mercoledì 3 giugno 2009

Perché la Cei non vuole salire sulla barca del card. Martini e di don Verzé. Preoccupazione per l'annunciata rubrica mensile sul Corriere (Il Foglio)


Vedi anche:

Il Papa e l'esempio di Rabano Mauro (Sir)

Il Papa: “La fede non è solo pensiero, ci tocca in tutto il nostro essere” (Sir)

Il Papa: riservare tempo della nostra vita a Dio"

Il Papa maltrattato dai giornali è ormai un best seller mondiale (Mastroianni)

Benedetto XVI, quel grande comunicatore...il professor Ratzinger torna a scuola. Con i bambini (Magister)

Zapatero punta sull'aborto e perde di vista le priorità (Soave)

Diverse migliaia di fedeli "lefebvriani" concludono il loro tradizionale pellegrinaggio di Pentecoste da Chartres a Parigi (Le Monde)

Mons. Jean-Louis Bruguès: Formazione al sacerdozio tra secolarismo e modelli ecclesiali (Osservatore Romano)

«Il prete non è uno psicologo»: arriva il manuale dei nuovi confessori (Morigi)

Il motu proprio "Summorum Pontificum" e la sua applicazione nella diocesi ambrosiana: il commento di Messainlatino

Il vescovo di Savona dice sì, torna la Messa tridentina. L'iniziativa è stata presa di un gruppo di giovanissimi (Romanato)

Presto un vademecum per "rilanciare" le confessioni

Monsignor Georg Gänswein celebra in Vaticano i venticinque anni di messa (Osservatore Romano)

Temi e attese dell'Anno sacerdotale spiegati dal segretario della Congregazione per il Clero, mons. Mauro Piacenza (Radio Vaticana)

Il Papa nomina l’arcivescovo Baldelli nuovo penitenziere maggiore. Succede al cardinale Stafford

Un’elezione finita in farsa (Gianfranco Amato)

Il Papa: no all’«inquinamento» che corrompe il nostro spirito (Mazza)

Le aperture di Ratzinger, Papa «per forza» (bellissimo commento di Luigi Accattoli)

Benedetto XVI ai bambini: “pregare può cambiare il mondo” (Zenit)

Il Papa e la difesa della dignità dell'uomo e della donna (Accattoli)

Intervista al card. Bagnasco: Modelli credibili per riscoprire valori solidi (Osservatore Romano)

Dio e il mondo. Essere cristiani nel nuovo millennio: le prefazioni al libro-intervista del card. Joseph Ratzinger e di Peter Seewald

Movimenti musicali. Il coro di Colonia scalza quello della Cappella Sistina (Magister)

Benedetto XVI ai bambini: "A dire la verità, non avrei mai pensato di diventare Papa perchè sono stato un ragazzo abbastanza ingenuo..." (Trascrizione dello splendido dialogo del Papa con i bambini dell’Opera per l’Infanzia Missionaria)

Avvenire riporta questa notizia: La Fraternità San Pio X riprende in Germania le ordinazioni sacerdotali

Messa tridentina? In Puglia i vescovi vietano l'applicazione del motu proprio "Summorum Pontificum" (Fides et Forma)

Mons. Perl: «Il motu proprio "Summorum Pontificum" vale per gli altri riti latini, incluso il rito ambrosiano» (Tornielli). Fine dei giochetti!

PERCHE' LA CEI NON VUOLE SALIRE SULLA BARCA DEI CARDINAL MARTINI E DI DON VERZE'

Da "IL FOGLIO" di mercoledì 3 giugno 2009

Roma. In un passaggio dell`intervista pubblicata due giorni fa sull`Osservatore Romano, il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco, ha parlato lungamente di famiglia e di centralità della pastorale del matrimonio.
Nelle sue parole è naturale leggere un`implicita risposta alla richiesta di apertura, perché anche ai divorziati cattolici risposati siano concessi i sacramenti, avanzata dal cardinale Carlo Maria Martini e da don Luigi Verzé nel loro recente libro-dialogo intitolato "Siamo tutti nella stessa barca".
"Ritengo che la chiesa debba trovare soluzioni per queste persone" -afferma Martini nella conversazione con il fondatore dei San Raffaele - persone "che soffrono perché si sentono emarginate".
Sollecitato dal giornalista dell`Osservatore il cardinale Bagnasco puntualizza che "il Vangelo della vita, della famiglia, del matrimonio sono questioni da sempre al centro dell`evangelizzazione. Certamente in questi ultimi anni, a seguito di quella diffusa fragilità che si individua in molte situazioni in cui purtroppo il matrimonio e la famiglia entrano in crisi, si richiede un investimento ancora piî, capillare.
Quindi l`attenzione della chiesa, che da sempre è rivolta all`istituzione familiare, ri- tenuta cellula fondante della società e rispondente al disegno divino e al sacramento che Cristo ha istituito, deve essere ancora maggiore nelle nostre comunità cristiane".
Non è affatto detto, tuttavia, che maggiore attenzione per la famiglia e il matrimonio significhi per Bagnasco concordare con Martini e Verzé.
Al contrario, c`è chi in casa Cei ha accolto con preoccupazione l`annuncio della pagina sul Corriere nella quale Martini dialogherà mensilmente con i lettori.
Il timore è che quella pagina possa diventare, di fatto, uno spazio di controcanto perenne a tutto quello che farà la chiesa italiana, quasi uno strumento di controcatechesi, improntato ad aperture che rischiano di diventare smentite delle posizioni ufficiali della chiesa, soprattutto per quello che riguarda la morale familiare.
Nella sua intervista all`Osservatore, Bagnasco ha sottolineato che nella chiesa "da sempre c`è attenzione verso la pastorale del matrimonio", e il presidente del- la dei sembra intenzionato a mostrare presto, nei fatti, che cosa significhi rafforzare quell`attenzione.
In termini di presenza, radicamento, cura educativa "nelle comunità cristiane", contro una cultura "fortemente segnata dall`individualismo e dal relativismo", e da "un disagio che nasce dal vivere in una società e in una cultura molto liquida, friabile, dove non c`è nulla di solido su cui poggiare e costruire l`edificio umano".
Non su un cambio di rotta, quindi, ma piuttosto su un raddrizzamento del timone sembra volersi muovere la presidenza della Conferenza episcopale italiana, che dovrebbe annunciare tra breve la nomina di un nuovo responsabile della pastorale delle famiglie, al posto dell`attuale direttore, monsignor Sergio Niccoli.
E anche il presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, cardinale Ennio Antonelli, nel suo incontro con i rappresentanti dell`associazione "Famiglie separate cristiane", avvenuto domenica scorsa, ha annunciato un progetto "per promuovere ricerche sociologiche in vari paesi, allo scopo di quantificare costi e sofferenze personali e collettivi - delle separazioni e dei divorzi". L`iniziativa deve supportare la richiesta di sostegno alla famiglia, vale a dire quella che oggi "è la principale preoccupazione della chiesa".

© Copyright Il Foglio, 3 giugno 2009 consultabile online anche qui.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Dunque, la pagina dell'emerito è mensile. Deo gratias, pensavo fosse settimanale! :-)))
Alessia

Raffaella ha detto...

ihhihihihihihihih
Abbiamo pensato la stessa cosa :-))
R.

Anonimo ha detto...

La CEI non deve perder tempo a preoccuparsi. Deve pensare alle opporture contromisure se il porporato dovesse esagerare. E poi, extrema ratio, esiste sempre il metodo Billot.
Alessia

SERAPHICUS ha detto...

Sono anni che aspetto un altro caso Billot. Sono anni che aspetto che certi entrano in udienza cardinali ed escono vescovi... Ho tanti nomi in testa.... ;) Così tanti che dopo ci vorrebbe un concistoro moooolto consistente.

Non temerei le saggezze diffuse con scadenza mensile di S.E. Martini. Non convince più nessuno. Questi mantra che certi personaggi continuano a recitare, annoiano soltanto.

Spero piuttosto che sia la CEI che altri pensino veramente a come "contrastare" questa presenza (sgradita) con molta qualità e in luoghi di alta visibilità. Confido nella saggezza di S.E. Bagnasco di S.E. Ruini.

euge ha detto...

E' vero che certe uscite teatrali di certi personaggi o eminenze grigie ormai non hanno più presa sulla gente...... ma, non ne sarei tanto sicura. Come più volte abbiamo detto, verso Martini c'è una sorta di timore reverenziale che non esiste neanche3 nei confronti del Papa che tutti, anche nella chiesa, si permettono di contrastare ed ostacolare senza il minimo problema e purtroppo, tra questi non si possono escludere, vescovi appartenenti alla CEI. Secondo me, bisogna sempre tenere la guardia bene alzata; in fin dei conti, Il Corriere è un giornale che sappiamo non ama Benedetto XVI come altri e questa è una occasione ghiotta per attaccare il Pontefice sul suo Magistero in particolare. Mi auguro, che ci sarà chi sarà in grado di fronteggiare martini senza farsi prendere dalla paura di offesa maestà.
Poi, credo che un piccolo ma, efficace contributo, dovrebbero darlòo anche i fedeli è ora che chi si fregia dell'appellativo Cristiano tiri fuori gli attributi anche per difenderlo dalle false dottrine che minacciano l'unità della Chiesa.

Anonimo ha detto...

Per Martini, ci vuole un altro Martinie teologi di una certa finezza non ne mancano penso ad esempio a Mons. Russotto, vescovo di Caltanissetta, già assistente dallea FUCI, oppure a Mons Bruno Forte. arcivescovo di Chieti-Vasto, o anche il neo vescovo Antonio Staglianò, vescovo di Noto, vicinissimo alla linea Ruini. Insomma dipende quale linea vuol mostrare la CEI.
Vicina al papa? O voce lontana dal papa?
Attualmente mi pare che a farla da padrona è l'ipocrosia.