lunedì 1 dicembre 2008

Onu, Padre Lombardi invita a leggere PER INTERO la dichiarazione di Mons. Migliore e ricorda che la posizione della Santa Sede non è isolata


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Mi aspetto che domani tutti i giornaloni riportino PER INTERO le parole di Mons. Migliore e che ci si astenga dai soliti teatrini che hanno stufato anche le penne dei polli.
Mi aspetto anche che siano messi sulla stessa graticola del Vaticano tutti i 150 Stati che non hanno aderito alla proposta alla quale, al contrario, ricordiamolo, sono favorevoli solo 50 Nazioni.
Maga Maghella sa gia' quali saranno i titoloni di domani ma il giochetto e' cosi' facile che ha deciso di astenersi...

R.

GAY: P. LOMBARDI, POSIZIONE VATICANA NON E' ISOLATA

Nel respingere la proposta francese in tema di discriminazione degli omosessuali ''la Santa Sede non e' sola''.
Lo sottolinea il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, sottolineando che ''meno di 50 stati membri delle Nazioni Unite hanno aderito alla proposta in questione, mentre piu' di 150 non vi hanno aderito''.
Secondo padre Lombardi, inoltre, ''l'intervista di mons. Migliore - che tante reazioni negative ha suscitato oggi - letta integralmente, dice cose chiare e del tutto condivisibili''.
''Ovviamente - spiega il direttore della Sala Stampa d'ella Santa Sede - nessuno vuole difendere la pena di morte per gli omosessuali, come qualcuno vorrebbe far credere.
I noti principi del rispetto dei diritti fondamentali della persona e del rifiuto di ogni ingiusta discriminazione, che sono sanciti a chiare lettere nello stesso Catechismo della Chiesa cattolica, escludono evidentemente non solo la pena di morte, ma tutte le legislazioni penali violente o discriminatorie nei confronti degli omosessuali''.

''Ma - rileva padre Lombardi - qui si tratta di altro, non solo di 'depenalizzare l'omosessualita'' come e' stato scritto, ma di introdurre una dichiarazione di valore politico che si puo' riflettere in meccanismi di controllo in forza dei quali ogni norma (non solo legale, ma anche relativa alla vita di gruppi sociali o religiosi) che non ponga esattamente sullo stesso piano ogni orientamento sessuale, puo' venire considerata contraria al rispetto dei diritti dell'uomo.

E cio' - conclude il portavoce del Papa - puo' diventare chiaramente strumento di pressione o discriminazione nei confronti di chi ad esempio considera il matrimonio fra uomo e donna la forma fondamentale e originaria della vita sociale e come tale da privilegiare''.

© Copyright Agi

Onu/ Vaticano: Nessuno vuole difendere pena di morte per gay

Lombardi: Depenalizzazione omosessualità, con S.Sede 150 paesi

Città del Vaticano, 1 dic. (Apcom)

Nessuno vuole difendere la pena di morte per gli omosessuali: lo precisa il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, dopo le reazioni suscitate da un'intervista dell'osservatore permanente della Santa Sede presso l'Onu sulla depenalizzazione universale dell'omosessualità.
"La intervista di mons. Migliore, letta integralmente, dice cose chiare e del tutto condivisibili", afferma il gesuita in una nota. "Ovviamente - aggiunge - nessuno vuole difendere la pena di morte per gli omosessuali, come qualcuno vorrebbe far credere. I noti principi del rispetto dei diritti fondamentali della persona e del rifiuto di ogni ingiusta discriminazione - che sono sanciti a chiare lettere nello stesso Catechismo della Chiesa cattolica - escludono evidentemente non solo la pena di morte, ma tutte le legislazioni penali violente o discriminatorie nei confronti degli omosessuali".
"Ma qui - prosegue padre Lombardi - si tratta di altro, non solo di 'depenalizzare l'omosessualità' come è stato scritto, ma di introdurre una dichiarazione di valore politico che si può riflettere in meccanismi di controllo in forza dei quali ogni norma (non solo legale, ma anche relativa alla vita di gruppi sociali o religiosi) che non ponga esattamente sullo stesso piano ogni orientamento sessuale, può venire considerata contraria al rispetto dei diritti dell'uomo. Ciò può diventare chiaramente strumento di pressione o discriminazione nei confronti di chi - solo per fare un esempio molto chiaro - considera il matrimonio fra uomo e donna la forma fondamentale e originaria della vita sociale e come tale da privilegiare. Non per nulla meno di 50 stati membri delle Nazioni Unite hanno aderito alla proposta in questione, mentre più di 150 non vi hanno aderito. La Santa Sede - conclude il portavoce vaticano - non è sola".

© Copyright Apcom

16 commenti:

mariateresa ha detto...

cari amici, io avevo immaginato una cosa del genere.
L'ennesima soletta.
Non ho parole per il fastidio provato in questa circostanza. Un gruppo di pressione dice "la Chiesa vuole che gli omosessuali vengano uccisi" e si dà credito, dico da cattolici, in qualche sito l'ho constatato, a questa versione.Cosa dobbiamo dedurne?
Che non bisogna più scherzare (me lo dico da sola, io scherzo sempre) ma che bisogna mandare a raccogliere radicchi i tanti che a guisa del compianto Girolamo Savonarola, si sono scagliati contro la Santa Sede.
Stiamo fermi su questo, perchè si mettono in giro delle balle interessate e i più melensi ci cascano.
Al telefono a un amico che mi stimolava su questo ho detto: "tu credi che la Santa Sede voglia davvero che vengano uccisi gli omosessuali nei paesi in cui è reato esserlo?". E' stato zitto per un po' poi mi ha detto "beh, no,ma potrebbe sembrare". Ecco padre Lombardi faccia il suo mestiere come ha fatto egregiamente in questa circostanza e noi credenti facciamo lo stesso perchè ne abbiamo i penduli pieni di apparire dei boia assassini.
Ma questo episodio è sintomatico del clima che si respira. Si accettano scommesse per la prima pagina dell'Unità di domani.
Umn bell'ìimpiccato omosessuale (e che importanza hanno le propensioni sessuali in questo caso, mah) con la faccia del Papa vicina. Non mi meraviglio più di niente.

mariateresa ha detto...

Dove diamine sono la proposta UE e l'intervista di Monsignor Migliore completa o meglio, completi? Di cosa stiamo discutendo?
Ecco la prova che per l'ennesima volta si mesta nella popò.Dove sono gli interventi completi e integrali?
C'è un cavolo di quotidiano che lo faccia?
Vi prego segnalatemelo.

Anonimo ha detto...

è chiaro che se si parte dal presupposto che dare la possibilità a due omosessuali di sposarsi civilmente sia una turbativa alla possibilità di due eterosessuali di fare la stessa cosa, allora ha ragione il papa e tutti i suoi cardinali. ma io mi chiedo come questo possa avvenire.

roberto b

Raffaella ha detto...

Cara Mariateresa, i giornali di oggi discutono sul nulla e commentano i commenti alle domande dell'intervistatore all'intervistato.
Questa e' serieta'?
Non vale nemmeno leggere certi articoletti...
R.

mariateresa ha detto...

il presupposto di cui parla Roberto non so dove l'abbia preso. Non è il mio. Il mio è non farmi prendere per il fondo dei pantaloni dai giornali.Almeno ci provo.

Anonimo ha detto...

il problema non è se due omosessuali possano sposarsi o meno. Per me possono fare ciò che vogliono ma credo sia lecito che ciascuno possa porsi dubbi sul tipo di società che ne risulterà, sulle conseguenze che ne risulteranno in termini di diritto di famiglia, di procreazione, di adozione, sul fatto che inevitabilmente equiparando il matrimonio omosessuale a quello etero, in un certo numero di famiglie ci si confronterà crescendo solo con due figure materne o paterne. Potrà scaturirne anche una società più giusta ed equilibrata, non è dato al momento prevederlo, ma credo che ciascuno debba mantenere il diritto di porsi dubbi anche su questo punto, visto che per la procreazione la natura ha previsto regole diverse. Penso che la posizione sugli omosessuali derivi sostanzialmente da questo e dai mutamenti sociali e familiari che potrebbero derivarne, come sta già accadendo in alcuni paesi, non certo dal fatto che vi sia mancanza di rispetto nei loro confronti come "persona". Io non sono credente ma per la chiesa il matrimonio eterosessuale è un sacramento. Credo pertanto che abbia il diritto di pronunciarsi in materia, come tutti. Non si può pensare che la tv per esempio possa influenzare continuamente le coscienze e l'opinione della gente e non lasciare uguale possibilità alla chiesa. Poi i governi decideranno, anche sulla base dei mandati elettorali, senza forzature nei confronti del tipo di società in cui la gente vorrebbe vivere, che non si dovrebbe mai modificare nei fondamenti etici solo a colpi di legge.

Anonimo ha detto...

Buon giorno a voi, più chiare non potevano essere le parole di Migliore. La Chiesa intuisce giustamente e acutamente la vera portata, l'autentico pericolo della proposta francese: qui si vuole arrivare a mettere sotto accusa, in ogni caso a mettere alla gognae perseguitare chi, come i cattolici, reputa che l'unione tra uomo e donna sia da privilegiare in quanto portatrice di vita. Altro che libertà e tolleranza! Chi parla a vanvera dicendo che la Chiesa vuole mettere a morte gli omosesuali o non capisce nulla o è in piena mala fede.

Anonimo ha detto...

... o di sentenze

Anonimo ha detto...

"Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di paesi, si chiede agli Stati ed ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni. Per esempio, gli Stati che non riconoscono l'unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio" verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni." mons. migliore

la chiarezza forse è un altra cosa

Anonimo ha detto...

No, invece, il concetto è chiaro, anche per chi non abbia una certa dimestichezza con il seguente concetto che, ad esempio, Joseph Ratzinger, ha più volte espresso, circa i pericoli insiti nel permettere , nel nome della "tolleranza", una vera e propria "dittatura" da parte di alcune minoranze organizzate, portatrici di interessi e principi confliggenti con i fondamenti stessi della società, condivisi dalla stragrande maggioranza dei componenti la società stessa (fondamenti, nella presente fattispecie come la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna). Ed è altresì innegabile che l'obiettivo di queste minoranze, è prorio quello di scardinare detti fondamenti. Ciò è inaccettabile, proprio per una questione di "numeri", e quindi, di "democrazia".

Anonimo ha detto...

dittatura?? di chi? di grillini? cerchiamo di non esagerare. in francia ci sono i pacs in spagna addirittura i matrimoni gay, ma non mi sembra che siani in atto dei colpi si stato. sarebbe bello che l'argomento si trattasse con più serenità.

Raffaella ha detto...

Dittatura del politicamentemediaticamentereligiosamente corretto!
R.

Anonimo ha detto...

"Ed è altresì innegabile che l'obiettivo di queste minoranze, è prorio quello di scardinare detti fondamenti. Ciò è inaccettabile, proprio per una questione di "numeri", e quindi, di "democrazia"."

A me questa frase puzza molto di paura del diverso da se. Meglio per alcuni non concedere diritti a chi è in minoranza perchè altrimenti la maggioranza potrebbe aprire gli occhi e organizzare una grande fuga.
Atteggiamento offensivo nei confronti dei credenti per le motivazioni che già ha ricordato Roberto.

Anonimo ha detto...

Sui diritti degli omosessuali abbiamo parlato già abbondantemente su questo blog, per esempio come si possano elaborare soddisfacenti soluzioni nell'ambito dell'autonomia negoziale privata, senza ricorrere a patetiche scimmiottature di istituzioni-cardine come il matrimonio tra un uomo e una donna.

Anonimo ha detto...

ma la chiesa riconosce il matrimonio civile?

Anonimo ha detto...

Puoi spiegarmi cortesemente come potrebbe la Chiesa "riconoscere", (quindi assimilare tra le proprie "categorie") il matrimonio civile, un negozio giuridico sotto la forma di "atto complesso" tra sposi e ufficiale di stato civile , se per la Chiesa esso è una fattispecie completamente diversa, vale a dire un sacramento, che consiste nella promessa davantio a Dio che si scambiano gli sposi?