domenica 21 dicembre 2008

Il Papa: la scienza deve dialogare con le verità di fede (Izzo)


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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

PAPA: LA SCIENZA DEVE DIALOGARE CON VERITA' FEDE

di Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 20 dic.

E' possibile ''comprendere, spiegare e difendere le verita' della fede alla luce della ragione umana'' solo ricercando la ''consonanza di tutte le verita', naturali e soprannaturali, che promanano da un'unica e medesima Fonte''.
Lo sottolinea il Papa in una lettera per il settimo centenario della morte del grande filosofo e teologo francescano Giovanni Duns Scoto il quale, oltre mezzo millennio prima che la Chiesa proclamasse questo dogma, sostenne l'Immacolata Concezione di Maria contro il parere di Tommaso d'Aquino e dei domenicani affermando: ''se non contrasta con l'autorita' della Chiesa o con l'autorita; della Scrittura, sembra probabile doversi attribuire a Maria cio' che e' piu' eccellente''. Un atteggiamento che testimoniava la liberta' della sua ricerca teologica ma anche la ferma volonta' di obbedire al Magistero.
Infatti, ricorda Benedetto XVI, ''dopo aver provato con vari argomenti, tratti dalla ragione teologica, il fatto stesso della preservazione della Beata Vergine Maria dal peccato originale, Duns Scoto era assolutamente pronto anche a rigettare questa persuasione, qualora fosse risultato che essa non fosse in sintonia con l'autorita' della Chiesa''.
Piu' in generale, Duns Scoto per Papa Ratzinger ha saputo coniugare ''la pieta' con la ricerca scientifica'' e cosi' ''con il suo raffinato ingegno'' e' penetrato ''nei segreti della verita' naturale e rivelata e ne ha ricavato una dottrina tale da essere chiamato 'Dottore Sottile', divenendo maestro e guida della Scuola Francescana, luce ed esempio a tutto il popolo cristiano''.
''Fedele discepolo di san Francesco d'Assisi, il beato Giovanni contemplo' e predico' assiduamente l'incarnazione e la passione salvifica del Figlio di Dio'', ricorda ancora Benedetto XVI che da parte sua si sente particolarmente vicino a Scoto: ''avendo noi all'inizio del nostro ministero innanzitutto predicato la carita' che e' lo stesso Dio vediamo con gioia che ad essa la dottrina singolare di questo Beato riserva un luogo particolare'', scrive infatti nel messaggio in latino indirizzato al card. Joachin Meisner che presiedera' a Colonia le celebrazioni per il 7 centenario, iniziative ''ben meritate'' perche', conclude il Papa, rendono onore a ''un uomo cosi' esimio, che si e' reso tanto benemerito nel contribuire al progresso della dottrina della Chiesa e della scienza umana''.

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