sabato 27 giugno 2009

Padre Lombardi: «Curia divisa? Informazioni senza fondamento»


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Padre Lombardi: «Curia divisa?
Informazioni senza fondamento»


DA ROMA

Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi definisce « informazioni senza fondamento » che danno della Chiesa « un’immagine gravemente deformata » quanto riportato ieri in un articolo di Panorama, il quale, afferma il portavoce vaticano, « descrive una Curia romana divisa, luogo di lotte intestine e contrapposizioni personali, e conclude toccando il culmine della tendenziosità, con false informazioni su presunti esami medici e allusioni circa la salute del Papa».
Questo, fa notare, « è un tipo di giornalismo di cui si sono avuti purtroppo già altri esempi negli ultimi mesi » . Soprattutto, aggiunge padre Lombardi, è un modo di fare in cui « l’inattendibilità, per non dire l’infondatezza, della gran parte delle informazioni viene usata per costruire un’immagine del tutto negativa della Curia, come animata da carrierismo e interessi personali piuttosto che da una leale e disinteressata collaborazione con il Papa nel servizio della Chiesa e del bene dei fedeli» .
«Anche se ogni realtà umana, compresa la Curia romana, non è esente da difetti – prosegue padre Lombardi –, questa è un’immagine gravemente deformata, non rispettosa della dignità delle persone e delle motivazioni religiose del loro impegno. Non è accettabile in alcun modo lasciar intendere o addirittura affermare esplicitamente l’esistenza di contrapposizioni personali inesistenti. In questo modo, invece che fare informazione sulla Chiesa al servizio del pubblico, si usano i media per ledere il buon nome della Chiesa e di molte sue personalità, mettendo in cattiva luce alla fine lo stesso Santo Padre e gli organismi che collaborano con lui. Tutto ciò perlopiù senza alcun fondamento reale».

© Copyright Avvenire, 27 giugno 2009

Un momento...un momento!
Qui faccio una precisazione come Cattolica e come lettrice.
Non apprezzo per nulla quando si fanno speculazioni sulla salute del Santo Padre (vale oggi per Ingrao come valeva l'anno scorso per il vaticanista de Le Figaro), ma le contraddizione della curia non solo non sono una novita' ma "risplendono" (si fa per dire) sotto gli occhi di tutti.
E' ancora "fresco" il ricordo dei giorni successivi alla pubblicazione della monumentale lettera del Papa ai vescovi sulla remissione della scomunica ai Lefebvriani.
Qualche curiale ha fatto un passo avanti per prendersi mezzo dito di responsabilita'? Ma figuriamoci...ricade tutto sempre e sole sulle spalle del Santo Padre.
Non sono illazioni, ma dati di fatto...
Una cosa e' la curia, un'altra il Santo Padre.
Evidenziare i difetti dell'una non significa affatto (o almeno non automaticamente) mettere in cattiva luce l'altro
.
R.

8 commenti:

Il Novelliere ha detto...

Un momento un momento.
Padre lombardi non è il portavoce del Papa?
Ricorda il suo articolo tempo fa?
E Avvenire che giornale è, di chi?

O si fanno distinzioni a seconda delle opportunità?

Raffaella ha detto...

E allora?
Qui nessuno e' esente da critiche quando si nota qualche frase stonata.
Vale anche per Avvenire, per l'Osservatore, per la curia e per il sito del Vaticano che, stranamente, nasconde il testo di un motu proprio papale.
R.

Anonimo ha detto...

occhio al troll,amici del blog.

Anonimo ha detto...

E' possibile aver on line l'articolo di Panorama? Per chi vive nel nuovo mondo.
PierPaolo

Raffaella ha detto...

Eccolo:

http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=MQ209

mariateresa ha detto...

Guardate che di articoli simili, dall'inizio del pontificato (ma si potrebbe retrocedere ancora) ne sono stati pubblicati diversi, sempre con lo schemino delle cordate e gli amici e i nemici.
E' un articolo dove la notizia non c'è se lo leggete bene. C'è solo un riassunto delle solite cose e qualche cognome esplicito di troppo. E' un articolo di malcostume. Naturalmente è facile trovare debolezze umane, soprattutto da parte dei giornalisti che vivono delle confidenze delle rane dalla bocca larga.Che le rane in questione riflettano.Non ci fanno una bella figura.Anche Golias usa questto schema, anche se "schema" è una parola grossa.
Ma con GPII non era molto diverso se mi ricordo bene. La differenza è che GPII contava sul suo pattuglione di 200 polacchi in Curia che facevano qualche occhio nero metaforico quando era il caso.

gianniz ha detto...

Padre Lombardi ha preso posizione nei confronti dell’informazione proveniente dai soliti… giornali e giornalisti che si pongono nei confronti del lettore come "creatori di opinione" e che si ritengono perciò liberi da ogni regola, da ogni rispetto della realtà dei fatti o dall’obbligo di verifica di quanto affermano. Veri “cecchini” che sparano nel mucchio, e si muovono col metro della spanna e per approssimazione!
E ha risposto per le rime...
E’ questo, in questo caso, quello che mi sembra interessante!
“La comunicazione sembra avere talora la pretesa non solo di rappresentare la realtà, ma di determinarla grazie al potere e alla forza di suggestione che possiede” ha detto Benedetto XVI. Ricordiamocene!
Quante volte lo abbiamo constatato? Quanto volte ci siamo chiesti perché Padre Lombardi taceva?
Indipendentemente dall'argomento, perciò,mi sento di dire grazie a Padre Lombardi che, con la sua racchetta, ha cercato di "prendere la pallina e di restituire il colpo".
Finalmente, ha deciso di esporsi e di entrare nell’arena invece che stare alla finestra a guardare il gioco degli altri.

Anonimo ha detto...

da fides et forma

http://fidesetforma.blogspot.com/2009/06/panoramasulla-curia-romana.html