lunedì 9 marzo 2009

Il Papa scrive sul libro d'oro capitolino: "Omnibus qui sunt in Romae pax a Deo"

(ASCA) - Roma, 9 mar - ''Omnibus qui sunt in Romae pax a Deo''. Questo il messaggio che il Pontefice, Benedetto XVI, ha lasciato sul libro d'oro del Campidoglio, nel corso della sua visita di stamane. Tratta dalla lettera di San Paolo ai romani, la frase ricorda che ''a quanti sono in Roma, Dio da' pace''.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Santità, spero che abbia fatto una traduzione dal latino...........Perchè non sò in quanti sappiano quello che lei ha scritto con tanto amore sulla città di Roma ..............

euge ha detto...

Cicerone hai proprio ragione!!!!!! te lo dico facendo la rima.

Santità, io non sono nessuno per permettermi di darle consigli ma, uno mi sento di darglielo con tutto il cuore perchè le voglio un bene grandissimo............
La prossima volta non sprechi il suo prezioso tempo per questi politicanti ma, apra le porte delle udienze private a tutti coloro che veramente le vogliono bene e che quando si trovano davanti alla Sua persona, si sentono veramente vicini a Cristo.
Lo sò il protocollo non lo permette.......... ma chissà quanti vengono da Lei solo perchè diplomatici in congedo, cardinali in via di pensionamento etc. etc. che dopo il baciamano affilano i loro pugnali per colpirla alle spalle. Mentre, ci sono persone semplici e modeste come me e sono tante, che vorrebbero manifestarle guardandola negli occhi tutta la loro gratitudine per avergli cambiato la vita e per avergli fatto ritrovare la fede; quella fede che troppo spesso si perde in una chiesa diventata simile ad un parlamento e che poco ha ancora della Chiesa di Cristo fondata su Pietro e sui suoi successori.

Anonimo ha detto...

Ebbene sì cara Euge hai espresso perfettamente quello che è anche il mio pensiero mi capita spesso di chiedermi se il Papa immagina quante persone anonime lo amino e vorrebbero incontrarlo più da vicino,ma forse sì tanto da affidarsi alle nostre preghiere

Anonimo ha detto...

Sì, Papa Benedetto, anche e soprattutto da cardinale, ha sempre cosiderato con attenzione alla tutela delle fede dei "piccoli", nel senso dei non potenti. Ricordo quste sue considerazioni, in particolare, con riferimento ai pericoli insiti nei tentativi di strumentalizzazione del messaggio cristiano da parte di esponenti di dottrine politiche. Ancora di recente, non ricordo in quale occasione, ha giustamente criticato l'autocompiacimento e il senso di superiorità rispetto agli altri, posseduto da non pochi "intellettuali". Comunque, la visita al Campidoglio secondo me è stata senz'altro un successo, come sempre il dscorso di Papa Benedetto ha superato ogni aspettativa: l'ho trovato profondo e ricco di contenuti, e nel contempo chiaro e deciso: è straordinario come il nostro Pontefice non dica mai niente di banale.....

Anonimo ha detto...

Cara Euge, come condivido il tuo desiderio di incontrare il santo Padre per esprimergli tutto il nostro affetto, la nostra stima, la nostra fiducia! Anche se poi, credo che se potesse accadere rimarrei pietrificata dall'emozione e non riuscirei a dirgli proprio niente, forse neanche a stringergli la mano.
Mi chiedo se qualche volta non potrà sorprenderci con uno dei suoi "fuori programma" e inventarsi qualcosa per incontrare i semplici fedeli. Noi, intanto, andiamo in piazza S. Pietro ogni volta che ci è possibile ... chissà! maria pia