lunedì 7 dicembre 2009

Il Papa: il nostro impegno per le generazioni future (Pinna)


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Il Papa: il nostro impegno per le generazioni future

Elisa Pinna

CITTÀ DEL VATICANO

Azioni responsabili, impegno per uno sviluppo solidale; stili di vita sobri e rispettosi del Creato. Con un obiettivo: quello di tutelare il il Pianeta e, sopratutto, le generazioni future.
È quanto ha chiesto ieri Papa Benedetto XVI ai paesi del mondo che, da oggi, si riuniranno a Copenaghen, in un summit dell'Onu sul clima, considerato da molti – e anche dalla Santa Sede – una delle ultime possibilità per evitare il baratro ambientale.
L'appello lanciato ieri da Ratzinger non è certo di maniera: il pontificato di Benedetto XVI e la stessa politica energetica della Santa Sede hanno fatto dell'impegno ecologico una delle sfide prioritarie della Chiesa cattolica.
La Città pontificia sta cercando di riconvertirsi all'energia solare ed è allo studio un progetto per installare a Santa Maria di Galeria, dove ha sede la Radio Vaticana, 5 mila metri quadri di pannelli solari in gradi di portare a zero le attuali 25 mila tonnellate di Co2 che lo Stato più piccolo del mondo rilascia annualmente nell'atmosfera.
Per compensarle, seppur in maniera indiretta, è stato anche piantato un bosco di oltre 125 mila alberi in Ungheria.
All'ambiente Benedetto XVI ha dedicato un numero infinito di interventi, e anche una della parti centrali della sua ultima enciclica «Caritas in Veritate», consegnata tra l'altro ai potenti del mondo nel corso dell'ultimo G8 all'Aquila.
In essa, il Papa ricordava che la natura è un dono di Dio, da «usare responsabilmente» e chiedeva ai Paesi ricchi e ai gruppi di potere di porre fine «all'accaparramento delle risorse» e allo «sfruttamento delle risorse non rinnovabili». Concetti riecheggiati nelle parole dell'Angelus di ieri, alla vigilia del vertice di Copenaghen: «Auspico – ha detto ieri mattina Ratzinger – che i lavori aiuteranno ad individuare azioni rispettose della creazione e promotrici di uno sviluppo solidale, fondato sulla dignità della persona umana ed orientato al bene comune». «La salvaguardia del Creato postula – ha continuato – l'adozione di stili di vita sobri e responsabili, soprattutto verso i poveri e le generazioni future». Con il mandato di difendere queste indicazioni, domani sbarcherà nella capitale danese anche una delegazione ad alto livello della Santa Sede, guidata dall'osservatore permanente presso l'Onu a New York, mons. Celestino Migliore. Ad essa si aggiungerà una mobilitazione – già annunciata – della base cattolica. Vescovi e rappresentanti di agenzie umanitarie cattoliche provenienti da 25 paesi hanno promesso di "assediare" pacificamente il summit per invocare «una giustizia climatica».

© Copyright Gazzetta del sud, 6 dicembre 2009

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