sabato 25 luglio 2009

Mentre Fini bussa al portone di bronzo (chiuso) e Casini stampa l'enciclica senza permesso, il Papa prepara le nuove catechesi sui teologi medievali


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Su segnalazione della nostra Alessia leggiamo:

Porte chiuse per Fini in Vaticano

Mentre Casini stampa l’enciclica con il simbolo dell’Udc

Didimo Chierico

Ha bussato a lungo e con insistenza, ma questa volta “il bussate e vi sarà aperto” non ha funzionato. Gianfranco Fini ha chiesto a più riprese di essere ricevuto in Vaticano da Benedetto XVI, ma dalla segreteria di Stato è arrivato un cortese diniego. Non un “vedremo”, ma proprio un “no”. La fonte vaticana che racconta la storia sorride paciosamente.
Da queste parti sono abituati alle richieste di ogni tipo che arrivano da Oltretevere.
Ma Benedetto è stato fermo. Le professioni di laicità fatte dal presidente della Camera (ma nei sacri palazzi parlano di laicismo) non sono state gradite.
In particolare l’accusa rivolta alla Chiesa cattolica nel dicembre scorso, quando Fini disse che alle leggi razziali antiebraiche in Italia non ci fu vera resistenza, nemmeno da parte delle gerarchie vaticane e del clero, è stata presa come un affronto. Quindi, niente udienza.
E poi il papa non è una medaglietta da mettere al collo, per guadagnare voti cattolici.
Se Fini bussa, Casini invece stampa.
Ma anche in questo caso il Vaticano non è per niente contento.
Il leader dell’Udc infatti ha deciso di stampare migliaia di copie della Caritas in veritate, l’ultima enciclica di Benedetto XVI, per distribuirla ad amici e membri del partito. Solo che, piccolo particolare, l’ha fatto senza chiedere il permesso alla Santa Sede.
«Sarebbe bastata una telefonata e avremmo trovato un accordo», dicono nei sacri palazzi.
Invece Casini non ha avvertito nessuno.
E, in sovrappiù, ha pure messo il simbolo del suo partito sulla copertina.
Da quando il Vaticano ha deciso di tutelare adeguatamente il copyright sulle opere di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, certi giochini non sono più ammessi.
In ballo non ci sono soltanto le buone maniere, ma parecchi soldi (basti pensare che per l’ultima enciclica sono state diffuse mezzo milione di copie in soli tre giorni), e alla Libreria editrice vaticana hanno deciso la via del rigore.
A queste faccende, poi, è particolarmente sensibile il papa stesso, che tiene molto a tutta la sua produzione, encicliche comprese.
Benedetto XVI intanto sta già preparando i testi per le udienze del nuovo ciclo, quelle che terrà dopo l’estate
.
Saranno dedicate ai grandi teologi medievali, da san Tommaso in poi.
E anche queste, come quelle dedicate ai padri della Chiesa, finiranno in volume, perché il teologo Ratzinger vende alla grande.
Uomo di polso lo è sempre stato, e adesso, anche se proprio il polso lo ha tradito, non sarà una banale frattura a fermarlo.

© Copyright Europa, 25 luglio 2009 consultabile online anche qui.

A parte la battuta finale degna di Zelig, siamo grati al foscoliano "Didimo Chierico" per averci anticipato l'argomento delle prossime catechesi :-)
R.

8 commenti:

euge ha detto...

Complimenti alla nostra ( purtroppo ) classe politica.

Fini da quando è diventato presidente della camera si sente in dovere di " pontificare" dove non dovrebbe.
Casini ormai fa soltanto pena!
CHE SCHIFO!

Anonimo ha detto...

Gentile Euge,
ho letto il tuo post.
Ritengo che certe espressioni sia meglio evitarle:siamo sempre cristiani.
Mi riferisco al "Che Schifo":sa di qualunquismo e noi cristiani siamo tenuti alla responsabilità.
Non ritengo, però, che tu abbia sbagliato nel parlare specificatamente dei due politici.
Casini ha sbagliato: indubbio!
Ha sbagliato nel comportamento come diversi democristiani.
C'è da chiedersi se avrà la forza di scusarsi e di ritornare sui suoi passi: mi pare di no!
Se proprio dobbiamo muovere una critica molto pesante sono d'accordo nel doverla fare all'apprendista Fini che continuando così non andrà da nessuna parte.
Fini politicamente è una delusione!
Tra l'altro, tralasciando ogni considerazione di tipo cristiano, non è in grado di saper gestire il suo ruolo di Presidente della Camera: l'essere al di fuori delle parti.
Piero

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella,
mi scuso perchè ho compiuto un errore.
Ho scritto "delle parti" anzicchè " dalle parti".
Ti prego di correggere.
Grazie!
Piero

Anonimo ha detto...

Casini è capace di divorziare e risposarsi mettendo il sigillo stampato del papa!!!

euge ha detto...

Caro Piero, sul fatto che noi cristiani dobbiamo essere responsabili ti do ragione però permettimi di dire che anche i cristiani sono esseri umani e non sono dei santi basta vedere il comportamento di Casini che come ha detto bene anonimo nell'ultimo post, si divorzia si risposa e poi marca l'enciclica del Papa con la sigla del suo partito. L'espressione " che schifo " sa di qualunquismo? Posso essere anche d'accordo con te ma, allora trovami un altra frase meno qualunquista, con cui definire questo comportamento. Su Fini non mi trattengo ho già perso del tempo.

Anonimo ha detto...

Scusami, Euge,se ti rispondo solo adesso ma ho appena letto gli altri post, compreso il tuo, solo alle 23.50 .
L'espressione "che schifo" per me ha il sapore di qualunquismo perchè io l'ho letta in relazione alla tua prima proposizione:"Complimenti alla nostra ( purtroppo ) classe politica."
Con ciò io intendo semplicemente affermare che valutazioni generiche non favoriscono la causa della verità: non per ciò stesso debbono necessariamente dannegiarla.
Ti prego di valutare un dato: non ho fatto nessuna valutazione sulla frase che tu hai riservato a Casini, ossia "Casini ormai fa soltanto pena!"
E non ho fatto alcuna valutazione perchè questa tua frase, politicamente intesa, non è generica ma specifica: ne consegue che è una frase pienamente responsabile, indipendentemente dalla condivisione o meno.
Quindi per rispondere alla tua domanda, io avrei scritto:
"Fini da quando è diventato presidente della camera si sente in dovere di " pontificare" dove non dovrebbe.
Casini ormai fa soltanto pena!"
Non avrei quindi fatto riferimento alcuno alla classe politica perchè la classe politica è un concetto vago e ambiguo per mezzo del quale si critica chi si vuole criticare e si salva chi si vuole salvare.
Del resto in una democrazia, la classe politica è espressione del corpo elettorale.
Perdonami se esprimo questi concetti in maniera sintetica ma non voglio appesantire il mio scrivere.
Tengo a precisare che il mio è solo un invito non una critica nei tuoi riguardi.
Capisco bene che tutti siamo umani (ah! se ti rivelassi i miei peccati di pensiero settimanali nei riguardi dei politici citati, tu stessa mi chiederesti di fare un pò di penitenza), ma se cerchiamo di migliorare non guasta.
Ripeto, il mio è solo un invito che ogni giorno rivolgo pure a me stesso.
Piero

don Marco (diplomatico) ha detto...

Non so come la pensiate, ma sti Monsignori grassi e paciosi che raccontano queste cose non fanno un buon servizio alla diplomazia e al rapporto con lo Stato italiano.
Ammesso sempre che tutto ciòsia vero, sapete che ho sempre nutrito forti dubbi su questi anonimi che parlano disinvolti di cose di cui è bene tacere.
La seconda faccenda è leggermente diversa, lì, carta canta!!
Concordo con Piero sulla miseriordia di cui tanto parla il Papa e di cui spesso noi non siamo paladini, ricordiamo che dietro ci sta sempre una sofferenza oltre ogni apparenza.

Anonimo ha detto...

L'udienza con il Santo Padre è una grazia e un evento estremamente riservato e intimo, non un motivo per farsi pubblicità. Certe notizie, se non si tratta di capi di stato, non dovrebbero neppure essere diffuse. Nel suo ateismo cristiano, Oriana fallaci ci ha insegnato come si fa ad incontrare il Santo Padre per entrare nell'intimo di se stessi e confessarsi davanti al Vicario di Cristo