martedì 2 dicembre 2008

La Santa Sede contro le discriminazioni agli omosessuali ma non al punto da prevedere anche adozioni di bambini (Bobbio)


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La Santa Sede contro le discriminazioni agli omosessuali ma non al punto da prevedere anche adozioni di bambini

nostro servizio

Alberto Bobbio

Città del Vaticano

Gli omosessuali non possono essere considerati una categoria protetta, cioè avere una sorta di «status» speciale e privilegiato nel mondo. E l'aborto non può essere inserito tra i diritti universali dell'uomo. Ieri l'osservatore permanente della santa Sede alle Nazioni Uniti, monsignor Celestino Migliore, ha proposto questo ragionamento in un'intervista all'agenzia cattolica francese «I.Media» e non ha assolutamente detto che la Chiesa è contraria all'abolizione della pena di morte e alle altre pene, tra cui la fustigazione, previste delle legislazioni di più di 80 Paesi, che ritengono l'omosessualità un reato.

Ma le parole di monsignor Migliore non sono state lette nella loro completezza e si è scatenata una durissima polemica contro la Santa Sede, accusata di appoggiare la pena di morte per gli omosessuali.

La mozione della Francia

La vicenda risale a qualche settimana fa e nasce da una decisione del governo francese, presidente di turno dell'Unione Europea. Rama Yade, sottosegretaria agli esteri con delega ai diritti umani di Parigi, aveva annunciato che la Francia avrebbe chiesto all'Onu, entro dicembre, di riconoscere il diritto all'omosessualità e di chiedere ai Paesi membri del palazzo di Vetro di porre fine alle discriminazioni verso i gay, modificando quelle leggi che prevedono il reato di omosessualità. La Francia ha preparato una mozione che è stata firmata dai Paesi membri dell'Ue, Italia compresa e, ieri sera, fonti delle Nazioni Unite a New York hanno confermato che la Dichiarazione, proposta dall'Ue e firmata da circa 50 altri Paesi, verrà discussa a metà mese.

Si tratta di una mozione molto complessa, che non chiede solo l'abolizione del reato e delle pene, ma spiega che la discriminazione c'è anche se si nega ai gay il matrimonio e perfino l'affidamento di bambini.

È su questa parte della dichiarazione che monsignor Migliore ha insistito nella intervista all'agenzia cattolica francese: «Tutto ciò che va in favore del rispetto e della tutela delle persone fa parte del nostro patrimonio umano e spirituale. Ma qui la questione è un'altra, perché con una dichiarazione di valore politico si chiede agli Stati e alle agenzie di attuazione e di controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni». La Santa Sede è preoccupata che, a quel punto, sotto accusa verrebbero messi gli Stati che non hanno una legge a favore dei matrimoni gay.
Le dichiarazioni di Migliore hanno innescato polemiche e commenti. Le organizzazioni di gay e lesbiche hanno minacciato di manifestare in piazza San Pietro la propria rabbia e indignazione. Sul piano politico Rifondazione, alcuni esponenti del Pd e alcuni del Pdl hanno criticato il Vaticano. Ma altri, sia nella maggioranza, che nell'opposizione, hanno espresso posizioni diverse. Il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi (Pdl) ritiene giusta la preoccupazione vaticana: «Migliore dice una cosa di assoluto buon senso». Anche Rocco Buttuglione (Udc) è dello stesso parere: «I diritti umani sono uguali per tutti». In serata è dovuto intervenire il direttore della Sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, per precisare che «nessuno vuole difendere la pena di morte per i gay», ma anche per far rilevare che l'iniziativa dell'Ue rischia di «mettere sullo stesso piano ogni orientamento sessuale». La Santa Sede teme che, se venisse approvata dall'Onu una «dichiarazione di valore politico», essa potrebbe «riflettersi in meccanismi di controllo» non solo sulle legislazioni dei singoli Stati, ma che verso gruppi religiosi e sociali, che non la pensano come la Dichiarazione, i quali possono venire accusati a loro volta di non rispettare i diritti dell'uomo. Il direttore della Sala stampa è stato assai esplicito: «Ciò può diventare chiaramente strumento di pressione o discriminazione nei confronti di chi considera il matrimonio tra uomo e donna la forma fondamentale e originaria della vita sociale e come tale da privilegiare».

I dubbi della Santa Sede

Padre Lombardi ha fatto osservare a questo proposito che qualche dubbio sul testo proposto dalla Francia, come presidente di turno dell'Ue, c'è in molti Paesi e non solo in Vaticano. Infatti il testo di Parigi è stato firmato solo da 50 Stati membri delle Nazioni Unite. Riguardo all'accusa di voler difendere la pena di morte per i gay il direttore della Sala stampa vaticana ha ricordato che il Catechismo della Chiesa cattolica rifiuta «ogni ingiusta discriminazione», e ciò vale «non solo per la pena di morte, ma anche per tutte le legislazioni penali violente o discriminatorie nei confronti degli omosessuali». La questione dell'aborto è invece contenuta in un progetto di alcune associazioni, che intendono chiedere all'Onu di inserirlo tra i diritti universali dell'uomo. Migliore lo ha definito «una barbarie moderna» e un'idea «triste e indignante».

© Copyright Eco di Bergamo, 2 dicembre 2008

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Da incorinciare anche l'articolo di Giulianone sul Foglio, sez. archivio- solo qui: Chi imbroglia sull'omosessualità.
Alessia

Anonimo ha detto...

Raffaella, sto cercando disperatamente il testo della bozza di proposta della Francia, che tutti citano, ma che pare introvabile. Tu ne sai qualcosa?
Alessia

Raffaella ha detto...

Ciao Alessia, l'ho cercata anche io ma non l'ho trovata.
Evidentemente contiene il cenno alle adozioni altrimenti sarebbe gia' stata resa nota...
R.

Anonimo ha detto...

è chiaro che chi accusa la chiesa di essere per la persecuzione dei gay mente sapendo di mentire e persegue scopi strani. e forse sarebbe meglio non seguirli su questa polemica.
ciò che non torna dell'intervento di migliore è il rapporto di causa effetto che ci sarebbe tra la depenalizzazione dell'omosessualità e la discriminazione di chi è per la famiglia tradizionale. come ho già scritto altre volte non vedo come un matrimonio gay possa disturbare un matrimonio etero. a me risulta, tra l'altro, (se non sono cambiate le cose ultimamente)che la chiesa non riconosca neanche il matrimonio etero, quand'è civile. l'omosessualita è una cosa che è smpre esistita a discapito di persecuzioni terribili. non credo proprio che evitare una legge che regolamenti le unioni gay possa far iniziare una tendenza alla sparizione dell'omosessualità

Raffaella ha detto...

Nella mozione francese c'e' un cenno alle adozioni da parte di coppie omosessuali.
Almeno cosi' sembra...avremo mai la possibilita' di leggere la proposta?
Chissa'...

Anonimo ha detto...

A quanto ho letto il testo dovrebbe esser reso pubblico il 10 dicembre.
Alessia

Anonimo ha detto...

lombardi dice "la santa sede non è sola". non c'è mica da qualche parte la lista dei 150 paesi che non lasciano solo il vaticano? non vorrei che la chiesa si vantasse dell'appoggio di paesi poco raccomandabili

Raffaella ha detto...

I Paesi "per bene" sono meno di 50?
Non credo...
R.