martedì 2 dicembre 2008

Una formazione integrale della persona (Osservatore Romano)


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Una formazione integrale della persona

Il "Sommo Pontefice rivolge un beneaugurante saluto esprimendo vivo apprezzamento per la provvida iniziativa fortemente desiderata dalla compianta Chiara Lubich e auspica che il nuovo centro accademico, promuovendo un autentico pensiero cristiano capace di coniugare fede e ragione, favorisca una visione più ampia e integrata del sapere tesa al dialogo con le altre religioni e culture, come pure la crescita intellettuale e interiore delle giovani generazioni". Con queste parole si apre il telegramma che il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, ha inviato all'arcivescovo metropolita di Firenze Giuseppe Betori, gran cancelliere dell'istituto universitario Sophia, in occasione dell'inaugurazione solenne dei corsi.
Nascendo e ispirandosi a un carisma dello Spirito Santo riconosciuto e promosso dalla Chiesa cattolica e muovendosi in sintonia con gli orientamenti proposti dal concilio Vaticano ii e dal successivo magistero pontificio, l'istituto ha perseguito la via dell'incardinamento istituzionale nel sistema universitario previsto dalla Costituzione Apostolica Sapientia christiana ed è stato eretto dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica con Decreto del 7 dicembre 2007. A partire da qui potrà accedere agli opportuni riconoscimenti accademici a livello internazionale.
In tale contesto accademico - spiega il teologo Piero Coda, preside della nuova università - l'istituto intende qualificarsi, in forma iniziale, per la proposta di una laurea specialistica o master di secondo livello, della durata di due anni, su "Fondamenti e prospettive di una cultura dell'unità" e del corrispettivo dottorato. L'offerta iniziale è rivolta a chi sia in possesso di un diploma universitario di primo ciclo, o abbia ottenuto i 180 crediti formativi previsti nel primo ciclo di studi universitari. I destinatari del secondo ciclo di studi promosso dall'istituto sono pertanto studenti che, al termine del primo ciclo di studi universitari, intendano proseguire la loro specializzazione in una prospettiva interdisciplinare e transdisciplinare allo scopo d'indirizzare i loro studi nell'orizzonte cristiano di una cultura dell'unità, approfondendo al contempo, nell'ottica del dialogo tra le varie discipline, i fondamenti sapienziali ed epistemici della disciplina alla quale si stanno specificamente formando. L'iniziativa è rivolta inoltre a professionisti operanti in vari settori, che intendano effettuare un investimento in capitale umano e in cultura, utilizzando i congedi per motivi di studio previsti dai contratti di lavoro.
Il progetto formativo dell'istituto - tiene a precisare Piero Coda - prevede, come priorità, che studio e vita s'incontrino e si fondano armonicamente tra loro, così che si possa accedere sia al sapere scientificamente istruito (ma reso sapienziale dall'innesto nella vita nutrita dal Vangelo) sia all'intensità della sapienza (ma sviluppata dalla ricerca scientifica nelle diverse articolazioni del sapere). S'intende così superare il rischio di un'istruzione che non sia anche - e prima di tutto - formazione integrale della persona.
La finalità di tale prospettiva è approdare a una conoscenza unitaria e dinamicamente articolata della realtà, presentandosi come uno spazio relazionale dove ogni sapere, aprendosi con il proprio metodo e i propri contenuti agli altri saperi, può più adeguatamente esprimersi e offrire il proprio contributo al progetto comune. Essa può così tendere verso una visione nuova e unitaria della realtà stessa, alimentando un autentico dialogo e una libera cooperazione tra le varie discipline e operando con una razionalità illuminata da quella Sapienza da cui scaturisce e verso cui tende ogni autentica ricerca della verità.
L'importanza di tale progetto formativo è stata sottolineata anche in un messaggio inviato per l'occasione dal cardinale Zenon Grocholewski, prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica. L'organismo della Santa Sede, ha rilevato il porporato, "approvando gli statuti, ha inteso legittimare e sostenere la scelta compiuta dall'Opera di Maria di orientare la portata originale del carisma, riconosciuto dalla Chiesa cattolica, in un percorso di studi accademici, aperto ai vari campi delle discipline umane e scientifiche, illuminato dalla Sapienza e offerto a giovani provenienti da tutti i continenti". "La Chiesa e la società - ha aggiunto - si arricchiscono di una qualificata istituzione accademica, ritenuta particolarmente idonea a rispondere al bisogno di un nuovo umanesimo". Una delle caratteristiche dell'istituto, ha precisato il cardinale, è quella di "promuovere il fecondo incontro tra la ricchezza del messaggio evangelico e la pluralità dei campi di indagine che lo incarnano, rimanendo sempre aperti alla dimensione trascendente per poter valutare le conquiste della scienza e della tecnica nella prospettiva della totalità della persona umana, in rapporto alla società in continuo cambiamento". In particolare egli aggiunge: "In una società in cui i grandi sistemi di significato hanno perduto credibilità, rendendo difficile comporre le necessarie visioni di sintesi, occorre superare il rischio di un "disordine ontologico", offrendo un orizzonte antropologico in grado di ridare senso e speranza alle persone".

(©L'Osservatore Romano - 1-2 dicembre 2008)

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