giovedì 4 giugno 2009

Il Papa a San Giovanni Rotondo il 21 giugno...una coincidenza? Ce ne parla Francesco Colafemmina...

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è un commento a questo articolo che mi trova concorde: quello di Delvisibile. Io ho fiducia nel Papa e nella forza che gli viene dallo Spirito Santo per contrastare il male.
Alessia

gianniz ha detto...

Sarà come piantare una croce "benedetta" in cima ad una montagna per riappropriasi di quello spazio. Forza Santo Padre!

Francesco Colafemmina ha detto...

Cara Alessia,

nessuno vuol negare fiducia al Santo Padre, nè tantomeno mettere in discussione il potere sul male che gli deriva dall'azione dello Spirito Santo.

Piuttosto il fulcro della questione è che quel luogo non è ortodosso ed è zeppo di simbologie quantomeno ambigue. La casualità delle date rincara la dose di ambiguità.

E' chiaro che il Papa è in buona fede e la sua forza spirituale è enorme. Ma tu come vedresti le foto del Santo Padre inginocchiato dinanzi alla stele nera? Come sarebbero strumentalizzate queste immagini da coloro che hanno voluto quel tempio al nulla che è la chiesa di San Pio?

E poi, forse dopo la visita del Papa e l'implicita approvazione della chiesa vorranno metterci la tomba di San Pio?

Questi aspetti non sono affatto da sottovalutare e non riguardano ipotesi o giudizi sul Papa, ma questioni relative ai nemici della Chiesa ed ai loro tentativi di apparirne i reali dominatori.

Giovanni ha detto...

Francesco, in quella stele nera, per quanto possa essere piena di simbologia, c'è una persona che ha già sconfitto, una volta per tutte, il male e la morte. Il Papa si chinerà davanti a Cristo Risorto non davanti al suo sepolcro.

"Dominus illuminatio mea et salus mea; quem timebo?
Dominus protector vitae meae; a quo trepidabo?" (Salmo 27)
(Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore?)

Francesco Colafemmina ha detto...

La questione non è così semplice. Anche il pane dei Neocatecumeni è il Corpo di Colui che ha sconfitto la morte. Questo non si discute!

Ma - diamine! - che uomini sono quelli che pongono il Corpo del Signore in una stele nera?
E' un assurdità! Questo discorso rischia di trasformarsi in "indifferentismo" delle forme del Sacro. Non si può concedere al relativismo di entrare anche nella struttura e nella forma delle chiese e dei Tabernacoli che ospitano il Corpo del Signore!

Mi spiego meglio, qualora la questione non fosse già chiara di suo.

Se noi mettessimo il Tabernacolo all'interno di un Totem degli Indiani d'america o in una piramide o in una croce Ankh (queste due ultime sono situazioni esistenti) finiremmo o no per sconvolgere il senso del cattolicesimo? Non si può "usare" la Sacralità dell'Eucaristia per giustificare gli abusi degli uomini. Anzi questo è proprio ciò che vogliono: scindere la forma dal sacro! Questo è profondamente pericoloso e non intenderlo lo è altrettanto.

Anonimo ha detto...

Quanto ha da operare, caro dolce Benedetto XVI!