mercoledì 9 dicembre 2009
Sbattiamo il bene in prima pagina: Gianni Riotta commenta le parole del Papa
Vedi anche:
Le parole del Papa, gli attacchi a Tettamanzi (Tornielli)
Sei cardinali in pensione. Bertone invece resta e prova a rifare la curia (Rodari)
Il Papa ha reso omaggio pubblicamente a tutti coloro che in silenzio, non a parole ma con i fatti, praticano la legge dell'amore (Tornielli)
Benedetto XVI: «Meccanismo perverso sfrutta invisibili». Bagno di folla per l'Immacolata (Verucci)
Giuliano Ferrara: Perché si può criticare Tettamanzi senza malizia (Il Foglio)
Amicone a Tettamanzi: La solidarietà banale stanca, quella vera a Milano c’è. Non c’è un’idea forte e viva di Cristo, invece (Il Foglio)
Polemica Lega-Tettamanzi: rassegna stampa dell'8 dicembre 2009
Lo straordinario discorso del Papa in Piazza di Spagna nel commento di Padre Lombardi e di alcuni direttori di quotidiani e settimanali (Adnkronos)
Il Papa: "Nella città vivono – o sopravvivono – persone invisibili, che ogni tanto balzano in prima pagina o sui teleschermi, e vengono sfruttate fino all’ultimo, finché la notizia e l’immagine attirano l’attenzione. E’ un meccanismo perverso, al quale purtroppo si stenta a resistere. La città prima nasconde e poi espone al pubblico. Senza pietà, o con una falsa pietà. C’è invece in ogni uomo il desiderio di essere accolto come persona e considerato una realtà sacra, perché ogni storia umana è una storia sacra, e richiede il più grande rispetto" (Atto di Venerazione alla Madonna Immacolata)
Il discorso del card. Tettamanzi alla vigilia della Solennità di Sant'Ambrogio
I viaggi del Papa nel 2010: quattro visite in Italia e quattro all'estero. Domenica all'Hospice "Sacro Cuore" di Roma (Izzo)
Il Papa sarà a Palermo il 3 ottobre 2010 in occasione di un raduno delle famiglie e di un incontro con i giovani (Zenit)
A proposito dell'atteggiamento dei mass media: l'articolo di Giuseppe Reguzzoni sul card. Tettamanzi e la riduzione dell'Ansa
Discorso del Papa in Piazza di Spagna: il commento di Salvatore Izzo
Il Papa: i mass media tendono a farci sentire sempre 'spettatori', come se il male riguardasse solamente gli altri (Il Giornale)
Il Papa: l'inquinamento dello spirito rende i nostri volti meno sorridenti, più cupi, ci porta a non salutarci tra di noi, a non guardarci in faccia
Il Papa: Ogni giorno attraverso i giornali, la televisione, il male viene raccontato, ripetuto, amplificato, abituandoci alle cose più orribili
Discorso fortissimo del Papa in Piazza di Spagna
Annunciate oggi nelle varie diocesi le visite pastorali del Santo Padre in Italia nell'anno 2010: Torino, Sulmona, Carpineto Romano e Palermo (R.V.)
Il Papa visiterà Sulmona il 4 luglio 2010 (Pantano)
Il nunzio in Irlanda: Scuse per '"tutti gli errori commessi"
Il Papa: "Cari amici, che gioia immensa avere per madre Maria Immacolata! Ogni volta che sperimentiamo la nostra fragilità e la suggestione del male, possiamo rivolgerci a Lei, e il nostro cuore riceve luce e conforto...La Chiesa stessa, anche se esposta agli influssi negativi del mondo, trova sempre in Lei la stella per orientarsi e seguire la rotta indicatale da Cristo" (Angelus)
Sbattiamo il bene in prima pagina
In poche parole: il Papa ha ragione.
Quando ieri ha parlato di «male che ci rende insensibili» Benedetto XVI ha posto la questione centrale dei mass media nel XXI secolo: come reagire al nichilismo che ci pervade dopo la fine delle utopie e delle ideologie del Novecento? «Non dobbiamo essere spettatori come se il male riguardasse gli altri, invece siamo tutti attori» è la sua risposta.
Nel mondo delle stragi in diretta, delle persone calpestate solo perché di diverso parere (e in Italia destra e sinistra si sono distinte nell'ultima stagione nell'assassinare la reputazione di innocenti), quando i leader, a Roma come a New York, non sanno dare alcun buon esempio, il male finisce per dominare sul bene nei media, giornali e blog.
«Voglio rendere omaggio a tutti coloro che in silenzio con i fatti si sforzano di praticare la legge dell'amore che manda avanti il mondo...sono tanti ...che non fanno notizia, che sanno che non serve lamentarsi e rispondono al male con il bene» ha ammonito il Santo Padre. Speriamo che nessuno, per ingenuità o mala fede, voglia equivocare, non si tratta di censurare violenze, malversazioni, ingiustizie. Al contrario si tratta di dare alla luce la stessa importanza del buio, consci che tra verità e menzogna non c'è equivalenza possibile.
L'informazione classica è oggi sulla difensiva non per colpa di tecnologia, rete, twitter. La colpa è nella sindrome horror che ci spinge a prediligere ovunque il volto del male, in politica, in famiglia, nel mondo, fingendo con ipocrisia di denunciarlo, per titillare in realtà il pubblico costretto all'ansia, alla paura, al voyeurismo. Braccando i grandi nei loro vizi, come gli ultimi nelle loro miserie, facendo della violenza la sola sigla di racconto, l'informazione allontana l'opinione pubblica dalla verità. Nei sondaggi svolti tra chi ha abbandonato l'informazione quotidiana di qualità, in edicola o in tv, la risposta maggioritaria è sempre «i media mi danno ansia, troppa».
Il nostro dovere è, e resterà, raccontare la realtà così come ci appare, nel bene e nel male. Ma il nuovo giornalismo dovrà rendere appassionante e avvincente quel che «non fa notizia», gli eroi quotidiani nelle scuole, nelle periferie, in casa, al lavoro, nei paesi in crescita.
La cronaca quotidiana come straordinaria salverà l'informazione migliore, sulla carta, su internet, ovunque.
© Copyright Il Sole 24 Ore, 9 dicembre 2009 consultabile online anche qui.
L'editoriale non e' firmato quindi, con tutta probabilita', l'autore e' il direttore del Sole 24 Ore, Gianni Riotta.
R.
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