mercoledì 23 settembre 2009

Ecco la traduzione di un comunicato appena apparso sul sito della TV Svedese: da brivido! (Colafemmina)

Clicca qui.

Il Vaticano smentisce le questioni sollevate dalla TV Svedese con una mail? Non ho davvero parole. E' ovvio che si vuole attaccare direttamente il Santo Padre.
La Santa Sede ha ancora pochissime ore per reagire. La dichiarazione di oggi (l'abbiamo detto!) era necessaria ma non sufficiente.
Forza...veloci
!
I vescovi italiani non hanno nulla da dire? Ah, gia', qui si tratta del Papa.
R.

7 commenti:

massimo ha detto...

intervenga il nunzio presso il Re di svezia !!!!!!!!!
subito una nota sdegnata al Re.!!!!

massimo ha detto...

RAFFA FAI UN APPELLO DA EVIDENZIARE NEL BLOG,UN APPELLO CHE QUALCUNO NELLA TERZA LOGGIA PASSI A BERTONE,POSSIBILE CHE QUALCUNO LASSù NON ABBIA IL PC ACCESO ? IL NUNZIO DEVE PROTESTARE DAVANTI AL RE.

Raffaella ha detto...

Credo che ormai sia troppo tardi.
La sala stampa e' chiusa.
Abbiamo fatto tutto il possibile oggi.
Anche le agenzie di stampa (tranne l'ansa) si sono impegnate a diffondere per intero la dichiarazione di Lombardi.
Vedremo fino a che punto si spingono i media svedesi.
Una cosa e' certa: questa volta la Santa Sede non potra' fare finta di cadere dal pero.
R.

mariateresa ha detto...

stiamo calmi.Lo dico anche a me stessa.Il signor Colafemmina ha un bellissimo blog ma non so com'è quando leggo mi viene lo struggimento di stomaco.
Non strappiamoci i capelli dalla testa che fanno sempre comodo.

Anonimo ha detto...

Tutto ciò che emerge da questa vicenda è che (come era immaginabile) il nunzio ha trasmessso in Vaticano il rapporto, e che quelli che hanno istruito la pratica (malissimo, come è evidente) lo ignoravano o peggio lo hanno sottovalutato. I provvedimenti drastici come mai in altri casi recenti sui Superiori di "Ecclesia Dei" e le stesse parole di oggi di padre Lombardi indicano chiaramente dove è accaduto il guaio, o almeno la parte peggiore di esso. Da convinto conservatore devo ricordare che l'incapacità del cardinale Castrillon è cosa nota, fin da quando era prefetto alla Congregazione del Clero. Lasciamo tranquillo il re di Svezia e non andiamo in isteria per una vicenda che si poteva bene immaginare fosse andata così. Il problema non era solo di comunicazione, ma di come è stata gestita la pratica dai responsabili di Ecclesia Dei: poi magari qualcuno ne ha malevolmente approfittato e li ha anche lasciati andare verso il baratro.
don Guglielmo

massimo ha detto...

preghiamo,davvero molto in questi giorni.

Anonimo ha detto...

Ora che alcuni cardinali, pur non ostili al Papa, siano stati maldestri è evidente. Come il buon Lombardi è poco incisivo. Ma che la famigerata intervista a Williamson sia stata trasmessa mesi dopo e a ridosso dell'uscita della revoca della scomunica e che la grancassa mondiale l'abbia suona lo Spiegel, non pare casuale. Non potendo attaccare il Papa per questioni interne alla Chiesa, si monta l'accusa di antisemitismo o, come a Ratisbona, di intolleranza religiosa. Saluti, Eufemia