lunedì 27 aprile 2009
Berlino: fallisce il referendum "pro religione" a scuola. La "delusione" di Kasper e di Zollitsch. Se ci si occupasse meno di Lefebvriani...
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Leggiamo e poi commentiamo:
Religione a scuola, Berlino snobba il voto (Corriere)
Kasper: «Città profana e secolarizzata Così si nega una libertà» (Corriere della sera)
GERMANIA: REFERENDUM ORA DI RELIGIONE, ZOLLITSCH (DBK) "ESITO DOLOROSO"
"Un esito doloroso della votazione": così mons. Robert Zollitsch, Presidente della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), si è espresso circa il mancato quorum raggiunto per il referendum svoltosi ieri a Berlino sull'ora di religione nelle scuole.
La consultazione popolare, promossa dall'organizzazione Pro-Reli, intendeva parificare la lezione di religione nelle scuole rispetto alla lezione di etica, obbligatoria a Berlino. Il presidente della Dbk ha comunque assicurato l'impegno della Chiesa per la lezione di religione a scuola. "Insieme con l'iniziativa civica e le Chiese cristiane, con la comunità ebraica e le associazioni islamiche" Zollitsch ha rivolto un appello "al Senato" per "un modello di formazione religiosa-ideologica che tenga in maggior conto la libertà di religione e che venga sostenuta da un ampio consenso nella società".
L'arcivescovo ha inoltre ringraziato i sostenitori del referendum. "Mai prima d'ora la fede e la religione erano state così presenti. La coesistenza di cristiani, ebrei e musulmani ha attratto l'attenzione di tutto il Paese, dimostrando che la comprensione reciproca e l'azione politica comune sono possibili".
© Copyright Sir
Beh...sarebbe il caso di sapere che cosa si insegna in queste ore di religione...
Speriamo il Catechismo della Chiesa Cattolica e non una qualche forma "fai da te" di teologia.
Comunque si tratta di una notizia molto triste, che certo non mette l'episcopato tedesco in buona luce.
Si tratta, scusate la franchezza, di un vero e proprio fallimento su tutta la linea.
Forse ci si dovrebbe concentrare di piu' sull'evangelizzazione dei fedeli cattolici e meno sulla "guerra" ai "Lefebvriani".
In questi ultimi mesi i vescovi (e cardinali!) tedeschi sono stati molto attivi nella critica nei confronti del Santo Padre, ma non mi pare che le cose vadano molto bene in Germania...
Eppure i fedeli tedeschi sono numerosissimi in San Pietro sia alle Messe sia alle udienze generali.
Forse si dovrebbe riflettere (e molto!) su questo semplicissimo dato di fatto.
Sono cattiva? Volevo esserlo :-))
R.
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12 commenti:
Credo che tu non sia cattiva Raffa ma, solo profondamente realista!
Come potrebbe essere - un angelo come te - essere "cattiva"??? No no ;-)
Comunque: con questa frase hai centrato il "massimo problema":
"Beh...sarebbe il caso di sapere che cosa si insegna in queste ore di religione...": Ecco perché non sono per niente triste di questa vicenda.
Quando all'interno c'è una vera emergenza catechetica - come si può pensare ad andare ad extra, in delle scuole pubbliche, a insegnare "religione"? Cosa sarebbe? Cosa si "insegnerebbe"?
Se penso a chi avrebbe dovuto insegnarla, e chi avrebbe scritto i programmi (ecumenici??) - allora non posso che essere sollevato: non si farà.
C'è da sperare che ora le istanze ecclesiastiche tornino in se e pensino al vero problema: cioè a quello dell'estinguersi della luce di una fede vera, vissuta, sentita, nell'insieme della Chiesa universale.
Ma: cosa posso aspettarmi da coloro che non lasciano passare un giorno senza negare un principio fondamentale della fede, con l'intenzione di trasformare la chiesa in un'agenzia etica, umanitaria? - Niente.
Dunque: per il momento: ben venga questo duplice, triplice, infinito "fallimento"! Che serva per purificare le anime! E per svuotare qualche poltrona occupata malamente........)
SERAPHICUS
Dunque: per il momento: ben venga questo duplice, triplice, infinito "fallimento"! Che serva per purificare le anime! E per svuotare qualche poltrona occupata malamente........)
Condivido e sottoscrivo.
Il caro Zollitsch è deluso????????
Poverino. Raffaella, perchè non provi ad organizzare a 1/2 email le "Pillole del catechismo della Chiesa Cattolica" 1° destinatario: conferenza episcopale tedesca. Mah!
che bisogno c'è del catechismo a scuola?
i miei mi mandavano in parrocchia quasi tutti i pomeriggi per questo.
per me qui si tratta solo di voler imporre una supremazia cattolica sulle istituzioni rispetto ad altre religioni. non ne vedo proprio il bisogno.
luca
Nessuno impone nulla ad alcuno.
Chi vuole frequenta le lezioni di religione cattolica (o di altre fedi).
Gli altri possono dedicarsi ad altre attivita'...
R.
...non farti colpe cara Raffaella....qui non si capisce perchè il Papa non manda via Kasper a zappare.... e Zollitsch in qualche monastero a ristudiare la sana Dottrina!!
ma san Paolo ce lo dice: dovrà avvenire la grande apostasia...non possiamo fermarla, essa è già in atto!
Caro anonimo Luca non si tratta di CATECHISMO nella scuola... non è di questo che si tratta...bensì di RELIGIONE ossia insegnare a scuola che oltre al materialismo esiste una parte SPIRITUALE...
Nessuno Stato al mondo in teoria potrebbe vietare che i figli "del popolo" come amano tanto dire, crescano nella completa assenza di una religiosità...ma lo stanno facendo, Dio è il grande PERSEGUITATO E CACCIATO DA OGNI AMBIENTE STATALE e ciò non è un buon segno...è la fine dell'Europa...
una buona notizia da un certo punto di vista..ossia per un vantaggio delle scuole private per quei genitori che vorranno dare un insegnamento culturale più ampio ai propri figli..ma pessimo per la perdita di tante anime che anche con un briciolo di nozione religiosa avrebbero avuto un modo in più per avvicinarsi alla Verità, in questo modo migliaia di anime ne resteranno totalmente prive...
ogni fallimento della Chiesa è una spina in più addosso al Cristo...
Fraternamente CaterinaLD
se la lezione di religione nelle scuole tedesche deve essere in mano a chi gestisce la teologia nelle università, meglio limitarsi a mandare i figli al catechismo parrocchiale, magari laddove si è in sintonia col parroco. Perchè ormai non è detto che la libertà di adesione alla fede cattolica del fedele sia sempre rispettata dal predicatore. Capita che qualche sacerdote ti rida in faccia quando parli di risurrezione
Per Fuffo...... a chi lo dici proprio due domeniche fa ho sentito durante una omelia certe cose da far venire i brvidi ed a parlare non erano i vescovi tedeschi..... purtroppo!
fuffo ha detto...
se la lezione di religione nelle scuole tedesche deve essere in mano a chi gestisce la teologia nelle università, meglio limitarsi a mandare i figli al catechismo parrocchiale
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Un momento...evitiamo di fare confusione ^__^
la religione a scuola, in germania o altrove o in Italia...NON è il Catechismo della Chiesa Cattolica ^__^
indubbiamente una volta fatta la legge statale che legittima l'ora di religione nelle scuole statali, è ovvio che la Chiesa INVIA insegnanti di religione preparati nella cultura religiosa Cattolica...in Italia ciò è stato possibile per esempio per il famoso Concordato del 1929 e della riconferma nel 1984, in altri Paesi questa legittima richiesta NON c'è...ergo non dovete pensare all'ora di religione altrove come avviene da noi in Italia ^__^
Che i tedeschi abbiano dimostrato tanta indifferenza nei confronti della religione è un fatto che in se stesso dispiace.
Ma se nelle scuole si insegnavano eresie alla Zollitsch... beh, Deo Gratias!
"Caro anonimo Luca non si tratta di CATECHISMO nella scuola... non è di questo che si tratta...bensì di RELIGIONE ossia insegnare a scuola che oltre al materialismo esiste una parte SPIRITUALE..."
Insegnare la spiritualità non significa parlare SOLO della religione cattolica. Essa è stata una parte culturalmente fondamentale per il nostro paese (e in larga parte ancora lo è) indi per cui è giusto studiarla.. Ma l'ora di religione dovrebbe essere un momento per studiare 1) la storia di TUTTE QUANTE le religioni 2) come la filosofia (anche "atea") ha affrontato il tema della spiritualità (intesa come opposizione alla materialità) 3) discussioni aperte e riflessioni libere
Altrimenti l'ora in questione diventa solo una forma di propagandismo, espressione di una fetta di persone credenti che, ampia o meno, non costituisce la totalità degli studenti, nè l'unico modo di pensare e vedere il mondo che ci circonda...
Ho sempre voluto occuparmi di tematiche religiose e spirituali, viste però non solo dal punto di vista cattolico, ma ho raramente potuto soddisfare questo desiderio all'interno delle istituzioni scolastiche sia in quelle pubbliche sia sopratutto in quelle private, e me ne rammarico
Chiara
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