martedì 2 giugno 2009

Il rapporto di amicizia fra Papa Wojtyla e Wanda Poltawska imbarazza il Vaticano? Intervista a Mons. Adam Boniecki (Galeazzi)

Clicca qui per leggere l'intervista pubblicata da "La Stampa".

Vedi anche:

Caso Poltawska. Una polacca di nome Wanda: a chi fa paura la “psichiatra” di Wojtyla (Rodari)

"Karol Wojtyla era mio amico". Le lettere di Wanda che frenano la beatificazione (Galeazzi)

Karol santo (non subito) I teologi frenano Wojtyla. Il cardinale Martini contrario alla beatificazione (Tornielli)

12 commenti:

euge ha detto...

Da quello che ho capito, da questa intervista, in vaticano sapevano di questa signora visto che prendeva parte alla messa mattutina del Papa nel suo appartamento ed è stata vista affacciata al Gemelli, quando Giovanni Paolo II fu ricoverato per l'attentato e allora? Perchè tanta meraviglia, stupore se si sapeva? Cosa ci mettiamo a fare i puritani adesso? Vicino alla beatificazione? Per favore!

chiara ha detto...

Letta questa intervista si capisce meglio dove si vuole andare a parare.
Fra poco qualcuno dirà che Wojtyla è un Papa rimasto uomo mentre gli altri(leggi Benedetto XVI)vivono in un mondo a parte.
Queste lettere non vogliono dire nulla,non sarà il rapporto fra il Papa e una donna a bloccarne la beatificazione.
Tutto fumo negli occhi per non parlare dei veri ostacoli:baci al Corano,carnevali ad Assisi,sacrificio di polli sugli altari di Santa Chiara,sincretismo a tutta birra,mea culpa per le colpe passate(ma non quelle presenti,leggi preti pedofili),soldi al sindacato polacco.
Sono questi gli ostacoli,non l'amicizia con una donna conosciuta da ragazzo.
Anche se andare a casa del Papa in ciabatte non è molto opportuno.
Quanta differenza con l'altezza e la spiritualità di Benedetto XVI.

Daniele ha detto...

Ma questa donna non è la stessa donna che venne miracolata per intercessione di San Pio da Pietralcina ( guarita da un tumore, credo)?????
E sbaglio o non fu proprio Giovanni Paolo II , allora arcivescovo di Cracovia, a chiedere a P. Pio la sua preghiera?

Dunque , questa donna è stata una miracolata anche grazie a Papa Wojtila. Quale scandalo ci dovrebbe essere ????????????????

euge ha detto...

Chiara credo che tu abbia centrato il problema!!!!!!! Io non mi sento di giudicare Giovanni Paolo II chi sono io per farlo? Ma, sicuramente anche se con dispiacere, devo ammettere che in quei venti anni la chiesa ha concesso troppo a tutti ed ora ne paghiamo le conseguenze insieme a Benedetto XVI. Devo dire per esempio che i baci al Corano, non sono serviti ad aprire un dialogo serio e schietto con i musulmani e la prova l'abbiamo avuta con la reazione dopo Ratisbona; quando cioè finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di dire anche cose scomode ed impopolari ma chiare e senza giri di parole inutili; con gli ebrei stessa storia.
Questa purtroppo, è la triste realtà.

euge ha detto...

Le chiavi di lettura se abbiamo l'immaginazione di Dan Brown possono essere svariate e molteplici in questa faccenda. Ma, siccome non si conoscono i fatti e ci dobbiamo basare soltanto su quel poco che ci viene dalla stampa e da qualche solerte prelato......... io direi di andarci piano nel tirare conclusioni affrettate. Del resto le famose rane dalla bocca larga, operano contro Benedetto XVI ma, possono operare anche contro Giovanni Paolo II che tra le altre cose, non può difendersi.
In tutto questo, io vedo solo tre strade piuttosto plausibili:
1 Si cerca di alzare un polevore con le lettere per ritardare una beatificazione che è stata diciamo così accelerata da Benedetto XVI con una sua disposizione quasi subito la sua elezione.
2 Si vogliono nascondere i veri motivi del ritardo nella beatificazione vedi anche le dichiarazioni di Sodano e martini forse proprio perchè qualche prelato all'epoca abusò della fiducia del Pontefice per combinare qualche magagna che ora rischia di saltare fuori insieme a colui che l'ha combinata. Del resto una cosa bisogna dirla Giovanni Paolo II viaggiava molto forse troppo e magari qualcuno ne ha approfittato.
3 si vuole usare ancora una volta la figura di Giovanni Paolo II, per mettere in cattiva luce il suo successore dal punto di vista umano. Non mi stupirei se ora qualcuno dicesse che il Processo di beatificazione ha subito un arresto, per colpa del Papa.
Attenzione: credo che qui si stia giocando ancora in maniera losca alle spalle di due amici che si stimavano e rispettavano a vicenda. Occhi aperti...... non facciamoci fregare.

gianniz ha detto...

Io credo invece che questa signora, a tutela della figura di Giovanni Paolo II, Papa oltre che uomo, avrebbe dovuto o distruggere o consegnare, anche in copia, tutte le lettere ai postulatori. Questo comportamento, che può sembrare reticente, si presta troppo ad essere "usato". Non ho alcun minimo dubbio su Giovanni Paolo II, ma ne ho molti, troppi, su chi può "razzolare sull'aia". Un comportamento così superficiale non ha prorio senso!

Anonimo ha detto...

chiara siamo alle solite. quando si è "costretti" a parlar bene di wojtyla si dice che era continuamente ispirato da ratzinger, quando invece gpII combinava tutte quelle "nefandezze" che tu citi ratzinger era sempre in ferie.

euge ha detto...

Per Anonimo: Ratzinger non si occupava certo del probabile passaggio di denaro al sindacato polacco visto che si è sempre occupato della salvaguardia della Dottrina. Sarà stato sicuramente contrario ai polli sgozzati sull'altare di santa Chiara, ai baci al Corano e tante altre belle cose ma, Ratzinger era anche un Cardinale che a differenza di quello che in molti fanno oggi, obbediva al suo Papa.
Lasciamo fuori Benedetto XVI da questa faccenda che ha solo lo scopo di danneggiare o di coprire atti non proprio leciti, operati da altri, che si sono serviti della fiducia del Pontefice. Ratzinger era l'unico aad essere leale, sincero e amico cosa che non è stato di certo, il suo segretario che avrebbe dovuto distruggere i documenti lasciati da Giovanni Paolo II come era nella sua volontà e che invece ha pensato bene di tenerli con sè. Non credo che in questo caso si possa parlare di lealtà.

chiara ha detto...

Caro il mio anonimo,sentite grazie del tuo post.
Mi serve per ricordare che Ratzinger non andò a Assisi,non era presente al bacio al Corano,espresse riserve sui mea culpa e non era in Vaticano quando c'era Marcinkus.
Bay.

Anonimo ha detto...

bacio il corano...
da quando i gesti di pace sono considerati della pecche?

euge ha detto...

Da quando non portano a nulla di concreto nel dialogo interreligioso soprattutto, per quanto riguarda la religione islamica.
Infatti, è cronaca di oggi, Obama non ha baciato il Corano ma, ha preso spunto e forse scopiazzato, i concetti di Benedetto XVI pronunciati a Ratisbona magari, riadattandoli a suo tornaconto.

chiara ha detto...

Da quando creano confusione,relativismo e sincretismo.