mercoledì 4 novembre 2009

Crocifisso sfrattato, ma di che cosa ci lamentiamo? (Colafemmina)

Clicca qui per leggere il commento di Francesco Colafemmina, che ringraziamo di cuore.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Noi stessi cristiani ne siamo gli artefici.

Questo è un mondo che vuole vivere senza DIO!

euge ha detto...

Pienamente d'accordo con anonimo. Siamo noi cristiani i primi a vergognarci ndella nostra religione.

1) Quando si passa davanti ad una chiesa nessuno più per rispetto si fa il segno di Croce.
2) Un tempo, quando passava un feretro per rispetto ci si segnava con il Segno della Croce oggi ci si tocca........
3) In casa si diceva la preghiera di ringraziamento per il pranzo e per la cena.
4) In casa si recita il SS Rosario. Provate oggi a proporlo ad un ragazzo/a dai 10 anni in su....... sentirete che risposte.
La differenza fra i cristiani i musulmani gli ebrei ed altri sta principalmente nel fatto che siamo i primi noi a denigrare a schernire a fregarcene della nostra religione e della sua innegabile tradizione. Gli altri difendono la loro religione e pretendono rispetto; noi gli sputiamo addosso e permettiamo a tutti indistintamente, di manovrarla manometterla secondo le psicologie che si ritengono da essa danneggiate. Provate ad un musulmano a chiedere di rinunciare ad un suo simbolo religioso perchè un ragazzino si sente
" Traumatizzato" provate a chiedere la stessa cosa ad un ebreo, ad un buddista ad un tibetano.................. Poi magari ne riparliamo.

Anonimo ha detto...

Ho parlato con un sacerdote per la festa dei Santi. Parlavo che sarebbe stato bello far tornare il crocifisso al centro della mensa eucaristica. per tutta risposta ho avuto ch questo papap sta portando la Chiesa indietro nel tempo.

COSA VOLETE DI PIU' ? AVEVO CHIESTO DI METTERE SULL'ALTARE UNA ZUCCA DI HALLOWEEN? Ho chiesto solo di uniformarci al ars celebrandi di papa benedetto XVI , per tutta risposta mi sono sentito umiliato e preso per arretrato .

Anonimo ha detto...

Non sono del tutto contraria al provvedimento (anche se, fatto in questi tempi e modi, è chiaramente un segnale di intolleranza verso la religione cristiana).
Sto aspettando un bambino e ho cominciato a pensare seriamente, come non avevo mai fatto prima, alle cose che gli saranno insegnate a scuola sulla religione. La cosa che mi secca di più credo sia il Natale. Ne ho sentite di cotte e di crude sul Natale a scuola, ho ancora in mente la "Samba di Natale" di cui ho letto sui giornali l'anno scorso.
Perché non leggere questa sentenza come uno stimolo a fare di più in prima persona? A mettere la famiglia prima della scuola e della televisione. Non tutto quello che viene insegnato dovrà essere preso per oro colato.
Basta pensare alla teoria dell'evoluzione. La scuola la fa passare come una pietra miliare del sapere, anche se non esiste accordo universale tra gli scienziati né prove scientifiche certe.
Il crocifisso semmai dovrà essere in ogni casa, la religione dovrà essere vissuta e trasmessa in famiglia, con la preghiera, la partecipazione alla messa, l'esempio.
Michela

euge ha detto...

Purtroppo il samba oggi va per la maggiore non solo per quanto riguarda il Natale che già è gravissimo visto che il Nale dovrebbe essere vissuto con ben altro stato d'animo ma, a colpi di samba si può anche giudicare il valore o meno di un Papa. Da che cosa dipende? Dal fatto che vediamo tutto soprattutto nella religione con l'occhio relativista della nostra società. Condivido il fatto che il messaggio religioso passi attraverso la famiglia e la chiesa ma, mi chiedo in quante famiglie vengono insegnati gli insegnamenti cristiani? Anche la chiesa ha le sue colpe e tante come quella di rinunciare al suo passato e continuare nella affannosa corsa alla " modernizzazione" della religione stessa comprese le celebrazioni domenicali. Una modernizzazione che è volta soltanto ad accontentare le voglie ed i bisogni egoistici della società in cui si vive. Del resto, ormai della religione si prende quello che ci fa comodo il resto, si butta via perchè sorpassato e non al passo con i tempi. Credo, che di questo passo, anche la figura di Gesù Cristo degli Apostoli etc, sarà considerata anacronistica. Poi, vorrei aggiungere che dove non arriva la famiglia, dovrebbe arrivare la scuola anche come insegnamento lmorale e quindi religioso; per cui, credo che non c'è nessuna stranezza nel tenere in un aula scolastica oppure in uno ospedale, il Crocifisso; per noi cristiani è la certezza della morte di cristo ma, anche e soprattutto della resurrezione; per i non credenti ed atei, può essere semplicemente un pezzo di legno ma, non sarà mai qualcosa che potrà produrre in un bambino un trauma insuperabile. Per favore non prendiamoci per i fondelli-.

euge ha detto...

Scusate per la fretta ho scritto Cristo con la c minuscola.

Anonimo ha detto...

Cara Michela,
auguri per la tua attesa
ma non sono d'accordo con quanto dici. I valdesi ritengono che l'educazione religiosa debba avvenire in famiglia, ma noi cattolici, convinti della valenza sociale della nostra religione, crediamo che una società più giusta non possa rinnegare l'origine dei valori sui quali si fonda ed è innegabile che tutti i valori fondamentali delle società occidentali anche se "laicizzati" trovano origine in Gesù Cristo. inoltre proprio nell'educazione di tuo figlio ti accorgerai di quanto sia importante per la sua crescita equilibrata che ciò che gli viene insegnato in famiglia trovi una qualche conferma al di fuori: in parrocchia a scuola o anche nei luoghi di sport e di svago. quando ai miei figli spiego che un tale comportamento è sbagliato, loro lo comprendono più facilmente e se ne convincono maggiormente se ne trovano riscontro in un insegnante, nella catechista o nell'allenatore di basket, che possono diventare modelli credibili e capiscono che la scelta controcorrente dei genitori non è isolata. certo hai ragione che talvolta anche dagli insegnanti di religione vengono fuori degli strafalcioni per i quali ci vuole molto tatto e delicatezza per non screditare l'insegnante agli occhi dei bambini e comunque insegnare loro cose corrette. Ma ti assicuro che il supporto esterno nel difficile compito educativo è importante. in ogni caso, quì il problema è che stanno facendo di tutto per sbarazzarsi di una realtà per loro molto scomoda. Maria Pia

Anonimo ha detto...

Venite nelle mie Chiese, sono otto. Su tutte è tornata la Croce e i candelieri. La gente è felice.
il Don

Raffaella ha detto...

Pero' la chiesa e' un luogo aperto al pubblico.
Siamo sicuri che si possano esporre i Crocifissi?
:-)
R.

Anonimo ha detto...

secondo me il crocifisso ci va e ................ non si deve e non si tocca.
Perche se nn siamo noi a tenere la nostra religione chi lo deve fare??????????
Qesta cosa va chiarita ma IL CROCIFISSO CI VUOLE è LA BASE DELLA NOSTRA RELIGIONE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ITALIANA