mercoledì 25 marzo 2009

Il cardinale senegalese Théodore-Adrien Sarr: l’educazione è lo strumento più efficace per combattere l’Aids in Africa (Radio Vaticana)


Vedi anche:

Nuovo attacco concentrico al Papa da Repubblica, La Stampa e Corriere. E l'Africa è già dimenticata...

Spinelli bocciata in latino Prosperi attacca la Chiesa, sbaglia e non chiede scusa (Socci)

I vescovi tedeschi rispondono piccati a mons. Fellay (Messainlatino)

La cattiva coscienza dell'Occidente si scaglia contro Papa Ratzinger (Famiglia Cristiana)

Secondo Italia Oggi e La Stampa il Vaticano non gradirebbe la nomina di Garimberti. Perchè? Può andare peggio di così il trattamento che la Rai riserva al Papa?

Il Nunzio in Angola commenta la visita di Benedetto XVI: “Un bilancio al di là delle più rosee aspettative” (Fides)

Mons. Guido Marini: Le cerimonie africane con elementi tipici e universali (Osservatore Romano)

IL PAPA INCONTRA I GIORNALISTI IN AEREO: VIDEO THE VATICAN (Ottima iniziativa!)

Non esiste amore più grande di questo: sacrificare la propria immagine per l’Africa (Tempi)

Angelo Bertani: Eppure... voglio bene al Papa

Anche sulle parole pronunciate ieri dal cardinale Angelo Bagnasco si è verificato l'ennesimo esercizio di manipolazione (Osservatore Romano)

Pretendo il mea culpa da chi diceva che Benedetto XVI non è amico degli ebrei (Giorgio Israel)

Il Papa a Luanda: «Sono qui per portare un messaggio di perdono e speranza» (Muolo)

INCONTRO DEL SANTO PADRE CON I GIORNALISTI SULL'AEREO DI RITORNO DAL VIAGGIO IN AFRICA

Singolare parabola dei "maestri" di pensiero laico: I critici sul preservativo di colpo zitti sui problemi dell'Africa (Cardia)

Il ministro degli esteri francese conferma le critiche al Papa. Ma che cosa fa CONCRETAMENTE la Francia per l'Africa salvo predicare il preservativo?

I Lefebvriani accolgono la richiesta della Santa Sede e spostano le ordinazioni suddiaconali ad Ecône: comunicato di Mons. Fellay (traduzione)

Il dolore per le due ragazze morte poco prima dell'incontro del Papa (Osservatore Romano)

E' il momento dei ringraziamenti (a Telepace ed ai siti di Avvenire, Radio Vaticana e Zenit). Inclassificabile ed inqualificabile il sito del Vaticano

A proposito dei media, del Papa e dei vescovi...

Casini: "Vedo una manina occulta rappresentata dalla massoneria dietro queste ripetute critiche rivolte al Papa". Finalmente qualcuno parla chiaro!

Il Papa non sta al gioco dello spariglio, che assolve alla fine sempre tutti. Per questo il suo viaggio è stato un successo (Bobbio)

Dove porta la sincerità del Papa: articolo "sibillino" di Arrigo Levi

Andrea Tornielli: Il Papa in Africa, un bilancio di due viaggi (quello reale e quello virtuale)

John L. Allen: Il viaggio reale in Africa, oltre le cronache dei media (Sussidiario)

Solo l’Africa vuole ascoltare Benedetto XVI? (Accattoli)

Sacro romano disordine. Un’istantanea della curia vaticana (Magister)

Intorno al Concilio Vaticano partita decisiva per la Chiesa. Stefano Alberto commenta la lettera del Papa ai vescovi

L'impegno di Papa Ratzinger: difendere la fede, innanzitutto. Vittorio Messori commenta la lettera del Santo Padre ai vescovi

L'opposizione romana al Papa secondo l'abbé Barthe. Seconda parte (Messainlatino)

Lucia Annunziata: Papa Benedetto sta mostrando un coraggio pubblico nel mettersi in gioco che è raro vedere nei leader politici

IL PAPA IN CAMERUN ED ANGOLA: I VIDEO, I PODCAST E LE FOTO

VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE IN CAMERUN E ANGOLA (17-23 MARZO 2009): LO SPECIALE DEL BLOG (raccolta di notizie, commenti, articoli ed interviste)

DISCORSI ED OMELIE DEL SANTO PADRE IN CAMERUN ED ANGOLA

IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA DEL SANTO PADRE AI VESCOVI CATTOLICI SULLA REMISSIONE DELLA SCOMUNICA AI QUATTRO VESCOVI "LEFEBVRIANI"

Il cardinale senegalese Théodore-Adrien Sarr: l’educazione è lo strumento più efficace per combattere l’Aids in Africa

Uno dei momenti più toccanti del viaggio di Benedetto XVI in Africa è stato senza dubbio la visita al Centro Cardinal Léger. Qui, ha detto il Papa, si vede che “l’uomo aiutando chi soffre diventa più uomo”. Un messaggio forte che il Pontefice ha lasciato alla Chiesa e alla società africana, che non hanno prestato attenzione ad alcune polemiche alimentate dai media occidentali su aborto e Aids. Al riguardo vi proponiamo la riflessione del cardinale arcivescovo di Dakar Théodore-Adrien Sarr, intervistato dalla nostra collega della redazione francese Hélène Destombes:

R. – Je suis parmi ceux qui pensent que vraiment, c’est dommage que au lieu de …

Io sono tra quelli che pensano che sia un peccato che, invece di riflettere su come il Papa è stato accolto e su tutto quello che ha vissuto con le popolazioni del Camerun e dell’Angola, alcuni media abbiano messo l’accento quasi esclusivamente sulla questione del profilattico e dell’aborto.
A questo proposito penso veramente che gli occidentali debbano lasciare che gli africani valutino a modo loro: gli africani vivono a modo loro, pensano a modo loro. Tutto questo è un peccato! In questo viaggio ci sono state cose belle che è necessario trasmettere e invece alcuni non hanno trovato niente di meglio da fare che alimentare polemiche. Polemiche, peraltro, che sono state gonfiate, sovradimensionate rispetto al resto del contenuto di questo viaggio.

D. – Qual è il messaggio che desidera trasmettere a questi media che hanno messo l’accento solo su questi aspetti?

R. - Il faut que de plus en plus l'Occident, les occidentaux ne croient pas qu'il n'y a qu'eux ...

Diventa sempre più necessario che l’Occidente e gli occidentali smettano di pensare che soltanto loro siano depositari della verità, che soltanto quello che loro concepiscono come modo di vedere e di fare, sia valido. A me è capitato di raccontare ad un media occidentale che noi in Senegal abbiamo veramente esaminato il contesto culturale nel quale ci troviamo: cristiani e musulmani. Dal 1995, su richiesta dell’allora presidente Abdou Diouf, le due comunità religiose – cristiana e musulmana – si sono impegnate nella lotta contro l’Aids. Abbiamo detto che avremmo potuto predicare, esortare in favore dell’astinenza e della fedeltà e l’abbiamo fatto, sia i cristiani che i musulmani. E se oggi il tasso di contagio dell’Aids rimane basso in Senegal, penso che sia grazie alle comunità religiose che hanno insistito sulla morale e sui comportamenti morali. Siccome non credo che il profilattico possa debellare l’Aids, penso che rimanga veramente valido il nostro appello all’astinenza e alla fedeltà e quindi ai valori morali e all’osservanza dei costumi sessuali. Anche se, forse, in alcuni Paesi dell’Africa possono esserci delle difficoltà perché ci sono usanze diverse, in ogni caso è necessario sapere che l’Africa è variegata e che ci sono delle società africane che conoscono molto bene il concetto dell’astinenza, della fedeltà e che lo coltivano. E’ necessario aiutarle a continuare a coltivarlo. Per quanto riguarda il mio Paese, temo che se si iniziassero a distribuire dosi massicce di profilattici ai nostri giovani questo non li aiuterebbe e sarebbe più difficile controllarsi e rimanere fedeli fino al matrimonio. Ecco, ci sono anche questi aspetti negativi ai quali bisogna fare attenzione ma per quanto riguarda i giovani non capisco perché sia necessario incoraggiarli ad usare il profilattico in un contesto culturale come il mio, in Senegal. Penso che aiutare la gente attraverso l’educazione, ad imparare lo sforzo di controllarsi, rimanga un contributo valido per la prevenzione dell’Aids.


D. – Cosa ha rappresentato per lei questa visita di Benedetto XVI, questa sua prima visita nel continente africano, e quale ricordo conserverà in modo speciale?

R. – Ce que je retiendrais c’est donc que le Pape, s’il a soulevé ces deux problèmes …
Quello che rimarrà nella mia mente è che se il Papa ha sollevato questi due problemi dell’aborto e dei profilattici, forse è stato per ricordare sia a noi africani e in special modo a noi vescovi d’Africa che pensare con la nostra testa e per noi stessi è meglio; vivere il Vangelo ed i valori del Vangelo per promuoverli da noi stessi, quei valori che ci sembrano sempre nostri. In ogni caso, io mi sono impegnato a lavorare perché noi possiamo esprimerci e dimostrare che abbiamo modi di vedere e di agire che sono validi, anche se sono diversi da quelli che alcuni propongono.

(Traduzione di Gloria Fontana)

Radio Vaticana

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottimo commento.
Per vedere cone gli Africani hanno capito bene il Papa e che sono stufi di vedere questa sperci di neocolonialismo europeo che vuole insegnare a loro come e cosa pensare è interessante consultare il sito www.croire.com e il forum dove si leggono le risposte intellitigenti che vengono dall'Africa.
Cara Raffaela,comlimenti per il buon lavoro.
Edoardo

Raffaella ha detto...

Grazie Edoardo :-)