venerdì 28 novembre 2008
Il Papa a maggio in Terra Santa (Galeazzi)
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IL PAPA A MAGGIO IN TERRA SANTA
POLEMICHE SUPERATE SU PIO XII. IL VATICANO: RILEVANTI MA NON DETERMINANTI
Il Papa a maggio in Visiterà sia Israele sia i Territori palestinesi
GIACOMO GALEAZZI
CITTA DEL VATICANO
Benedetto XVI visiterà Israele e i territori palestinesi a metà maggio. La notizia del viaggio papale in Terra Santa, rimbalzata in Curia da Gerusalemme, è stata confermata ieri dal portavoce vaticano padre Federico Lombardi e dall`ambasciatore israeliano presso la Santa Sede, Mordechay Lewy che lo definisce un evento «dal valore storico assoluto, incomparabile a qualunque altro, fortemente voluto dal Papa».
Il Vaticano concorda che «sono in corso contatti a livello diplomatico per studiare la possibilità di un viaggio del Pontefice in Terra Santa nel corso dell`anno prossimo». Già il Segretario di Stato, Tarcisio Bertone aveva annunciato la «visita in preparazione», chiudendo la polemica tra Vaticano e Israele innescata dalle dichiarazioni di padre Peter Gumpel, relatore della causa di beatificazione di Pio XII («Niente visita di Ratzinger in Israele se il museo dello Yad Vashem non ri- muove la targa con l`accusa a papa Pacelli di indifferenza all`Olocausto»).
Alla certezza del premier d`Oltretevere («Il Papa andrà sicuramente in Terra Santa e in Medio Oriente») si era affiancata la sollecitazione del presidente israeliano Simon Peres a non cancellare una futura visita in Israele nonostante la polemica sull`epigrafe che accompagna la fotografia di Pio XII nel museo della Shoah a Gerusalemme.
Bertone aveva anticipato «senza dubbio» il viaggio papale nella culla del cristianesimo, «con il contributo di tutti», precisando che il Pontefice «non crede ai profeti di sventura».
A marzo Benedetto XVI sarà in Africa, sulle orme di Montini e Wojtyla. Paolo VI andò in Uganda nel`69 e Giovanni Paolo II ha compiuto ben 13 viaggi nel Continente Nero. Poi a maggio volerà in Terra Santa.
«Siamo d`accordo con la Santa Sede che la visita di Benedetto XVI in Terra Santa non sia un normale incontro bilaterale ma abbia una dimensione e una portata storiche e stiamo la- vorando alacremente affinché avvenga nel 2009 - puntualizza l`ambasciatore Lewy -.Certo ci sono dispute ma non ostacoli a una visita del Papa, anzi. Anche se ora il governo è dimissionario, Israele è una democrazia, le elezioni si terranno a febbraio e quando Benedetto XVI si recherà in visita, potrà incontrare il nuovo governo che sarà in carica».
Resta da stabilire se il Papa si recherà anche a Yad Vashem.
Per il Vaticano, secondo padre Lombardi, la targa al Museo dell`Olocausto è un fatto «rilevante» ma non «determinante» per una visita di Benedetto XVI in Israele.
Un`ipotesi allo studio della diplomazia pontificia è che Benedetto XVI compia a Yad Vashem solo una breve sosta, senza entrare nell`edificio del Museo. Secondo indiscrezioni, la visita, che includerebbe anche un momento di meditazione a Betlemme (Cisgiordania), potrebbe avere luogo nella seconda settimana di maggio. La questione è stata discussa due settimane fa da Peres con il nunzio apostolico, arcivescovo Anto- nio Franco. Il Capo dello Stato ebraico ha formalizzato l`invito e la risposta della Santa Sede è stata positiva. L`organizzazione della visita ha risvolti molto delicati, uno dei quali riguarda la situazione a Betlemme, mentre il braccio di ferro fra il presidente dell`Anp, Abu Mazen, e Hamas non è ancora risolto. Secondo gli islamici, il suo mandato scadrà nel gennaio 2009.
Abu Mazen, da parte sua, ha anticipato che potrebbe indire elezioni nella primavera del 2009. In passato due Pontefici sono arrivati in visita in Terra Santa:
Paolo VI nel 1964 e Giovanni Paolo II nel 2000. Adesso Benedetto XVI ha accettato in principio l`invito formalizzato da Peres voltando pagina rispetto alle accuse del ministro per gli Affari sociali di Israele Isaac Herzog, che è anche responsabile degli Affari della Diaspora, della lotta all`antisemitismo e dei rapporti con le comunità cristiane («è inaccettabile il tentativo di far diventare santo Pio XII, che durante la Shoah rimase in silenzio e forse fece anche di peggio»).
© Copyright La Stampa, 28 novembre 2008 consultabile online anche qui.
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