Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Il "Papa Ratzinger blog" vuole essere un omaggio al Santo Padre, Benedetto XVI. Si tratta di una iniziativa personale che non ha alcun riconoscimento ufficiale. Non si tratta di un prodotto editoriale. Qui è possibile consultare una nutrita rassegna stampa e scrivere commenti soggetti a moderazione. Il materiale contenuto in questo blog è a disposizione di chiunque, a fini di consultazione, documentazione, ricerca e studio. Esso non ha scopo di lucro. Buona navigazione.
4 commenti:
Questa notizia - così come quella postatata tempo fa da Padre Scalese sulla ragazza islamica punita, rimandandola ai genitori degeneri da cui i Tribunali l'avevano dapprima salvata, solo perchè voleva convertirsi al Cristianesimo - dimostrano che in Gran Bretagna si stanno progressivamente realizzando le lucide profezie di Robert Benson.
A quando, dopo la discriminazione, le false accuse e la persecuzione?
Io inventerei alla cautela, la notizia così com’è presentata si presta facilmente ad una interpretazione che potrebbe essere sbagliata. Non ho realmente approfondito, mi sono limitato a leggere un paio di articoli inglesi a proposito del caso, ed effettivamente le cose stanno in modo un po’ diverso. Prima di tutto la bambina non parlava del messaggio Cristiano ma spaventava le compagne con la minaccia della dannazione eterna, che non solo è una cosa che qualunque genitore vorrebbe evitare per i figli di quell’età, ma che non lascia tranquilli neppure riguardo al discorso di fede che è stato fatto a questa bambina. La madre, difendendo la figlia senza indugio, come purtroppo spesso succede, non fa bene né alla figlia né alla scuola.
Una bambina spaventava le compagne con la minaccia della dannazione eterna... oh, che colpa!!!
Invece quelle ragazzine di 12/13 anni - e purtroppo oggi ce ne sono - che inducono le compagne alla droga, alla musica satanica o al sesso promiscuo, quelle non creano nessuna preoccupazione ai genitori e alle scuole....
Paragonare le due cose mi sembra esagerato, ed infatti alla bambina in questione oltre ad un richiamo in classe non è stata impartita, giustamente alcuna punizione. Sicuramente a lei sembrerà ridicolo che ci si possa spaventare per così poco, anche perché sappiamo che non è così semplicisticamente che funziona la legge del Signore, e che la visione dei diavoli rossi col forcone è ormai solo un retaggio iconografico medioevale. Però diverso è per la bambina di 5/6 anni, tornata a casa in lacrime. Ed è proprio in favore dei soggetti più deboli, vale a dire questi bambini, che io credo sia stata mossa l’intera faccenda. E, ripeto, il modo in cui la figlia ha usato la religione per spaventare la compagna lascia inquietanti dubbi sul tipo di messaggio cristiano che le è stato passato.
Posta un commento