venerdì 24 luglio 2009

Bugnini era un massone. Lo scrive Inside the Vatican (Bevilacqua)


Vedi anche:

Tremonti sull' enciclica: Una guida per la politica (Repubblica)

Il ministro Tremonti: "La Caritas in veritate è una guida" (Il Messaggero e Marroni)

Un Tremonti ottimista trova in Benedetto XVI spunti la nuova tabula mundi (Valensise)

Aborto e futuro. La crisi del dono (Lucetta Scaraffia)

Bugnini era massone. Lo conferma un "monsignore" anonimo su Inside the Vatican (Fides et Forma)

Il Papa incontra una signora malata: scambio di auguri e di abbracci (Ansa)

Ma il canale del Vaticano su YouTube è andato in vacanza?

Il Papa in Valle d'Aosta, Mons. Anfossi: Felici per gli incontri di domani e domenica (Sir)

Il Papa e la popolazione valdostana. Intervista a don Aldo Armellin (Osservatore Romano)

Le vacanze di Benedetto XVI: Il Papa e i bambini (Osservatore Romano)

Il mobiliere del Palazzo Apostolico (Nicola Gori)

Don Bux e Don Vitiello: Sacerdoti o “funzionari”? (Fides)

IL PAPA INCONTRA I BAMBINI DI LES COMBES ED IL CARD. BERTONE: VIDEO E SERVIZIO DI STEFANO MARIA PACI

Benedetto XVI ha rimosso dal suo incarico un prete pedofilo tedesco (Galeazzi)

Sacra Sindone, la storica Barbara Frale: "Quelle critiche di Canfora mi ricordano Harry Potter" (La Stampa)

Sarà il Vietnam la prima meta del Papa in Asia? (Paolo D'Andrea)

Il Papa scherza con due signore: Il braccio? Ci vuole tempo e pazienza. Sei metri di neve? Non posso immaginare :-)

Le manovre di mons. Giuseppe Mani, arcivescovo di Cagliari, per soffocare il motu proprio Summorum Pontificum

LE VACANZE DEL PAPA IN VALLE D'AOSTA (13-29 LUGLIO 2009)

PRIMO PIANO

Curie e Curiali

Bugnini era un massone. Lo scrive Inside the Vatican

Di Andrea Bevilacqua

Sembra una cosa troppo lontana nel tempo per fare notizia. Ma non è così. Secondo quanto riporta l'ultimo numero della principale rivista cattolica in lingua inglese Inside the Vatican, Annibale Bugnini, il principale promotore all'interno della curia romana di quella riforma liturgica che nel post Concilio Vaticano II ha rivoluzionato in modo decisivo l'intero impianto liturgico della Chiesa, ovvero colui che anche a motivo delle sue idee in campo liturgico (ma non solo) venne mandato da Papa Paolo VI a terminare i propri giorni in Iran, era un massone.
Una rivelazione, quella di Inside the Vatican che, se confermata, darebbe notevole spago a tutti coloro che, all'interno del Vaticano, ritengono i cambiamenti liturgici avvenuti nel pontificato montiniano come un'opera perversa. Un'opera, insomma, voluta contro la Tradizione della Chiesa.
È il giornalista Robert Moynihan a raccontare la cosa su Inside the Vatican, spiegando di averla saputa da un monsignore anonimo indicatogli dal cardinale canadese, Edouard Gagnon, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia dal 1985 al 1990.
Che il monsignore sia anonimo è senz'altro un punto negativo per le tesi di Moynihan, ma quanto il monsignore dice getta comunque ombre, più che luci, su un momento della vita della Chiesa difficile.
«Il monsignore è il depositario del mistero relativo all'affiliazione massonica di Bugnini», disse a Moynihan il cardinale Gagnon. E il giornalista si affrettò a incontrare l'anonimo presule per farsi raccontare ogni cosa. Non solo, Bugnini avrebbe avuto anche un codice di riferimento col quale veniva identificato: lo chiamavano «Buan».
Perché, si chiede Inside the Vatican, Bugnini venne mandato in Iran da Paolo VI? La tesi è una. Pare che Montini, è anche quanto riferisce il monsignore anonimo, si fosse convinto del fatto che Bugnini appartenesse alla massoneria. Una valigetta di proprietà di Bugnini contenente alcune lettere indirizzategli dal Gran Maestro della Massoneria Italiana, infatti, convinse il Papa della cosa.
Quando Bugnini era ancora a Roma, inoltre, fu il cardinale Gagnon a stendere una relazione molto dettagliata sulla massoneria. Gagnon stette per tre mesi impegnato a stendere la voluminosa relazione. Un dossier giudicato dalla stessa massoneria esplosivo: si facevano i nomi e le attività occulte di certi personaggi di curia.
Tuttavia il dossier venne rubato fra il 31 maggio ed il primo giugno del 1974 dalla scrivania di monsignor Mester, un collaboratore di Gagnon. Il cardinale dovette riscriverlo interamente ma non riuscì mai a divulgare la cosa come avrebbe voluto. Pare che fu anche per questo motivo, per l'impossibilità di far arrivare il dossier sul tavolo del Papa, che decise di ritornare in Canada e lì finire i suoi giorni.

© Copyright Italia Oggi, 24 luglio 2009 consultabile online anche qui.

35 commenti:

Fabio ha detto...

Quando il Sommo Pontefice Paolo VI approvò la riforma liturgica, si dovette scontrare anche con diversi esponenti del mondo della cultura laica massonica che consideravano la liturgia cattolica come un'opera d'arte. Questa gente considerava la liturgia cosa da museo e non accettavano il fatto che il popolo di Dio potesse entrare nel Santuario di Dio con una partecipazione più consapevole e attiva. Bugnini era una persona integerrima. Non si può accanirsi contro una persona con fatti non provati e evanescenti. Non è civile, non è cristiano!

Anonimo ha detto...

Ciao Raffa!
Sull'argomento ti rimando alle riflessioni dell'ottimo Padre Scalese e precisamente ai post del 21 e 22 luglio.
http://querculanus.blogspot.com/
Alessia

Anonimo ha detto...

Io rimando invece al commento fatto da Matias Augé nel suo blog http://liturgia-opus-trinitatis.over-blog.it/

Raffaella ha detto...

Grazie a tutti per il contributo.
R.

don Marco (bugniniano) ha detto...

questa storia del Bugnini massone era già venuta fuori a suo tempo.
Non dimentichiamo che nella Chiesa quando si vuole distruggere una persona o il suo operato ci sono metodi ormai solidamente provati.
La riforma non piaceva e non piace, va bene, ma trovo squallido attaccare aun morto.
Oggi si usa accusare di pedofilia, negli anni settanta era di moda la massoneria, si sa che nel più ci sta sempre il meno.

Fabio ha detto...

Caro don Marco condivido in pieno le tue considerazioni sull’arcivescovo mons. Bugnini
Tuttavia mi chiedo se a tanti fedeli non piaccia la liturgia voluta dal Concilio o piuttosto gli abusi?
Ecco cosa disse Mons. Noè già Maestro delle Cerimonie Pontificie in merito alla famosa denuncia di papa Paolo VI del “fumo di satana” che per qualche fessura è penetrato nel Tempio di Dio.

“Papa Montini per Satana intendeva classificare tutti quei sacerdoti o vescovi e Cardinali che non rendevano culto al Signore mal celebrando la Santa Messa a causa di una errata interpretazione e applicazione del Concilio Vaticano II. Parlò di fumo di Satana perché sosteneva che quei preti che della Santa Messa facevano paglia in nome della creatività, in realtà erano posseduti dalla vanagloria e dalla superbia del Maligno. Dunque, il fumo di Satana altro non era che la mentalità che voleva stravolgere i canoni tradizionali e liturgici della cerimonia Eucaristica”.
“Lui (Paolo VI) condannava le smanie di protagonismo e il delirio di onnipotenza che seguirono a livello liturgico il Concilio. La Messa è una cerimonia sacra, ripeteva spesso, tutto deve essere preparato e studiato adeguatamente rispettando i canoni, nessuno è ‘dominus’ della Messa. Spiacevolmente, in molti dopo il Vaticano II non lo hanno capito e Paolo VI ne soffrì ritenendo il fenomeno un attacco del demonio. (…) La liturgia va eseguita sempre e comunque con decoro: anche un segno della Croce mal fatto è sinonimo di disprezzo e sciatteria. Purtroppo, lo ripeto, dopo il Vaticano II si è creduto che tutto o quasi fosse permesso. Ora bisogna recuperare, e in fretta, il senso del sacro nell’ars celebrandi, prima che il fumo di Satana pervada completamente tutta la Chiesa. Grazie a Dio, abbiamo Papa Benedetto XVI: la sua Messa e il suo stile liturgico sono un esempio di correttezza e dignità”. (da “Petrus”)

Rutilio Namaziano ha detto...

Quando si parla di Bugnini si alza subito il muro di difesa! Non può che essere così, perchè tutto nasce da lì, da quella Messa (lui la voleva solo "Cena", ovviamente si capisce il motivo) dove i problemi non vengono da quel che c'è, ma dalle omissioni e da come può essere variamenteinterpretato quello che c'è!
Lui, Bugnini, era illuministicamente convinto di ben operare ed ha condotto la sua opera con zelo e fervore... degni di miglior causa, perché è innegabile che si andò molto al di là di quel che voleva il Concilio Vaticano II e fu solo per l'intervento finale correttivo di Paolo VI se la definizione di Messa come Sacrificio eucaristico è rimasta, perché doveva tutto essere travolto fin dalle basi, ma in modo "indolore". Non fu possibile, non è possibile.
Bugnini non fu certo uomo da ermeneutica della continuità, tutt'altro, fu la punta di lancia della rottura con la tradizione.
Se fu massone (il che almeno spiegherebbe qualcosa del suo frenetico dinamismo nell'opera di superamento di ogni liturgia veramente cattolica) non lo posso sapere, anche se la voce è antica e i modi del suo allontanamento da Roma almeno sospetti, quel che è certo è che vediamo i frutti della sua opera. Sono buoni frutti?

don Marco (equilibrista) ha detto...

scusa caro Fabio la risposta banale ma anticipo subito che nn è offensiva. Amo Ratzinger teologo, ma non me ne vogliate se affermo che non sa celebrare se non secondo i vecchi schemi rituali dove bastare "dire" e/o fare certe cose. Vedi quando incensa.... adesso invecchiando va più lento, ma i primi tempi sembrava inseguisse il fumo fuoriuscito dal turibolo. Possibile che i maestri con pizzo non gli hanno suggerito che si incensa l'altare? Quando dice il canone legge di corsa come se dovesse prendere il treno. Le mani le stende non si sa bene dove se sulle offerte o sui bordi della mensa....
Non sono cose secondarie, i segni devono essere autentici e i cerimonieri sono li per questo non per sgonnellare con pizzi e trine e dormire mentre il papa ripetutamente mentre scende rischia di cadere perchè loro hanno le mani giunte come bamboline infilzate.
In tutte le riforme ci sta sempre qualcosa che non va, mica penserete che quando Pio V fissò il nuovo Rito, perchè gli abusi erano di gran lunga peggiori a quelli attuali, furono sradicati il lunedì successivo alla promulgazione della quo primum??
Questi ragazzotti che amano sto rito antico hanno mai visto come si celebrava "veramente"??
Chiamiamo le cose con il proprio nome per favore!!!
Su you tube qualcuno ha avuto modo di vedere i vari clip relativi all'incoronazione di Giovanni XXIII??? Beh guardateli e vedete che cose riprende la telecamera impietosa, inchini a vuoto, gente che passa davanti al papa, chi va e chi viene, una distrazione allucinante e mille amenità che vi risparmio ma che potete vedere da voi.

La colpa è tutta e solo di Bugnini??
Non sono un dietrologo ma ho visto da ragazzo varie volte certe "cerimonie".... preferisco non commentare. Anche oggi si vedono cose ignominiose che andrebbero cancellate. Nel mezzo sta il giusto, ma non credo che demonizzare Bugnini risolva il problema, altrimenti prendiamo i testi di S. Carlo Borromeo e vediamo che cosa deplora nel suo tempo. Come vedete ogni epoca ha i suoi lati oscuri e non sono peggiori gli attuali da quelli denunciati nel 500 e nel seicento, anzi!!!!
Dobbiamo stare allegri? NO. Ma nemmeno cercare colpe dove non ci sono. Se qualcuno sostiene che la colpa è dei soliti defunti, Paolo VI, poteva tranquillamente non firmare o bloccare o altro. Suvvia!!
Cmq mi son letto a pezzi il famoso Trimeloni, beh, per dire quella messa ci vuole un corso di laurea a parte e per dirigerla ci vuole uno stuolo di vigili urbani perchè ammetto di non averci capito nulla ma in compenso mi ha messo di buonumore.
Invece provo ribrezzo quando vedo bicchieri, stole piumate, canoni inesistenti, formule eretiche, chitarre e urlatori da porto ecc. ecc. In quel caso esco di chiesa

Raffaella ha detto...

Caro Don Marco, nella mia vita (che non e' molto lunga, ma non sono nemmeno nata ieri) non ho mai visto NESSUNO celebrare degnamente e straordinariamente come il Santo Padre.
Personalmente non ho mai avuto questo "piacere".
Nata con il novus ordo, non ho mai assistito ad una Messa tridentina (anche perche', nella mia diocesi, e' praticamente impossibile).
R.

Anonimo ha detto...

però...ecco perchè si dice che il papa è molto più amato dai fedeli che dagli uomini di chiesa.
nessun sacerdote dovrebbe criticare in modo così sprezzante il papa.

don Marco (fanbenedettiano) ha detto...

Raffaella non entro nella "pietas" del papa che amo come te, parlo di quel che vedo in televisione. Non voglio essere frainteso, non pensare che sto denigrando il Santo Padre, siamo in una situazione difficile ma non è questo il modo di affrontare e risolvere problemi grossi e gravi. Non con la calunnia, non con la diffamazione non con le chiacchiere da sacrestia.
Saraà il caso che gli esperti di una parte e dell'altra si siedano e discutano, visto che hanno avuto il dono della scienza, andare avanti così serve solo a far del male a noi stessi. Cui prodest???
Il mio felino come il tuo ca Raffa è sempre pronto a difendere Bendetto, ma lui, non i delatori e penso che dovremo lavorare non poco dopo la sua morte fra 150 anni!!

don Marco (chiarificatore) ha detto...

anonimo leggi bene, critico i cerimonieri in pizzo e mani giunte, non l'amatissimo pontefice. Non farmi dire cose che nn penso e non dico.
Il rispetto per il Papa è sommo, minore è per chi lo guida nelle cerimonie. Non sono eretico, fidati!!

Raffaella ha detto...

Ok :-)
Ma c'e' questa volonta' di discutere?
R.

don Marco (tomista) ha detto...

Raffa non chiederlo a me.
I problemi ci sono, e vedi che cerco di stare nel mezzo, so che il Papa deve governare la Chiesa e tenere d'occhio la Curia. Siamo in un blog, non so cosa dire, ma Colafemmina e il carrierista Bux siamo ceti che siano in buona fede?
Omne quod movetur, ab alio movetur.

Anonimo ha detto...

Il problema è proprio questo Raffa.
C'è la volontà di discutere? Ebbene, no non c'è, purtroppo. Malgrado l'esempio luminosissimo di Papa Benedetto (ars celebrandi compresa!). In compenso c'è molta voglia di distruggersi l'un l'altro, per parafrasare San Paolo.
Alessia

Anonimo ha detto...

I padri conciliari intesero ritoccare leggermente l'ordinario della S. Messa (come codificato nel Missale Romanum riedito nel 1962 dal B. Giovanni XXIII), non accantonarlo o abolirlo per costruirne un altro ex novo. Non a caso nel 1965 uscì un Messale che recepiva i suggerimenti del Concilio Vaticano II: Messale accettato ed utilizzato perfino dal Mons. Lefebvre! Perchè Mons. Bugnini andò oltre? Perchè tutto in fretta? Perchè questa mania di cambiare?

Anonimo ha detto...

Don Nicola Bux non è per niente un carrierista!
E' l'unico che ha la statura e le cosiddette per difendere il Papa anche pubblicamente.

Fabio ha detto...

Anch’io amo di sincero affetto il Santo Padre e gli sono devoto ma non penso di dire nulla di offensivo se concordo con don Marco quando afferma che, a volte, il Papa non celebra bene. Solo Dio è l’essere perfettissimo…! Dirò di più. Anche certi atteggiamenti del grande e carissimo Servo di Dio Giovanni Paolo II erano discutibili durante le celebrazioni (penso, ad es., ai frequenti battimani durante la Messa che erano pressoché assenti durante Paolo VI).
L’ars celebrandi non è una cosa facile da interpretare, specialmente per chi ha passato tutta la vita nello studio e nel cercare di far comprendere agli uomini del nostro non facile tempo il senso autentico dei contenuti della fede come ha fatto egregiamente il cardinale J. Ratzinger e poi Sommo Pontefice Benedetto XVI. Tuttavia se lo studio e l’insegnamento sono un’importante forma di “carità intellettuale” questo non significa che il problema dell’ars celebrandi in San Pietro sia da sottovalutare. Infatti le celebrazioni pontificie fanno scuola!
Quanto poi all’accusa fatta a mons. Bugnini che avrebbe voluto la Cena al posto della Messa, bisogna ammettere che si tratta di un’accusa ridicola. Basterebbe confrontare le parole della consacrazione del nuovo ordo con quello antico per accorgersi che il carattere sacrificale è stato ulteriormente rafforzato. Smettiamola con queste accuse ridicole! La Messa è una cena-convito sacrificale: “O sacro convito, in cui Cristo è nostro cibo, si perpetua il memoriale della sua passione; l’anima nostra è colmata di grazia, e ci è dato il pegno della gloria futura” (Tommaso d’Aquino).

Raffaella ha detto...

Mah...se il Santo Padre (a volte) celebra male, mi piacerebbe conosce chi celebra meglio.
Io personalmente non conosco alcuno.
R.

Anonimo ha detto...

adesso mica si vorrà paragonare ratzinger con wojtyla!
non c'è proprio paragone fra i due.
solo con benedetto xvi si ritorna alla vera liturgia.

Raffaella ha detto...

La domanda di fondo pero' e': come mai Mons. Bugnini è finito in Iran?
R.

don Marco (maestro delle celbr) ha detto...

Raffa non essere estremista!!!!

Sia Fabio che il sottoscritto stiamo solo dicendo, attraverso magari affermazioni improprie, che chi si occupa delle Celebrazione deve fare attenzione a certe cosee curare gli atteggiamenti del corpo, tutto qui, lungi da noi avere nulla controil Papa.

Ogni vescovo ha un maestro delle celebrazioni e non delle cerimonie, se ci sta un motivo deve pur esserci!!

Francesco Colafemmina ha detto...

Caro don Marco,

posso solo chiederle se lei è realmente un sacerdote? Come può ricorrere a tali accuse nei riguardi del mio blog?
Don Bux non c'entra un bel nulla con ciò che io affermo ed anzi stia certo che spesso mi richiama all'ordine, perchè io sono fatto così: dico quello che penso.
Come al solito chi "si rode" per l'emergere e la diffusione di certe verità scomode, non sa far altro - in tipico stile curiale - che insinuare ed accusare.
Vada a dire una messa tridentina che magari le apre il cuore e il cervello!

don marco (vaticanista) ha detto...

Raffaella per capire certe cose ci vuole tempo. I riformisti un prezzo lo devono pagare, avrai letto il libro della CLV sulla riforma di Bugnini, sotto le righe si trova una risposta. Le iene nei sacri palazzi c'erano ieri e ci sono oggi, cambia il tempo ma sempre iene restano.....

Anonimo ha detto...

questo dimostra che la chiave di tutto è bugnini.
è da lui che bisogna ripartire per fare pulizia nella liturgia.

don Marco (irritato) ha detto...

Chi insulta non ha argomenti!!
Ho colpito nel segno caro Francesco??

Non sapevo nemmeno esistesse un suo blog, pensi quanto la trovo interessante.

Sulla messa da dire lei non si preoccupi è un problema unicamente mio e non le ho ancora chiesto consigli. Sul cervello, beh, provi a guardare al suo, sele riesce ovviamente!

Anonimo ha detto...

sì vabbè ma se i toni che usano gli uomini di chiesa sono questi come si fa a discutere di liturgia?

don marco (senza blog) ha detto...

Caro anonimo, io mi sono limitato a commentare un post predente il mio. Chi sia sto Colafemmina non lo so e non mi interessa, so chi è Bux. Non sapevo nemmeno avesse un blog.
Se lui ama avere carte misteriose di fantomatici e altrettanto misteriosi monsignori che a loro volta li hanno avute da cardinali ormai nella gloria del Padre, ma che nessuno ovviamente ha mai visto, faccia pure!! Ma non mi attribuisca argomenti che non ho usato, o la foga è tale che vede nemici e traditori ovunque?

Anonimo ha detto...

Mmmm, mi sembra che la discussione stia degenerando. Male!
Alessia

Francesco Colafemmina ha detto...

Don Marco irritato,

ho già detto tre Ave Maria per la sua conversione, adesso passo al Santo Rosario.

Se i sacerdoti della Curia Romana sono tutti cinici quanto lei e tutti con un ph acido degno del miglior yogurth greco, credo che non abbiamo moltissime speranze per il futuro ecclesiale.

Sono peraltro lieto di non essere considerato da lei. Preferisco lettori interessati e non gente che parla a casaccio.

E poi il punto è che questa storia su Bugnini nasce da un circostanziato reportage di Inside the Vatican. Parliamo dunque dei problemi che esso pone, evitando accuse personali o altro.

Grazie

Anonimo ha detto...

Raffa, a proposito della volontà di discutere, mi pare che la tua domanda stia trovando risposta.
Alessia

don Marco (misericordioso) ha detto...

Ora va meglio caro Francesco, le considerazioni se le tenga per sè.
Ho solo commentato un post precedente di Raffaella e ribadisco che se la questione del Bugnini massone la ricordo ab immemorabili e puntualmente riappare a scadenze fisse, e nelle aule universitarie se ne è parlato diffusamente...... se lei legittimamente insinua su un morto, posso insinuare io sulla sua malafede e sui documenti da lei citati?
Parte dal presupposto di avere in tasca tutta la verità e le certezze, e sappiamo che la storia ne ha sventate fin troppe. Calma e sangue freddo. Si ragiona, si discute, si valuta l'autenticità dei documenti, la loro fonte ecc. ecc. ecc evitando le giornalate gossip che vanno tanto di moda.

La ringrazio per le "divozioni" che recita per me, le sono grato e Dio gliene renda merito, ma spero preghi anche per la sua conversione perchè come il Catechismo di Pio X insegna, la presunzione di salvarsi grida vendetta al cospetto di Dio. Io ne ho bisogno, ma mi pare di capire che lei ha già un posto tra il coro degli angeli, invidio la sua sicurezza visto che prega per la ia conversione alle sue opinioni.
Cmq nulla contro di lei, esercito la libertà di dissentire scientificamente su quanto è stato scritto sui giornali in questi giorni partendo da ovvie fonti misteriose e riservatissime, della serie CIA o KGB

don Marco (deluso) ha detto...

no cara raffa, non puoi chiudere dando l'ultima parola a lui, non è corretto!mi spiace ma questo non si fa.

Unknown ha detto...

Dum Romae consulitur, in Linz religio expugnatur

Raffaella ha detto...

Avevo spento il pc e non avevo visto gli altri commenti.

Discussione chiusa...
R.