lunedì 1 giugno 2009

Prepariamoci alla polemica domenicale a cadenza regolare: Martini risponderà ai lettori del Corriere della sera

Il cardinale Carlo Maria Martini per un anno, a cominciare dall’ultima domenica di giugno, avrà una pagina sul Corriere della Sera . L’arcivescovo emerito di Milano, biblista di fama mondiale e interlocutore tra i più apprezzati dal mondo laico, terrà una corrispondenza. Tutti potranno inviargli le loro lettere (lui stesso indicherà quelle da pubblicare) e ne sceglierà una o più per rispondere. Lo farà con brevi riflessioni e — utilizziamo le sue parole — «con spirito di servizio per Cristo e per la Chiesa»

Dalla prima pagina del Corriere della sera, clicca qui.

Si consolida e si conferma cosi' la "profezia" di Gnocchi e Palmaro per "Il Foglio".
Ricordiamoci, pero', che non ha senso preparare il terreno ad un ipotetico Vaticano terzo mediatico, stile "Grande Fratello", se le chiese ed i seminari ambrosiani restano desolatamente vuoti.
Su che cosa verteranno le risposte del cardinale?
Vediamo...faccio una profezia da Maga Maghella ed azzardo i seguenti argomenti: comunione ai divorziati risposati, celibato dei preti, sacerdozio delle donne, messa tridentina, preghiera del Venerdi' Santo, rapporto fra Cattolici ed Ebrei, Pio XII, revoca della scomunica ai vescovi lefebvriani, nomina "dal basso" dei vescovi, centralita' del Papato, poteri del Sinodo, collegialita', conclave...
Continuo? :-))
Sarebbe interessante vedere il cardinale rispondere "a braccio" a domande anche insidiose, ma non avremo questo piacere...

R.

22 commenti:

gianniz ha detto...

Mi auguro, anzi auguro alla Chiesa e a lui che ciò avvenga proprio «con spirito di servizio per Cristo e per la Chiesa».
Per ora voglio sperarlo...

Vatykanista ha detto...

Si era auto-esiliato a Gerusalemme...Ora il confino dilusso al Corsera... Mah.

Anonimo ha detto...

Sarà lui che sceglierà quali lettere pubblicare (tutti peana?) e ancora lui che si degnerà di rispondere a un paio. Se farà il biblista nulla da eccepire, molto se approfitterà dello spazio offertoli per attaccare il nostro Papa e scardinare la Chiesa. Mi chiedo se eventuali contestazioni verranno prese in considerazione.
Alessia

Raffaella ha detto...

Ci vorrebbe un cardinale Biffi a fare da contraltare su un altro giornale.
Ovviamente non sulla stampa cattolica, affetta da timore reverenziale.
Penso ad un paio di giornali laici che sarebbero ben felici di ospitare le riflessioni dell'arcivescovo emerito di Bologna :-))
R.

Anonimo ha detto...

Un sacerdote non credo. Forse un Antonio Socci su Libero.
Alessia

euge ha detto...

Non basta che in certe lebrerie di Via Conciliazione quasi ti obblighino a comprare i libri dell'emerito ( notate non l'ho nominato ) adesso ce lo dobbiamo sorbire anche sul giornale. I temi li hai già elencati tu Raffaella e su questo credo non ci sia da aggiungere altro; io invece trovo questa iniziativa, un modo come un altro, per permettere ad un giornalone di ampliare i temi di di contrasto, per usarli contro il Papa con lo scopo di istaurare dei ragionevoli dubbi nei semplici.
Stringiamoci attorno al nostro Pontefice e cerchiamo di venirgli in appoggio come possiamo.

Anonimo ha detto...

Raffaella,

un sogno: Biffi su paparatzinger blog 2!!

Luigi

euge ha detto...

Magari Luigi :-)))

Fabiola ha detto...

Bene. Adesso "santificheremo" la domenica non più solo con la lenzuolata del "papa laicista" detto il Fondatore, quello che dialoga con Io, su Repubblica, ma anche con le pensose perle di sapienza dell'Emerito per eccellenza, sul Corrierone nazionale.
Mi chiedo: ma perchè mai sono proprio questi prelati fautori di una Chiesa silente e/o dialogante, tutta ascolto e meditazione della "Parola", tutta "spirito" e niente "corpo" a dilagare sui media, naturalmente "laici" e, ovviamente, sempre "con spirito di servizio...?". Più in là capiremo a chi. Intanto, fuor d'ironia: che gran tristezza. Il Signori ci conservi, a lungo, Benedetto.

Anonimo ha detto...

..."per un anno, a cominciare dall’ultima domenica di giugno"

in pratica, in coincidenza con l'anno sacerdotale voluto dal dolce e mite Benedetto...

Dunque, mettiamoci all'opera: pregare molto, diffondere il pensiero e la parola del Papa, valorizzare e visibilizzare l'anno sacerdotale!

euge ha detto...

Già una strana coincidenza non Trovate? Anonimo ha ragione diamoci da fare per quanto possiamo ! TENIAMOCI STRETTI A BENEDETTO!

per Vatykanista: Si si era autoesiliato ma quando si tratta di remare contro Benedetto XVI tutti vanno bene anche quelli in esilio volontario!
Forse, proprio in questo modo finalmente vedremo uscire allo scoperto chi fa il doppio gioco con Benedetto XVI; del resto per esempio solo ora ci stiamo rendendo conto di quanto tutti coloro che si sentivano orfani inconsolabili di Giovanni Paolo II, si stanno dimostrando per quello che sono veramente. Ricordate sempre queste parole:
" Card Ratzinger il mio amico fidato " non dimentichiamole mai!!!!!

Anonimo ha detto...

Non siate così pessimisti sul card. Martini!
Magari rinsavisce!

Antonio :-)

gemma ha detto...

mi verrebbe da dire: aspettiamo di vedere prima di giudicare. Ma non posso non pensare alla disparità di trattamento cui assisteremo tra le parole del Papa e quelle del Cardinale pubblicate sul corriere. 

Il cardinal Martini non è un qualunque esponente del clero ma è colui che stampa e parte dei fedeli hanno individuato come rappresentante di un messaggio spesso alternativo a quello del Papa. E su questo convincimento, nonostante da molti di noi sperato, non è mai arrivata smentita. A maggior ragione quindi le sue esternazioni e quelle del Papa dovrebbero godere dello stesso trattamento, per esempio sul corriere online, dove già tutti possono commentare liberamente ciò che il Papa dice (e il tono di molti commenti non lascia dubbi riguardo a tale libertà).
Poter vagliare le domande cui rispondere e farlo per via cartacea, col proprio pensiero pubblicato per intero, è tutt'altra cosa che rispondere in piedi su un 'aereo, a braccio, in una lingua che non è nemmeno quella in cui solitamente si pensa, con il proprio pensiero ridotto a ciò che il commentatore percepisce e riporta. Diciamo che preferiremmo anche il Cardinal-pensiero online e con a fianco la parolina "commenta", possibilmente senza i soli commenti dei vip intervistati ad hoc e a tema il giorno dopo

Raffaella ha detto...

Sottoscrivo in pieno il pensiero di Gemma.
La liberta' di espressione e di critica deve valere per tutti e non solo per il Papa.
Speriamo che la rubrica settimanale del cardinale sia anche occasione per smentire la fama di "antipapa" che i media hanno cucito addosso a Carlo Maria Martini.
A torto? A ragione?
A questo punto l'arcivescovo emerito di Milano ha un'occasione d'oro per rispondere.
Ora la "palla" passa a lui e non agli interpreti del suo pensiero.
Eventuali silenzi saranno considerati, ovviamente, risposte ben precise.
R.

Scipione ha detto...

Sottoscrivo la proposta di Raffaella e addirittura "ingenuamente" rilancio... Al Corriere si dimostrino laicisti, tolleranti e relativisti come dicono di essere e dedichino un analogo spazio - magari a domeniche alternate - al cardinal Biffi... Facile tollerare quelli che la pensano esattamente come noi, credo che pure Ivan il Terribile fosse tollerante in questo senso.
Libero, Il Giornale, Il Foglio che si spetta a dare uno spazio analogo a Biffi?

Anonimo ha detto...

é un banco di prova per Martini. Faccia il bene per la chiesa di cui fa ancora parte! Marco

Anonimo ha detto...

voglio ascoltare chi ha detto di non fasciarsi la testa prima del tempo... Martini resta un uomo di rara intelligenza. Il problema caso mai sono i "martiniani", una certa "intellighentia diocesana ambrosiana" o il corsera... Quelli sono i "filtri" che provvederanno alla polemica (eventuale) o che taceranno la cattolicità delle riflessioni del cardinal emerito.

Lorenzo ha detto...

Per favore, soffro a vedere i fratelli cattolici ridotti così.

È vero, certamente il cardinale Martini ha detto molte cose perlomeno discutibili e/o che sarebbe stato meglio tacere, ma non riesco a pensare che sia giusto allora farne un "nemico" da additare sempre e comunque. Alla fine non rientra anche questo in "Le polemiche nascono dove la fede degenera in intellettualismo e l’umiltà viene sostituita dall’arroganza di essere migliori dell’altro" e "se vi mordete e divorate a vicenda, guardate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!"?

Mi fa male leggere più e più volte certe cose, sia da una parte che dall'altra...

DANTE PASTORELLI ha detto...

Il card. Martini porta divisione nella Chiesa e si erge continuamente, specie in campo morale, contro il Papa. Dunque il biasimo che gli vien riservato è già troppo poca cosa.
Purtroppo viviamo in tempi di debolezza dell'Autorità. Per molto meno la porpora fu tolta al famoso ed eccelso teologo Billot. Ma il Papa era allora Pio XI.
Se non ci pensa il Papa a farlo tacere una volta per tutte, potrebbe sempre pensarci Nostro Signore, nei modi da Lui ritenuti più opportuni.
Noi ripetiamo con le Litanie dei Santi: affinché Ti degni di umiliare i nemici della Chiesa, ti preghiamo, Signore.

Lorenzo ha detto...

Cioè, Dante, traduco quello che capisco dal tuo commento: no, cosa dici Lorenzo, anzi non lo trattiamo nemmeno abbastanza come un nemico.
La domanda che mi pongo è: può essere questo il nostro spirito?
E qui mi pare che siamo anche oltre le citazioni che ho provato ad introdurre nel mio commento precedente...

Riguardo a cosa dici poi, appunto, non è che se davvero il cardinale (che poi non mi pare il caso di esagerare, non è un black-block...) va troppo oltre la Chiesa stessa ha modo di occuparsene, visto che qualche mezzo e anche volontà nonostante tutto lo ha?

DANTE PASTORELLI ha detto...

Il mio o altrui biasimo soprattutto per le posizioni morali contrarie a quelle eterne della Chiesa son poca cosa. Per molto meno in anni non troppo lontani si veniva cacciati dalla Chiesa. Ora si permette ad un cardinale di ergersi in continuazione contro il Papa in materia dottrinale. E' sopportabile? Per me no. Il Papa non prende provvedimenti, quando ne ha il diritto, il dovere e la potestà? Ne risponderà lui, non io.

La carità vera, non quella pelosa, impone di smascherre i nemici della Chiesa comunque camuffati.
Porta o no Martini divisione nella Chiesa? Esiste o no una "scuola" martiniana? Esiste o no un seguito che impesta la Chiesa?
Se sì si agisca di conseguenza per la salvezza delle anime, soprattutto per quelle meno formate che possono cader nella rete degl'inganni; se no, diciamo che il card.Truillo, l'arcivescovo Sgreccia, ad es., quando han pubblicamente demolito le posizioni di Martini, chiedendogli d'occuparsi di Bibbia e non di teologia, pur nello stile curialesco del caso, erano in errore. Portami le prove di questi errori.

Anonimo ha detto...

Rimango addolarato dai commenti che leggo su un blog titolato al Papa. Non è il tipo di Chiesa al quale mi sento di appartenere laddove si auspica addirittura la morte di un cardinale. E'questo lo spirito evangelico? Purtoppo quando si riduce il cristianesimo ad un'etica dai principi astratti, si arriva alla guerra, alla violenza, all'esatto contrario dell'esempio che ha dato il Cristo salendo silente al Calvario. Giuliano