mercoledì 29 luglio 2009

Bertone e l'enciclica, elogio del film «Wall Street» (Bobbio)


Vedi anche:

Arrivederci Les Combes (Galeazzi)

Card. Cañizares: Il futuro dell'umanità è nella liturgia (Messainlatino)

“Caritas in veritate” nell’attuale dibattito filosofico-sociale. Intervista al filosofo Rodrigo Guerra López (Zenit)

Rapporto Occidente-Oriente: l'enciclica del Papa e la mano tesa di Obama ripensano il mondo a partire da un’etica nuova (Cardini)

Caritas in Veritate: "La gratuità genera la giustizia" (Il Giornale di Vicenza)

Angelus del Papa "sui nonni": il commento di Benedetto Ippolito (Il Riformista)

ULTIME ORE DI VACANZA A LES COMBES PER IL PAPA: SERVIZIO DI STEFANO MARIA PACI

Il racconto di padre Lombardi: «Il Papa dopo la frattura non ha chiesto aiuto» (Vecchi)

Una decisione approvata all'unanimità dal Comune di Indrod: il Papa cittadino onorario (Galeazzi e Pellissier)

Benedetto XVI, don Sturzo e la libertà: le scelte dell'ultima enciclica (Fontana)

Caritas in veritate, il saluto del Presidente del Senato Schifani: Occorre affermare una politica dei sì (Osservatore Romano)

Enciclica, Bertone al Senato: Superate obsolete dicotomie (Velino)

Domani il Papa rientra a Roma, sabato vedrà i campioni di nuoto (Conte)

Verso la conclusione le vacanze del Papa a Les Combes. Tutto pronto alle Ville Pontificie per accogliere Benedetto XVI (Osservatore Romano)

Benedetto XVI si prepara a congedarsi da Les Combes (Zenit)

Caritas in veritate, il testo della presentazione del card. Bertone al Senato della Repubblica Italiana

A colloquio con il sindaco di Introd: Cittadinanza onoraria per Benedetto XVI (Osservatore Romano)

Caritas in veritate, card. Bertone: sì al mercato, ma l'uomo è più importante (Izzo)

Il Papa: i nonni testimoni dei valori fondamentali (Mazza)

Caritas in veritate, card. Bertone: la crisi era prevedibile ed evitabile (Izzo)

Dialogo sulle nomine dei vescovi cinesi. È disgelo col Vaticano (Galeazzi)

Angelus: per la sicurezza tecnologia Nato utilizzata per il G8. Arrivati più fedeli del previsto (Sergi)

Ralph McInerny spiega le ragioni della crisi post-conciliare. Torniamo all’obbedienza al Magistero, sarà un progresso (leggere e meditare!)

Ciò che affascina, in Papa Benedetto, è l’ardita semplicità del compito che sempre più mostra di avere assegnato a se stesso: evangelizzare (Scelzo)

La nonna tirolese del Santo Padre nel racconto di Mons. Georg Ratzinger (Izzo)

LE VACANZE DEL PAPA IN VALLE D'AOSTA (13-29 LUGLIO 2009)

Su segnalazione di Elisabetta leggiamo:

Bertone e l'enciclica, elogio del film «Wall Street»

Alberto Bobbio

Roma

L'ultima enciclica del Papa non è una proposta di «carattere ideologico» e non è affatto riservata solo a chi «condivide la fede» cattolica. Il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, ha presentato così la «Caritas in veritate» nella Sala Capitolare alla Biblioteca del Senato, invitato dal presidente di Palazzo Madama Renato Schifani.
All'appuntamento hanno partecipato parlamentari della maggioranza e dell'opposizione, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e anche il leader della Cgil Guglielmo Epifani, che è stato successivamente intervistato dalla Radio vaticana.
Bertone, dopo il saluto di Schifani, ha chiesto al Parlamento di trovare «ispirazione» per la sua azione nelle parole dell'enciclica. Ha messo al centro del suo ragionamento quattro questioni: la famiglia, la cooperativa, le imprese sociali e le associazioni, spiegando che va superata «l'ormai obsoleta dicotomia tra la sfera dell'economico e la sfera del sociale».
Oggi occorrono, invece, «reciprocità» e «un immenso bisogno di cooperazione». È questo il principale messaggio di Benedetto XVI: «È possibile fare impresa anche quando si perseguono fini di utilità sociale». Il cardinale ha insistito sulle critiche a quelle teorie che pongono solo l'efficienza a fondamento del bene comune e della felicità dell'uomo, invitando a superare la concezione in base alla quale «i valori della dottrina sociale della Chiesa dovrebbero trovare spazio unicamente nelle opere di natura sociale, mentre agli esperti di efficienza spetterebbe il compito di guidare l'economia».
L'enciclica ha il merito di porre rimedio a questa idea, che Bertone ha definito «una lacuna culturale e politica».
Infatti la dottrina sociale «ci ricorda che una buona società è frutto certamente del mercato e della libertà, ma ci sono esigenze riconducibili al principio di fraternità che non possono essere eluse, né rimandate alla sola sfera privata o della filantropia». Ciò non significa accettare la prospettiva di uno «Stato interventista», ma vuol dire riconoscere il ruolo regolatore dello Stato.
Ed è proprio quello che è mancato prima della crisi economica. Bertone ha spiegato che uno dei fattori che hanno scatenato la crisi è stata la diffusione «a livello di cultura popolare dell'ethos dell'efficienza come criterio ultimo di giudizio e di giustificazione della realtà economica». Il Segretario di Stato ha denunciato la legittimazione dell'«avidità», proprio come diceva Gordon Gekko, il protagonista di «Wall Street», interpretato da Michael Douglas, nella pellicola di Oliver Stone: «L'avidità è buona, l'avidità è giusta». Ha meravigliato la citazione di Bertone di un film di oltre vent'anni fa. Ma, come ha scritto ieri l'Osservatore Romano, «rivisto oggi dice ancora qualcosa di vero e di preoccupante sul mondo finanziario internazionale».
Il Segretario di Stato ha utilizzato il film per spiegare che la crisi finanziaria «non può dirsi un evento né inatteso, né inspiegabile».
Ma per evitare in futuro nuove crisi occorre «intervenire sulla matrice culturale che sorregge il sistema economico». Secondo Bertone, è necessario che le autorità pubbliche consentano, anzi favoriscano «la nascita e il rafforzamento di un mercato finanziario pluralista», dove operino anche le «banche del territorio, le banche di credito cooperativo, le banche etiche». Si tratta di istituti che «non propongono ai propri sportelli finanza creativa, ma svolgono un ruolo equilibratore rispetto agli agenti della finanza speculativa».
Poi ha aggiunto: «Se negli ultimi decenni le autorità finanziarie avessero tolto i tanti vincoli che gravano sui soggetti della finanza alternativa, la crisi odierna non avrebbe avuto la potenza devastatrice che stiamo conoscendo».

© Copyright Eco di Bergamo, 29 luglio 2009

Nessun commento: