mercoledì 29 aprile 2009
Il Papa tra le popolazioni sfollate ha lanciato un messaggio di speranza (Il Tempo)
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VISITA DEL PAPA AD ONNA E L'AQUILA: VIDEO E FOTO
«Case solide, lo dobbiamo ai morti»
Il Papa tra le popolazioni sfollate ha lanciato un messaggio di speranza
L'AQUILA
Commozione e felicità negli aquilani che ieri mattina hanno riempito la piazza d'Armi della caserma della Finanza a Coppito in occasione della visita di Papa Benedetto XVI.
«La mia visita in mezzo a voi, da me desiderata sin dal primo momento, vuole essere un segno della mia vicinanza a ciascuno di voi e della fraterna solidarietà di tutta la Chiesa», ha detto il Papa davanti alle autorità civili e militari, ai tanti cittadini che hanno vissuto la tragica esperienza del sisma del 6 aprile scorso.
«Il caro monsignor Giuseppe Molinari, che come Pastore ha condiviso e sta condividendo con voi questa dura prova; a lui va il mio ringraziamento per le toccanti parole piene di fede e di fiducia evangelica con cui si è fatto interprete dei vostri sentimenti», ha quindi detto Benedetto XVI sotto una pioggerellina fastidiosa. Proprio il maltempo ha tenuto lontano molta gente.
Per evitare sovraffollamenti anche dalle tendopoli si è preferito mandare una delegazione in rappresentanza.
Il Papa prima di arrivare alla Scuola della Finanza aveva visitato Onna, la basilica di Collemaggio, dove ha fatto dono all'urna di Celestino V del Pallio ricevuto in occasione dell'elezione a Pontefice, per poi soffermarsi in preghiera davanti alla Casa dello Studente, in Via XX Settembre. Qui agli studenti di ingegneria ha detto di farsi promotori della costruzione di case solide e sicure. «Lo dobbiamo ai morti», ha detto. Una raccomandazione che ha lasciato stupiti gli studenti per la semplicità del rapporto con il Papa. Tanti i saluti del Pontefice, al sindaco Cialente, al presidente della Regione Chiodi, ai sacerdoti, a chi ha lavorato per prestare soccorsi.
«La solidarietà - ha ricordato - è un sentimento altamente civico e cristiano e misura la maturità di una società. Essa in pratica si manifesta nell'opera di soccorso, ma non è solo una efficiente macchina organizzativa: c'è un'anima, c'è una passione, che deriva proprio dalla grande storia civile e cristiana del nostro popolo, sia che avvenga nelle forme istituzionali, sia nel volontariato. Ed anche a questo, oggi, voglio rendere omaggio».
Il Papa ha poi sottolineato che da parte del mondo cattolico «manifestazioni di solidarietà sono giunte per voi da tante parti. Numerose alte personalità delle chiese ortodosse mi hanno scritto per assicurare la loro preghiera e vicinanza spirituale, inviando anche aiuti economici». Come comunità cristiana costituiamo un solo corpo spirituale, e se una parte soffre, tutte le altre parti soffrono con lei; e se una parte si sforza di risollevarsi, tutte partecipano al suo sforzo». Il Papa ha invitato quindi a prendere spunto dal terremoto per una riflessione. «Come cristiani dobbiamo chiederci che cosa vuole dirci il Signore attraverso questo triste evento? Abbiamo vissuto la Pasqua confrontandoci con questo trauma, interrogando la Parola di Dio e ricevendone nuova luce. Abbiamo celebrato la morte e la risurrezione di Cristo portando nella mente e nel cuore il vostro dolore, pregando perché non venisse meno nelle persone colpite la fiducia in Dio e la speranza. L'Aquila, anche se ferita, potrà tornare a volare». A margine della visita di Papa Benedetto XVI Poste Italiane ha attivato un annullo filatelico speciale dedicato all'incontro. L'annullo, raffigurante l'immagine del Santo Padre nell'atto della benedizione, sullo sfondo la pianta in scala dell'Abruzzo, è stato attivato nel gazebo filatelico appositamente allestito nella frazione di Coppito, molti i collezionisti che lo hanno preso.
© Copyright Il Tempo, 29 aprile 2009 consultabile online anche qui.
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2 commenti:
A fronte di tanti begli articoli l'immancabile ciarpame, vero Raffa.
Ma nulla può sporcare la commovente bellezza dell'incontro del Papa con gli abruzzesi.
Alessia
Concordo, carissima Alessia :-))
Lanciamo messaggi positivi e le polemicucce non troveranno spazio...
:-)
R.
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