lunedì 1 giugno 2009

Messa tridentina? In Puglia i vescovi vietano l'applicazione del motu proprio "Summorum Pontificum" (Fides et Forma)

Clicca qui per leggere l'incredibile (e vergognosa) notizia pubblicata da Fides et Forma.
Grazie ad Antonio per la segnalazione
.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

basterebbe scrivere a roma e minacciare di andare in massa dai lefebvriani.
tanto il futuro della chiesa sta a econe e il papa lo sa bene.

don Marco (romano) ha detto...

esagerato!!!!

euge ha detto...

Caro don marco ( romano ) guarda che se ci pensi bene anonimo non ha tutti i torti.
Guarda che razza di casino c'è nella chiesa:
1) Si ignorano sistematicamente gli atti di magiistero di Benedetto XVI - senza avere neanche la cura di darne conoscenza a chi frequenta le parrocchie e qui non parliamo della Puglia ma, appunto di Roma. Che fa Vallini?
2) Nelle librerie quasi ti obbligano a comperare Martini se tu invece vuoi leggere Fisichella normale? Per me questo non è normale.
3) Si da la possibilità all'emerito, di avere uno spazio tutto suo su un quotidiano che lo sappiamo, con il Papa è in conflitto. Per fare che cosa? creare dubbi nei fedeli sul Magistero petrino di Benedetto XVI, auspicando un Concilio Vaticano III ma, si rende conto?
NO! Caro don marco c'è qualcosa che non va nella chiesa. Il fumo di satana di cui parlava con molta lungimiranza Paolo VI, credo che sia penetrato molto profondamente in queela che dovrebbe essere Madre e maestra dei fedeli e che da molto molto tempo, è peggio di Montecitorio con correnti progressiste e conservatrici, disobbedienti, obiettori di coscienza e tante altre belle cose di cui, la Chiesa voluta e costituita da Cristo, non inventata come qualche sacerdote all'avanguardia ha detto qualche domenica fa in una omelia da far piangere i sassi, non ha assolutamente bisogno.
RINGRAZIO DIO PER AVERE UN PAPA COME BENEDETTO XVI E PREGO OGNI SERA PER LUI PERCHE' IL SIGNORE LO AIUTI A SOPPORTARE TUTTO QUESTO E LO PROTEGGA dai pungiglioni velenosi dei suoi " amati confratelli nell'episcopato e nel sacerdozio"

euge ha detto...

Scusate qualche errore di scrittura ma, ho scritto velocemente. Grazie.

Anonimo ha detto...

Chiedete il motivo (del divieto) a un tale mons. Felice Di Molfetta ...guarda caso presidente della commissione liturgica CEI...quante coincidenze!

brustef1 ha detto...

Fantastico! Il vescovo di Cerignola e quello di Molfetta contro la Tradizione bimillenaria della Chiesa! Scommettiamo che presto la messa in rito pugliese-progressista si chiamerà, polemicamente, "tarallucci e vino"?

malapenna ha detto...

ma maga maghella non vede e stravede una fronda antipapista ormai ufficializzata con tanto di papa di carta pronto per il balcone del corriere?

euge ha detto...

Per malapenna: hai detto bene un papa di carta pronto per il balcone del Corriere.
Però starà noi scegliere il papa di carta o Benedetto XVI e per quanto mi riguarda io ho già scelto il 19 Aprile del 2005.

Anonimo ha detto...

Ha più di un anno che su qualsiasi blog ammetto che la CEi e i vescovi italiani, fanno "passa parola" per boicottare il "Motu proprio".
I silenzi di Bagnasco e prima di betori poi, di crociata, nascondono in effetti la vera decisione presa: NOnal messale di Giovanni XXIII.
Si aspetta con ansia che il padre eterno, dia fine ai giorni terreni di Benedetto XVi per ripartire alla carica con defenestrazioni (il primo nella lista l'attuale cerimoniere del papa) e tanti tanti altri.

Vedeete, vedrete, prima o poi " le serpi escono fuori dalle loro tane.

Raffaella ha detto...

Aspetta e spera...intanto pero' il Papa sta seminando e bene!
Le serpi?
Prima o poi finiscono come meritano..."qualcuno" schiaccia loro la testa.
R.

euge ha detto...

Già Raffaella! Oppure con il loro veleno ci si possono strozzare!!!

Basta scegliere!

Anonimo ha detto...

Lo scisma l'hanno fatto i modernisti, non i tradizionalisti. E grazie al Vaticano II si sono potuti cammuffare da obbedienti e osservanti cattolici per quasi mezzo secolo. Sarà dura, perchè i germi del loro errore hanno contagiato tutti, anche noi che scriviamo frustrati su questo sito ma non ricordiamo più la vecchia Liturgia e non abbiamo il coraggio di rompere con le abitudini imposteci per riavvicinarla. Per riscoprirne la profondità e la bellezza. Bisogna tenere duro e aspettare i vincitori della vecchia battaglia contro la Tradizione si consumino nella frustrazione per il Motu proprio del Papa e passino. Sperando che passino alla svelta, o che si convertano. Viva il Papa

Anonimo ha detto...

La notizia riguardante l'applicazione del Motu Proprio in Puglia non mi stupisce. Quanto a mons Felice Di Molfetta, ero presente a San Giovanni Rotondo nel Santuario di Santa Maria delle Grazie durante una sua meditazione per il nuovo altare del Santuario (c'è già un altare con tabernacolo, ma ai Cappuccini non interessa tanto che si ostinano con arroganza a lasciare la presidenza dietro il tabernacolo: povero padre pio!!), dunque il monsignore era ed è assai critico verso la messa antica: fatevi dare la registrazione da Teleradiopadre pio. Domenica di Pentecoste, nella CHiesa matrice di Ferla, in diocesi di Siracusa, il parroco ha ignorantemente tuonato, e non si sa perchè, contro la messa antica, rea di non essere VERA MESSA e che quindi dobbiamo reverenza e gratitudine a Givanni XXIII per la nuova messa (ignorante! Giovanni XXIII volle la nuova messa? ne è sicuro?). Don Roberto Garro ci ha nauseati con il resto delle sue fantasie che, con un gruppo di amici, segnaleremo al suo vescovo: ma a che serve?

euge ha detto...

Per anonimo delle 7,20: io scrivo ormai da parecchio su questo blog e lo faccio perchè per portare la mia testimonianza di fedeltà a Benedetto XVI di cui vado fiera ed anche perchè, voglio condividere con altri gli insegnamenti di Sua Santità scambiando anche opinioni, con chi la pensa diversamente da me ma, sempre in modo corretto.Non mi sento frustrata per questo anzi. Quindi, non capisco sinceramente da quale frustrazione tu ti senta colpito.

segnaleremo al suo vescovo: ma a che serve?

Se tutti facciamo così allora è inutile che esista una Commissione Ecclesia Dei. Magari potessi farla io la segnalazione sulle bestilità che escono dalla bocca di certi giovani parroci ma, sono da sola e converrai con me, che la mia segnalazione avrebbe ben poco conto.

Anonimo ha detto...

Ma il parroco di ferla, mi pare che giri vestito un po antiquato.

Conosciamo i preti di "quella genrazione" usciti dopo il 68. Immischiano sacro e profano, folclore e religione, al momento opportuno alzano la voce....... e che urla!!!!!! Allegria.
Farebbe bene don garro, a vietare i "panzoni" per la festa del patrono prima di scandalizzarsi per la messa del beato Giovanni XXIII.
Ricordo a don garro che il Nuovo Ordo Missa" è opera di SS. Paolo VI di v.m. (pardon di mons Annibale Bugnini)

Quanto a segnalare le sue stranezze al vescovo della diocesi aretusea, mi pare che quest'ultimo abbia la delega per conto della C.E.SI alla liturgia. Ciò la dice molto, molto lunga..

Arrevoir!!!!

Lamed ha detto...

Per rinsaldare l’unità della Chiesa in Svizzera, i vescovi hanno indetto un pellegrinaggio nazionale ad Einsiedeln che ha poi aperto l’assemblea ordinaria della Conferenza episcopale (che si è conclusa oggi).
Nel prendere la parola, mons. Koch ha invitato tutti a non cadere nella tentazione di “chiudere le porte, per separarci dagli altri”.
Ed ha aggiunto che “una forma particolare” di chiusura all’altro è anche in un “diffuso formalismo”.
“Questa tendenza – ha spiegato il vescovo Koch - fa sì che io non sia interessato a cosa una persona pensa o dice. Su questa persona il giudizio è già stato pronunciato, non appena la si può assegnare ad una determinata categoria formale: conservatore o progressista, fondamentalista o liberale, reazionario o riformatore”.
L’attribuzione formale di una persona ad una corrente di pensiero rende “il confronto con il pensiero dell’altro non solo inutile ma anche impossibile”.
La "teologia" divide, lo studio della Parola di Dio unisce perché le Scritture hanno parlato il linguaggio degli uomini = dibberah HaTorà ki leshom bené Adam e il linguaggio degli uomini è comprensibile a tutti.