lunedì 27 luglio 2009

Il Papa riabilita il «Darwin cattolico». Cita il gesuita Pierre Teilhard de Chardin, sul quale pende ancora il «monitum» del Sant’Uffizio (Vecchi)


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Su segnalazione di Eufemia leggiamo:

Aosta

Ratzinger cita il gesuita Pierre Teilhard de Chardin, sul quale pende ancora il «monitum» del Sant’Uffizio


Il Papa verso la guarigione riabilita il «Darwin cattolico»

Gian Guido Vecchi

DAL NOSTRO INVIATO

LES COMBES (Aosta)

«Speriamo che tutto proceda bene!», ha sorriso ieri il Papa ai medici.
La risposta è sì: visita e radiografie hanno dato «ottimi risultati», il gesso è stato sostituito e se lo potrà togliere dopo Ferragosto e insomma tutto procede verso la completa guarigione e riabilitazione del polso destro fratturato.
Nell’attesa, Benedetto XVI ha «riabilitato» Pierre Teilhard de Chardin (1881-1955), il «gesuita proibito », altrimenti definito «il Darwin cattolico»: uno dei più grandi teologi del ’900, oltre che paleontologo, tra gli ispiratori del Concilio, sul quale tuttavia pende ancora il monitum del Sant’Uffizio che il 30 giugno 1962 arrivò a esortare «tutti gli Ordinari e i superiori di Istituti Religiosi, i Rettori di Seminari e i Direttori delle Università, a difendere gli spiriti, particolarmente dei giovani, dai pericoli delle opere di Pierre Theilard de Chardin e dei suoi discepoli».
Perciò bisognava vederlo, Benedetto XVI, il grande teologo che da giovane partecipò al Concilio e ha guidato l’ex Sant’Uffizio per 23 anni, mentre nella cattedrale di Aosta celebrava venerdì i Vespri ed elogiava «la grande visione che ha avuto anche Teilhard de Chardin»: l’idea paolina che «alla fine avremo una vera liturgia cosmica, e il cosmo diventerà ostia vivente».
Solo una citazione, ma importante, collegata alla Lettera ai Romani, in un’omelia che il Papa non aveva scritto: parole tanto più significative perché spontanee.
Già in Principi di teologia cattolica, nel 1987, l’allora cardinale aveva riconosciuto l’influenza del pensiero di padre Teilhard de Chardin nella Gaudium et Spes , la costituzione del Concilio Vaticano II sul rapporto tra Chiesa e mondo contemporaneo.
Certo, da quando il Sant’Uffizio parlava di «ambiguità ed errori tanto gravi che offendono la dottrina cattolica», molta acqua è passata sotto i ponti.
Come dice Padre Federico Lombardi, portavoce vaticano: «Nessuno si sognerebbe ormai di dire che è un autore eterodosso e non va studiato!».
Però, fa notare il teologo Gianni Gennari, «quel monitum del Sant’Uffizio non è mai stato ritirato: Teilhard de Chardin parlava di 'materia divina' e per questo fu accusato pure di panteismo! È molto significativo che Benedetto XVI dica oggi le stesse cose che il giovane teologo progressista Ratzinger avrebbe detto nel 1960: con buona pace di chi vorrebbe far credere che la Chiesa stia seppellendo il Concilio e attacca anche Karl Rahner, maestro e collega di Ratzinger».
Il teologo Vito Mancuso, l’anno scorso, scrisse sul Corriere una «lettera aperta» perché il gesuita francese fosse riabilitato: «Fu perseguitato per aver introdotto il metodo evolutivo nel pensiero teologico e uno sguardo ottimista, non ingenuo!, verso il mondo e la scienza: sono piacevolmente sorpreso, le parole di Benedetto XVI hanno davvero grande importanza».

© Copyright Corriere della sera, 26 luglio 2009

Molto interessante questo articolo di Vecchi, che dimostra la grande apertura mentale del Santo Padre che, non dimentichiamolo, spesso cita autori non perfettamente in linea con il suo pensiero e che, nel 2005, ospito' il teologo Kung a Castel Gandolfo.
A "parti inverse" dubito che quest'ultimo avrebbe dato a Joseph Ratzinger la stessa opportunita', ma fortunatamente non lo sapremo mai... :-)

Rimango basita di fronte all'affermazione di Gennari: "con buona pace di chi vorrebbe far credere che la Chiesa stia seppellendo il Concilio".
Veramente, caro Gennari, nessuna persona di buona volonta' ha mai pensato una cosa del genere.
Le ricordo anche che fu Lei, caro Gennari, a muovere accuse (GRAVISSIME!) al Santo Padre nelle ore immediatamente successive alla revoca della scomunica ai vescovi lefebvriani.
.
R.

9 commenti:

mariateresa ha detto...

sì cara, credo che Gennaro sgridasse se stesso. La sua, quella che ricordi, fu una performance da donna in menopausa.

mariateresa ha detto...

Gennari volevo dire. Sono un po' rimba oggi

Anonimo ha detto...

'giorno, Raffa!
L'autorevolezza dei commenti di Gennari è pari a zero. Forse sarebbe più dignitoso tacesse.
Alessia

fra frustino ha detto...

Mi sembra che l'opinione espressa da Alessia sia del tutto condivisibile. In Fide unitas, in dubio libertas, in omnia caritas: mi sembra tuttavia che il voler "forzatamente" volere leggere una semplice citazione (tanto piu' in una omelia "a braccio") non autorizza lo "sdoganamento" di un intero sistema o, peggio, di piu' sistemi che sono stati ampiamente dimostrati essere NON CATTOLICI!

Frank ha detto...

A dir la verità, di gente che vuol credere che la Chiesa stia seppellendo il Concilio ce n'è tanta. Non che abbia ragione, per carità: si tratta generalmente di persone che, anche in buona fede, si fidano di quanto scrivono i giornali o del "sentito dire". Quanto alla levata della scomunica ai lefebvriani, in un primo momento avere qualche perplessità era legittimo, visto anche che i termini della questione erano stati spiegati poco e male. Trovo infantile adesso marchiare Gennari a vita e creare divisioni e malumori ulteriori. Siamo tutti sulla barca di Pietro insieme, siamo tutti dalla parte di Pietro, finiamola una buona volta di essere gli uni contro gli altri "perché quella volta là il tale o il tal'altro non era d'accordo con il Papa" (i disaccordi peraltro, già dai tempi di Pietro e Paolo, e poi Papa Stefano e san Cipriano, per citare un paio di esempi, non sono certo un fenomeno nuovo né un fenomeno inaccettabile nella Chiesa: l'unico col quale non possiamo essere in disaccordo è Cristo; il Papa è "solo" il servo dei suoi servi!).

Raffaella ha detto...

Quello che pensiamo del comportamento di Gennari e' stato chiaro fin dall'inizio.
Nessuno ha mai nascosto nulla.
Nessuno e' mai stato ipocrita su questo punto.
La differenza e' che qui nessuno ha dato addosso al Papa e si e' fatto ogni sforzo per dare un'informazione corretta.
R.

fra frustino ha detto...

....quel che poi davvero lascia perplessi e' che le lezioni di cattolicita' vengano da un ex prete ora sposato (Gennari): lo sanno anche i sassi che il carattere sacramentale e' indelebile! Questa gente cita il Concilio e se ne fa scudo con l'ermeneutica della discontinuita' (questa davvero) apertamente osteggiata dal Sommo Pontefice!

Frank ha detto...

Raffaella, ti assicuro che apprezzo da sempre il tuo sforzo di garantire un'informazione corretta sul Papa. È un lavoro molto importante quello che svolgi, e non ho accusato nessuno di ipocrisia, ho proprio l'impressione che tu non abbia capito il mio commento. Ripropongo in termini più chiari le mie osservazioni:
a) Di persone che pensano che la Chiesa stia seppellendo il Concilio ce ne sono, e sono tante. Sono disinformate, sono ignoranti, sono traviate dai pregiudizi della stampa, certo. Ma ce ne sono; alcune sono terrorizzate da questa prospettiva, altre, come buona parte dei lefebvriani, non aspettano altro; altre ancora utilizzano questa impressione come mezzo per attaccare la Chiesa sempre e comunque. A tutte queste persone, Gennari ribadisce che l'impressione è infondata, e questa omelia di Papa Benedetto ne è un'ulteriore conferma.
b) Se dovessimo bollare di infamia una persona e tutte le sue parole solo perché in una occasione non è stata d'accordo con il Papa e si è espressa magari anche troppo duramente nei suoi confronti (ma i toni, dopo le prime sparate, sono decisamente rientrati, ed è innegabile che nel caso della levata della scomunica l'informazione vaticana sia stata gestita male, male, male, dando adito a diversi fraintendimenti), dovremmo stralciare anche tutto l'epistolario paolino dal Nuovo Testamento (cfr. Gal 2,11)! Mi sembra che prima del fattaccio tu pubblicassi quasi giornalmente le malpelate di Gennari, senza aver nulla da ridire riguardo ai suoi commenti... anzi! Tutto ad un tratto è diventato un eretico solo perché non ama la Fraternità di San Pio X? Io trovo tutt'ora interessantissime e utilissime (oltre che alquanto divertenti) le sue malpelate quotidiane nei confronti di tutti quei media laicisti ed arroganti che non fanno che propagandare ignoranza e pregiudizi sulla nostra beneamata Chiesa.
c) Fra frustino, lo so anch'io che il carattere sacramentale è indelebile... d'altra parte non squalifico una persona solo perché ha lasciato il sacerdozio e si è sposata. Sai, il padre della mia ragazza ha fatto la stessa cosa, e personalmente sono grato al Cardinal Ratzinger che gli ha firmato, tanti anni fa, il permesso di lasciare il ministero, altrimenti io oggi sarei solo soletto e non avrei al mio fianco una ragazza splendida e profondamente, seriamente cattolica... In questo articolo comunque non mi sembra che nessuno si stia facendo scudo del Concilio in modo improprio.

Raffaella ha detto...

Grazie Frank :-)
Credo che quello che piu' mi urta e' il fatto che, giustamente, Gennari si e' sempre scagliato contro la stampa che attacca il Papa in modo violento ma poi, alla prima occasione, ha fatto esattamente la stessa cosa.
Le agenzie di stampa ed i quotidiani lo hanno usato come "arma" contro il Santo Padre.
E' questo che mi da' fastidio non il fatto che non fosse d'accordo con la revoca della scomunica.
Saluti
R.