martedì 28 aprile 2009
Il Papa oggi in Abruzzo. Speranza per i vivi, preghiere per i morti (Nìcoli)
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Speranza per i vivi, preghiere per i morti
Benedetto XVI parlerà agli sfollati. Poi in elicottero sorvolerà le zone più colpite dal terremoto
Alessandro Nìcoli
L'Aquila
Un messaggio di speranza per i vivi, preghiere per i morti, forse anche un monito a ricostruire nel rispetto della vita e della dignità umana. Benedetto XVI oggi sarà tra i terremotati dell'Abruzzo, in una visita di poche ore (diretta su Rainews 24) che toccherà, come in una "Via Crucis", i luoghi della tragedia e del dolore, da Onna alla "Casa dello studente" dell'Aquila. Più di quattrocento i giornalisti di tutto il mondo accreditati per seguire un viaggio che il Vaticano ha cercato di organizzare in punta di piedi, nel rispetto della popolazione e delle esigenze della Protezione civile. Tanto che, per non togliere i pulmini ai terremotati, la Santa Sede ha rinunciato ai tradizionali pool di giornalisti, i gruppi ristretti di vaticanisti che seguono da vicino il Papa in tutte le sue tappe.
Mons. Giuseppe Molinari, arcivescovo dell'Aquila, ha sottolineato ieri la generale grande emozione: «La nostra attesa in queste ultime ore è piena di gioia per il Papa che viene a visitare una comunità ferita, portando, come Pietro alle prime comunità cristiane, la guarigione fisica e spirituale perché la speranza non muoia sotto le macerie e i cuori si confermino nella fede».
Il programma prevede che il Pontefice parta dal Vaticano alle 9 in elicottero alla volta di Onna, la piccola– ormai tragicamente nota – frazione dell'Aquila completamente distrutta dal terremoto. Le previsioni meteo parlano di forti temporali per oggi e ciò potrebbe portare a qualche modifica nella tabella di marcia, ma non è discussione – affermano con sicurezza in Vaticano – la visita di Benedetto XVI.
Dunque, l'arrivo alla tendopoli di Onna è atteso per le 9.30. Delle trecento persone che vivevano nel paesino fino al 6 aprile, quaranta hanno perso la vita, molti i bambini. Il terremoto ha lasciato dietro di sé, in questo luogo, macerie materiali e psicologiche.
Qui Benedetto XVI parlerà agli sfollati e soprattutto ai più colpiti, a coloro che hanno perso figli, fratelli, genitori. Reciterà poi una preghiera per i defunti. Quindi, raggiungerà in auto il capoluogo, facendo sosta alla Basilica trecentesca di Collemaggio, dove Celestino V, il Pontefice del "gran rifiuto", fu incoronato e sepolto.
Poco dopo, intorno alle 10, il Papa si soffermerà davanti alle rovine della "Casa dello studente", e incontrerà alcuni dei superstiti.
Alle 10.45 arriverà al piazzale della Guardia di Finanza di Coppito, frazione dell'Aquila, dove avrà un colloquio con i sindaci e i parroci dei Comuni devastati dal sisma. Li vedrà tutti insieme, perché toccati dallo stesso dramma, chi nelle case, chi nelle canoniche, e tutti coinvolti, responsabilmente, in questi giorni a fornire aiuti materiali e spirituali ai meno fortunati.
L'evento conclusivo e più ampio della visita sarà un incontro alle 11 presso la caserma della Guardia di Finanza con i fedeli dell'Aquila e il personale impegnato nei soccorsi.
Dopo i saluti dell'arcivescovo e del sindaco dell'Aquila, il Papa terrà un discorso e reciterà la preghiera del Regina Coeli, affidando le sue invocazioni per i terremotati alla Madonna. Dopo un ultimo incontro con i rappresentanti delle categorie economiche, partirà in elicottero a mezzogiorno dalla stessa caserma per far rientro in Vaticano, dove l'arrivo è previsto per le 13.
Prima, però, ha chiesto di sorvolare in elicottero le zone più colpite dal sisma. Un ultimo sguardo d'amore innanzi a tanta distruzione e a tanto umano dolore.
© Copyright Gazzetta del sud, 28 aprile 2009
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