sabato 11 luglio 2009

Enciclica, Prof. Slama: «Se tutti i filosofi fossero come il Papa nel mondo ci sarebbe certamente più pace!» (Accardo)


Vedi anche:

L'analisi dell'incontro tra il Papa e Obama: Divergenze non celate, ma «meglio del previsto» (Cardinale)

Incontro Papa-Obama: La sorpresa di un impegno a ritoccare il proprio programma (Lavazza)

Il Papa sindacale. Così Benedetto XVI riconcilia il cattolicesimo con la modernità del mondo del lavoro e non solo (Festa)

Giovanni Maria Vian: «Tra Papa e Usa feeling speciale» (Vecchi)

Obama al Papa: “Meno aborti” (Galeazzi)

Incontro Papa-Obama: "La tenacia sui temi etici" (Accattoli)

Incontro Obama-Papa: secondo Zucconi ci sono contrasti dietro ad i sorrisi, la Dignitas personae è un'enciclica e il Papa si serve di Alpini

Incontro Papa-Obama: la vignetta di Giannelli :-)

David Gibson: «L'incontro sarà un successo l'agenda sociale li avvicina» (Cometto)

Michael Novak sulla Caritas in veritate: "Ma io preferivo la Centesimus Annus" (Liberal)

Obama studia l’enciclica in volo sull’Air Force One (Tornielli)

Obama promette al Papa: «Ridurrò gli aborti» (Foa)

Il presidente americano ha promesso a Benedetto XVI il suo impegno per limitare gli aborti negli Usa

Premessa alla lettura dei giornali: l'istruzione donata dal Papa al presidente Obama si intitola "Dignitas personae" non "Dignitas humanae"

Caritas in veritate. La dottrina sociale della Chiesa contro la tecnocrazia (Massimo Introvigne)

Obama dal Papa: «Divergenze sanabili. Dal presidente impegno a ridurre gli aborti». La lettera di Ted Kennedy

Aborto, Santa Sede: "caso" Recife strumentalizzato e manipolato (Izzo)

Il Papa ed Obama: dalle divergenze possono arrivare cammini comuni (Izzo)

Caritas in veritate, “Benedetto XVI dà voce ai giovani” (Grana)

Chiarificazione della Congregazione per la Dottrina della Fede sull'aborto procurato (Osservatore Romano)

Incontro Papa-Obama, Padre Lombardi: I colloqui tra il papa e il presidente Usa sono stati veramente cordiali e in un clima di grande serenità

UDIENZA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI AL PRESIDENTE USA: COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE

Incontro del Papa con il Presidente Obama: le curiosità

INCONTRO DEL PAPA CON IL PRESIDENTE OBAMA: VIDEO E FOTO

Obama dal Papa: G8 molto produttivo e concreto (Il Velino)

Il Presidente Obama in Vaticano: la cronaca della visita

Card. Comastri: “Obama garantirà più giustizia sociale” (Galeazzi)

Il Papa, "convitato di pietra" al G8. Editoriale di Pino Agnetti

Il primo ministro canadese mette un'ostia in tasca ma per il vescovo il caso è chiuso (Fides et Forma)

I Cattolici canadesi contro il premier protestante: avrebbe profanato un'ostia. Il vescovo, incredibilmente, minimizza!

Caritas in veritate: Che il mercato sia benedetto (Ruffolo)

UDIENZA DEL SANTO PADRE AL PRESIDENTE USA, BARACK OBAMA: SPECIALE E RASSEGNA STAMPA

MOTU PROPRIO "ECCLESIAE UNITATEM" A PROPOSITO DELLA COMMISSIONE ECCLESIA DEI: LO SPECIALE DEL BLOG

ENCICLICA "CARITAS IN VERITATE": LO SPECIALE DEL BLOG

ALAIN GERARD SLAMA

«Ciò che serve è un’autorità morale»

di Nicola Accardo

PARIGI.
Un’istanza morale ed etica, nel solco della continuità con Giovanni Paolo II, ma non un’entità istituzionale realizzabile, piuttosto una bella utopia.
Così Alain Gerard Slama, che di governance mondiale si è occupato spesso nei suoi libri (in Italia pubblicati da Spirali), riassume e giudica la proposta di Benedetto XVI.

L’editorialista di Le Figaro, professore di scienze politiche presso l’Institut d’etudes politiques di Parigi, ammira «l’esercizio filosofico del Papa» nella Caritas in Veritate: «Se tutti i filosofi fossero così nel mondo ci sarebbe certamente più pace!».

Professor Slama, che cosa intende il Papa quando parla di nuova autorità mondiale?

Io non credo che voglia proporre la creazione di una nuova entità istituzionale o amministrativa che governi il mondo. Penso che la sua sia un’istanza etica e morale, egli pone con forza la condizione di sopravvivenza dell’umanità, come hanno fatto diversi filosofi in passato e anche uomini politici in Francia, come Jacques Chirac.

Il Papa non accenna a una nuova entità che sappia decidere, più dell’Onu e delle altre organizzazioni internazionali?

Quella è un’utopia. Una bella utopia.
Solo che il Papa non è un’utopista, ma un grande filosofo che lancia un appello spirituale. Chiede un’evoluzione di mentalità e di coscienza, in un periodo in cui le minacce sui popoli si moltiplicano. Non vuole una nazione planetaria, ma piuttosto lo stabilirsi di regole universali basate sul contratto sociale. È la concezione cattolica del capitalismo cristallizzata da Micheal Novak: il capitalismo può funzionare se rispetta le regole universali che i popoli devono ancora trovare.

L’appello del Papa resta quindi sul solo piano religioso?

E su quello teologico e filosofico, in continuità con la Centesimus Annus di Giovanni Paolo II. Benedetto XVI dimostra di non essere un Papa conservatore, come è stato definito quando è scoppiata la polemica sui lefebvriani.
Porta avanti il suo compito con un esercizio filosofico potente, veicolando un bene etico che ammiro molto. In questa enciclica va contro il realismo che giustifica che i più deboli restino ai margini, pone nuovi criteri per la società dei popoli: il dono e la carità.
È un messaggio molto forte.

Se dall’utopia passiamo alla pratica, qual è, al giorno d’oggi, l’organizzazione internazionale in grado di incarnare questi valori?

Può esser l’Onu, come il G20. Certamente non il G8, perché là sono rappresentate le grandi potenze, gli interessi materiali.
Si tratta di occuparsi di chi resta ai margini: l’Onu non ha mai adempiuto a questa funzione, non dico che è in grado di farlo ma piuttosto che può diventare l’istituzione internazionale di cui i popoli hanno bisogno.

Onu, G8, G20, G14, organizzazioni continentali.
Non sono un po’ troppi e confusi i centri di discussione internazionale?


Certo che c’è bisogno di un cambiamento, di maggiore coerenza. Basta vedere la debolezza dell’Unione Europea per accorgersene. Si prenda il G20, è diventato fondamentale per la regolazione economica
e finanziaria, rappresenta potenze industriali e Paesi emergenti.
Però poi per il commercio ci si affida ad altre istanze, idem per il cambiamento climatico.
Bisogna trovare un limite, far convergere le competenze verso un numero minore di entità internazionali.

© Copyright Liberal, 10 luglio 2009 consultabile online anche qui.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Raffaella,ti segnalo su Libero l'articolo di Renato Farina riguardo l'incontro di ieri tra il Papa ed Obama.

Antonio