giovedì 6 novembre 2008

Caduta di stile dell'arcivescovo di Atlanta: "La Chiesa pronta per un Papa di colore"

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Inopportuno e per nulla elegante parlare di un futuro Conclave che, a Dio piacendo, si terra' fra molti, molti, anni.
R.

Grazie ad Alessia leggiamo dal blog di Galeazzi:

"Siamo pronti a un Papa nero"

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao, Raffaella. Molto più bella e di buon gusto l'intervista fatta dal bravo Galeazzi su la Stampa al medesimo vescovo di Atlanta. Unica nota stonata il titolo "Siamo pronti per un Papa nero"
La trovi sul blog di Galeazzi.
Alesia

Anonimo ha detto...

Errata corrige, Raffaella.
Lo trvi sul sito de la stampa sez. esteri.
Alessia

Raffaella ha detto...

Grazie, Alessia :-)
Il link e' anche sul blog di Galeazzi, quindi tutto ok.
Un abbraccio

Anonimo ha detto...

che ruzzolone!
mi meraviglio di galeazzi che lascia spazio a queste notizie invece che occuparsi del forum catto*islamico.

Raffaella ha detto...

Ne' il titolo ne' l'argomento dipendono da Galeazzi che e' il vaticanista non il direttore de "La Stampa".

brustef1 ha detto...

E' tutto un equivoco, l'arcivescovo era sotto la doccia e cantava una vecchia canzonetta dei "Pitura Freska"

gemma ha detto...

attenzione al razzismo all'incontrario: presidente o papa di colore non necessariamente può significare che sia più buono e giusto di altri o la sua elezione più significativa in termini rivoluzionari o di apertura. Mi piace pensare che ciò che conta sia la persona, le sue idee, le sue azioni, non la provenienza o il colore.

euge ha detto...

A parte la battuta di pessimo gusto che ovviamente ha subito trovato spazio sulla Stampa, al posto del più significativo summit cristiano.musulmano, condivido ciò che dice gemma. In effetti, qui si corre il serio rischio di vedere nel presidente di colore o nel Papa di colore, una sorta di nuovo inteso come ribellione totale ad ogni tipo di regola e di insegnamento. Non è proprio così. Chi ragiona in questo modo, si ferma alla semplice apparenza senza giudicare le azioni delle persone e si rischia di prendere degli abbagli clamorosi.
Al di là di tutto, vorrei rispondere al vescovo di Atlanta dicendo che il Papa c'è e ci sarà fino a quando il Signore vorrà non sta a noi dire che siamo o non siamo pronti; mi pare che questa sia l'ennesima dimostrazione di arroganza umana difronte ai progetti che Dio ha per gli uomini.

Anonimo ha detto...

Si, decisamente un commento inutile.
Io amo gli americani, tranne quando fanno i primi della classe e pretendono di essere il paradigma di riferimento di ogni cosa e per tutto il mondo.
Dire una sciocchezza del genere è come dire che se l'America ha scelto un Presidente abortista (pardon, che lascia alle donne libertà di scelta...) allora la Chiesa è pronta per un Papa abortista (pardon, che lascia alla coscienza delle donne libertà di scelta...), e via di seguito...!
Incredibile certi vescovi, non hanno ancora capito che la Chiesa è una cosa diversa, che non si presta ad una concezione antropologica o politica degli eventi, e soprattutto che la Chiesa è Madre e Maestra, non prende lezione da nessun americano, ma conduce tutti a Cristo, anche gli americani...!
Credono che gli americani siano i precursori di tutto, persino degli insegnamenti della Chiesa!
Che presunzione, che arroganza!

Anonimo ha detto...

Che tristezza quando si deve ad ogni costo dire qualcosa e si finisce per dire sciocchezze! Il Vescovo di Atlanta avrebbe fatto meglio a tacere. La soddisfazione poi per la vittoria di Obama faremo presto a sperimentarla, specie sui temi etici ...

brustef1 ha detto...

Ho visto che l'arcivescovo Gregory è nero, e allora ho capito tutto. E' come se Bagnasco dicesse che è giunta l'ora di eleggere un papa genovese