venerdì 3 luglio 2009

Il caso di Recife. Roma ha parlato, ma la causa non è finita (Magister)

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi pare di capire che ciò che si chiede al Santo Padre è di sconfessare Mons. Fisichella e, neanche tanto sottotraccia, di destituirlo dal suo incarico.
Alessia

Antonio ha detto...

Un vero peccato!mons. Fisichella è un ottimo vescovo...idem mons. Cardoso Sobrinho ...
Alla fine toccherà come sempre... al Santo Padre intervenire!

raffaele ha detto...

L'arcivescovo brasiliano Cardoso e gli estremisti che lo sostengono dovrebbhe vergognarsi! La carità cristiana è più importante dell'osservanza farisaica della legge (che mons. Fisichella non ha sconfessato: ma tutti dovrebbero sapere che "summum ius summa iniuria").La legge va applicata al caso specifico seguendo il criterio della "aequitas": è una norma fondamentale del diritto canonico.Stavolta sto decisamente dalla parte di mons. Fisichella.