mercoledì 13 maggio 2009
Il Papa tedesco sfida la storia. Tutto concesso al Papa polacco, nulla al Papa bavarese (Giardina)
Clicca qui per leggere l'articolo di Roberto Giardina che, da non credente, ha colto esattamente il punto della situazione.
I mass media, in modo disonesto, crudele ed ingiusto, si scagliano contro Benedetto XVI al quale non si perdona nemmeno una virgola messa in un posto piuttosto che in un altro.
Lo leggiamo sui giornali e lo vediamo in televisione, anche su quella Raiuno che qualcuno vorrebbe vicina al Papa (di sicuro non a questo Papa!).
Sposo in tutto e per tutto l'articolo di Giardina tranne la frase sulla comunicazione. Papa Benedetto comunica benissimo ma i media (e anche amici di altre fedi) sono pronti a distorcere il senso di ogni parola e di ogni concetto e non si trova nessuno pronto a chiarire che il Santo Padre non e' l'orco che quasi tutti i media dipingono.
Parliamoci chiaro e fuori dai denti: Giovanni Paolo II godeva presso i media di una simpatia che MAI e' stata concessa a Benedetto XVI.
Il messaggio di Papa Wojtyla non piaceva, ma i media andavano in estasi per il messaggero.
Personalmente mi da' molto fastidio il fatto che si insista cosi' tanto nulla nazionalita' di Joseph Ratzinger, come se essere nato in Germania fosse una colpa da scontare da qui all'eternita'.
Questo atteggiamento, a casa mia, ha una sola parola: RAZZISMO!
E' la pura e semplice verita'.
Credo che il comportamento discutibile dei giornalisti non cambiera' ne' adesso ne' in futuro, ma verra' il tempo per tutti di guardarsi in uno specchio e chiedersi se e' edificante, corretto, "virile", intelligente ed onesto colpire continuamente e senza tregua un Papa disarmato.
Personalmente credo di avere la coscienza pulita.
Ciascuno si chieda se puo' dire altrettanto.
R.
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1 commento:
Cara Raffaella purtroppo, questo atteggiamento nei confronti del Pontefice ce lo aspettavamo.
E' un atteggiamento assurdo che ha dell'inverosimile soprattutto, se si pensa che cosa egli rappresenta; non è solamente un capo di stato e qui già gli si dovrebbe il rispetto dovuto ma, è il Vicario di Cristo. Hai ragione, quando dici che la sua nazionalità gli viene rinfacciata come se fosse un peccato da scontare; ogni cosa che egli fa o non fa, viene messa costantemente a confronto con quella fatta dal suo predecessore è un atteggiamento torno a dire inconcepibile e non scusabile in nessun modo. Lo stesso Giovanni Paolo II che lo ha fortemente voluto accanto a se per tutta la durata del suo Pontificato definendolo " Il suo amico fidato", sarebbe nauseato egli stesso da questo atteggiamento.
Si parla oggi, tanto di tolleranza e di accettazione dell'altro ma, quando si tratta di attaccare il Pontefice, anche nobili propositi come quelli citati, finiscono sotto le suole delle scarpe. Si rimane accecati dall'odio e dal pregiudizio senza nemmeno avere la cura di documentarsi sulla vita di una persona e sul contesto storico in cui è vissuta cosa gravemente ignorata, durante la cronaca della visita al memoriale della shoa sulla Rai, che ha fatto quasi passare il Papa per un affliato nazista una vera indecenza. Lo si è fatto per Giovanni Paolo II in tutti i modi ed in tutte le salse ma, si continua ad ignorare in modo basso e vergognoso questo aspetto importante, quando si tratta di Benedetto XVI.
Un tipico esempio del peggiore razzismo ideologico esercitato in continuazione su una persona che ha avuto sempre a cuore, l'ecumenismo, la pace e la libertà quella vera per tutti.
Stiamo attenti a questi atteggiamenti........... non è così che ci si fa promotori del dialogo e della tolleranza.
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