giovedì 4 giugno 2009

L'apertura del vescovo di Ratisbona verso i Lefebvriani è già finita. Mueller: le nuove ordinazioni sono una provocazione


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LEFEBVRIANI: VESCOVO TEDESCO, NUOVE ORDINAZIONI SONO UNA PROVOCAZIONE

ASCA

Nuove scintille tra i vescovi tedeschi e la lefebvriana Fraternita' sacerdotale San Pio X: in un'intervista al programma tedesco della Radio Vaticana, il vescovo di Ratisbona, mons. Gerhard Ludwig Mueller ha descritto come una ''provocazione'' le ordinazioni al sacerdozio e al diaconato previste per il prossimo 27 giugno dalla Fraternita' nel proprio seminario di Zaitzkofen, lo stessso in cui mons. Williamson ha rilasciato la sua famosa intervista sull'Olocausto.
Il seminario sorge nel territorio della diocesi di Ratisbona. Secondo mons. Mueller, i lefebvriani non dovrebbero procedere a nuove ordinazioni finche' la posizione canonica della Fraternita' non sara' chiarita.
Se i lefebvriani vogliono veramente essere in comunione con il loro vescovo, come sostengono, e non ''problemi nel riconoscere il magistero del papa'', per il vescovo dovrebbero anche obbedire alla disciplina cattolica. ''Se dicono di essere cattolici - ha concluso - devono anche riconoscere tutti i principi cattolici''.

© Copyright Asca

Come ci ha riferito Seraphicus qualche giorno fa, si era diffusa la seguente notizia:

Il 13 maggio il superiore del distretto tedesco, Franz Schmidberger, e Stefan Frey, rettore del seminario della FSSPX a Zaitzkofen (situato sul territorio della diocesi di Ratisbona) sono stati ricevuti dal vescovo della diocesi, S.E. Gerhard Ludwig Mueller. Non sono stati resi pubblici i contenuti dei colloqui. La FSSPX dichiara che sono stati discussi vari argomenti, eliminando anche fraintendimenti. Tutto ciò in un "clima cordiale".

La porta si e' subito richiusa...un vero peccato!
A proposito della situazione canonica della Fraternita' Sacerdotale San Pio X, ho ricevuto via mail da un amico del blog questa precisazione che mi sembra molto significativa e su cui siamo chiamati a riflettere:


La Fraternita' Sacerdotale San Pio X non ha lo stato giuridico delle Chiese Ortodosse, e dunque il dialogo con loro non è ecumenico.
La FSSPX non è separata dalla Chiesa Cattolica, per il semplice fatto che riconosce il Papa (per il quale prega durante la Santa Messa).
Dunque la condizione è diversa, seppur con certe analogie.
Se proprio vogliamo fare un confronto, lo possiamo fare con un ipotetico o reale "movimento" che si è allontanato dalla tradizione della chiesa.

3 commenti:

gianniz ha detto...

Sembra che la gerarchia, con i Lefèbvriani, stia sfogliando una margherita: cattolici sì, cattolici no, cattolici sì, cattolici no... Chissà se l'ultimo petalo sarà per il no o per il sì.

Ma Papa Benedetto non si farà influenzare da questi vescovi che sono un pò sul pero e un pò sul melo... Per Lui conta la Verità.
Nel frattempo, i Lefèbvriani dovrebbero armarsi di pazienza e lungimiranza. Virtù indispensabili per il raggiungimento della Verità.

Anonimo ha detto...

Ricordiamoci di alcuni passaggi della lettera papale sulla remissione della scomunica il cui senso, grosso modo, è il seguente:
i membri della fratternità allo stato non esercitano alcun ministero legittimo nella chiesa.
Ritengo eccessivo l'intervento del vescovo di ratisbona, ma non possiamo negare che la fraternità sia immune da errori sia di strategia che di tattica!
Piero

Diaconus ha detto...

Diaconus
anche se molto vicino ai Lefèbriani non condivido la scelta delle nuove ordinazioni,stare nella Chiesa è anche accettare il magistero sempre e a prescindere, pietro è sempre il supremo legislatore, da parte della fraternità un pò più di umiltà e di pazienza sarebbe un segnale forte del desiderio di una piena comunione e integrazione nell'unica Chiesa:Cattolica,Apostolica,Romana.