le leggi devono essere rispettate da tutti o vuoi un porto franco per i clandestini che viaggiano peraltro col satellitare...non aggiungo altro!L'Italia onora sempre la sua tradizione di ospitalità.Nel rispetto delle leggi.

gemma ha detto...

l'argine di una legge non può durare a lungo perchè il fenomeno è solo all'inizio e non possiamo limitarci a respingere chi chiede aiuto. Tolta la legge da un altro governo, torna tutto come prima. E' un dato di fatto che l'Europa che tanto ci critica ci ha lasciati soli e chi fa da ponte naturale col terzo mondo, come noi, dovrebbe poter contare sulla condivisione dei problemi di chi accoglie. Si crei una specie di presidio europeo per l'immigrazione nei punti caldi di imbarco e sbarco e si attui già lì lo smistamento degli aventi diritto all'asilo, con destinazione nei vari paesi di accoglienza. O si investa seriamente, e non solo a chiacchere da G8, negli uomini che hanno avuto la sfortuna di nascere in paesi poveri, aiutandoli a liberarsi da governanti dittatori ma senza chiedere poi in cambio lo sfruttamento delle risorse delle loro terre.
Mi fanno sempre paura le degenerazioni, dell'immigrazione incontrollata (e credo che per il bene di tutti non vada ideologicamente lasciata tale) ma anche di possibili gruppi punitivi organizzati alla ricerca del presunto clandestino. L'etica applicata alla convivenza civile non può non farmi pensare anche a queste possibili conseguenze così come al fatto che il destino di chi chiede aiuto non può essere lasciato solo alla discrezione dei criteri di valutazione e giustizia di Gheddafi e dei suoi uomini.
E infine credo che non dovremmo farne solo una questione religiosa. Non tutti gli immigrati sono musulmani e alla scristianizzazione dell'Italia purtroppo ci abbiamo già pensato noi stessi, da tempo. La fede non è cosa che si può imporre o proteggere chiudendo le frontiere. Mi vengono in mente le parole del Santo Padre prima del viaggio in Africa, quando disse "ho solo Cristo da portare". Ecco, noi abbiamo Cristo e i suoi insegnamenti e credo siano il miglior investimento che possiamo fare sul nostro futuro