venerdì 31 luglio 2009

Lettera aperta di Padre Giovanni Scalese a Mons. Fellay

Clicca qui per leggere il testo della lettera segnalaci da Alessia.

4 commenti:

massimo ha detto...

ciao,ringrazio alessia.
e se alessia è la stessa che ieri ha lasciato un post sul blog di rodari con lettera di socci la ringrazio 10 volte di più,sò io perchè.
qualcuno se l'è presa,ma hai fatto benissimo se mi leggi cara alessia torna su quel blog....ciao
massimo

Lapis ha detto...

grazie ad Alessia: mi sembra una lettera notevole, molto costruttiva, che fa bene a tutti noi leggere attentamente, dettata da un animo che non nasconde le differenze e, soprattutto, che di queste non fa un punto di frizione, ma di unità nella molteplicità all'interno della Chiesa. Per arrivare al "traguardo" non deve mancare molta umiltà, in dosi massicce e sempre crescenti, da parte di tutti; è necessario quell'"esodo da noi stessi" già invocato da Papa Benedetto per diventare sempre più cooperatores veritatis, non a caso il motto del nostro Santo Padre.
Preghiamo per questa realizzazione.

Anonimo ha detto...

Ebbene sì, Massimo. Sono proprio la stessa Alessia. Ciao :-)))
Alessia

Anonimo ha detto...

Non ho seguito la Fraternita' per pigrizia, o forse per ignoranza. Magari, non l'ho seguita semplicemente perche' da bambino, quando fu rivoluzionata la liturgia e fu lanciata una nuova interpretazione della nostra Dottrina, ero troppo piccolo per capire e per scegliere. E piu' tardi ero troppo timoroso per percorrere strade di rottura. Ma ho sempre creduto nella bonta' della Fraternita'. Ora sembrerebbe che tutto si stia ricomponendo, ma nulla sara' piu' come prima. Abbiamo l'aborto, infatti, e il divorzio. La famiglia e' malata e pare non esserci piu' freno all'errore, anche quello della natura invertita, favorito anche dal relativismo di cui si sono fatti portatori tanti preti post-conciliari. Prego che questa occasione non vada persa, quindi. A 56 anni non riesco piu' a tornare indietro, e soprattutto non riusciro' mai a farmi seguire dalla mia famiglia. Devo restare con loro. Dio voglia che la Fratellanza venga con noi.
Marco il tarsognino