martedì 2 dicembre 2008

Pur di attaccare il Vaticano (e il Papa) c'è chi non esita a citare il cardinale Ratzinger...leggere per credere!


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Onu/ Rovasio (Radicali): Ratzinger deploro' persecuzioni gay...

Roma, 2 dic. (Apcom)

Quando era prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, Joseph Ratzinger deplorò le persecuzioni contro gli omosessuali. Lo ricorda in una nota Sergio Rovasio, segretario dell'associazione radicale Certi diritti, che, tornando sulle dichiarazioni vaticane di ieri sulla depenalizzazione dell'omosessualità, denuncia "l'ennesima dimostrazione delle politiche ipocrite e omofobe delle gerarchie di potere del Vaticano".
"Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevole e di azioni violente", si legge al punto 10 della lettera ai vescovi della Chiesa cattolica sulla cura pastorale delle persone omosessuali, diffusa nell'ottobre 1986 da Ratzinger e citata oggi dall'esponente radicale.
"Simili comportamenti meritano la condanna dei pastori della Chiesa, ovunque si verifichino. Essi rivelano una mancanza di rispetto per gli altri, lesiva dei principi elementari su cui si basa una sana convivenza civile. La dignità propria di ogni persona dev'essere sempre rispettata nelle parole, nelle azioni e nelle legislazioni".
"E' certo gravissimo quanto comunicato ieri dal Vaticano contro le persone omosessuali - commenta Rovasio - ma ancora più grave è questo ennesimo atteggiamento di dissociazione tra il predicato e il praticato; assistiamo, per l'ennesima volta, alla promozione di falsità con conseguente danno sul fronte dei diritti civili e umani di milioni di persone sulla terra; perseguitate, imprigionate e uccise per legge dai regimi autoritari e teocratici tanto cari al Vaticano".

© Copyright Apcom

A parte l'ultima frase smentita dai fatti e dalla lettura dell'intervista a Mons. Migliore, trovo straordinario come si cambi idea con tanta facilita'.
Fino a ieri la lettera citata, a firma dell'allora cardinale Ratzinger, era criticata e messa all'indice...oggi fa comodo utilizzarla contro il Vaticano.
Siamo di fronte all'ennesimo caso di cardinale contro Papa?
Strano visto che, in questo caso, sono la stessa persona.
Se si legge attentamente e per intero l'intervista dell'osservatore permanente presso l'Onu si nota che lo spirito e' lo stesso della lettera: massimo rispetto per le persone omosessuali.
Registriamo, il 2 dicembre 2008, una grande svolta epocale: finalmente si riconosce la bonta' e la portata storica di un documento del cardinale Ratzinger.
Ricordiamo che, prima del 1986, MAI la Chiesa si espresse in termini cosi' amorevoli nei confronti delle persone (e sottolineo persone) omosessuali
.
R.

3 commenti:

mariateresa ha detto...

già, cara amica, ma così va il mondo.
Sul blog di Accattoli lui stesso ha counicato che una versione pubblica del documento francese sull'omosessualità non esiste. Non so se vi suona buffo:non esiste. Lo sostiene il vaticanista di I-Media che ha intervistato M. Migliore.
Insomma sembra che ci sia una gran voglia di menar le mani, ogni episodio è una scusa, andrebbe bene qualsasi argomento mediaticamente, anche se non si sa di cosa si sta parlando. Almeno a livello di pubblico comune.
Non so a voi, ma a me questa storia fa venire il latte alle ginocchia.E' che non si riesce ad evitare il cliché titolo urlato, dichiarazioni, controrepliche, dibattito in stile epatico. E ognuno parla per conto suo, l'ho visto in parecchi blog, non è un confronto, ognuno espone il suo bucato e quello degli altri fa schifo, anzi ci sputa contro.
Non so, c'è della follia.
Adesso per criticare il Vaticano si cita Ratzinger. Ditemi voi cos'altro vedremo.
Non viene in mente a chi cita che forse proprio questo dimostra che non c'è intento persecutorio nella posizione della Chiesa. Ma no.

euge ha detto...

Non sanno più dove attaccarsi....... forse gli si potrebbe dare qualche consiglio..... Che dici mariateresa? Ma forse meglio di no!

Luisa ha detto...

Tutto si basa cari amici, sulla dichiarazione di intenzione di Rachida Dati, ministro francese di fare una dichiarazione all`Onu per la depenalizzazione dell`omosessualità.
Ho fatto un giro su diversi siti, impossibile di trovare quel testo.
Ecco che cosa ho potuto trovare sul sito "Le salon beige"


Ce projet de «déclaration sur l'orientation sexuelle et l'identité de genre», annoncé en mai par la secrétaire d'Etat française aux droits de l'Homme Rama Yade (lire Têtu n°135),
2008
La France promeut les droits des homosexuels dans le monde
Rama Yade a déclaré que la France avait l'intention de présenter à l'ONU en décembre un projet de déclaration pour demander “la dépénalisation de l'homosexualité dans le monde entier", au nom des 25 pays de l'UE (la Pologne est contre). Elle a souligné que l'accord souscrit par la France pour "lutter contre l'homophobie" fait partie d'une campagne pour promouvoir les droits de l'homme universels. Elle a fait sa déclaration dans le cadre de la 61° conférence annuelle des ONG au siège de l'UNESCO à Paris le 5 septembre.
La France s'est engagée en juin, lors de la rencontre sur le SIDA organisé par l'ONU (ONUSIDA-UNAIDS, New York 10-11 juin 08), à promouvoir les "droits" des homosexuels au niveau mondial, jusqu'à la fin de sa présidence de l'UE.
Sous couvert de dépénaliser dans le monde entier l'homosexualité, il s'agit d'imposer l'idée de la "normalité" du style de vie homosexuel et de la faire accepter par la communauté internationale. Une déclaration politique peut être présentée devant l'assemblée générale de l'ONU sans passer par une commission, mais sans lier les Etats. Ce type de déclaration ne sert qu'à faire pression sur les commissions, une fois la déclaration approuvée par l'Assemblée générale. Dans le cas présent, il s'agit de la 3° commission chargée des affaires sociales, humanitaires et culturelles. Comme cette commission a déjà rejeté des déclarations pro-homosexuels, c'est un moyen de neutraliser cette commission et les pays qui n'acceptent pas la reconnaissance juridique et sociale de l'homosexualité.
Michel Janva