giovedì 28 maggio 2009

Toh...chi si rilegge nel giro di due ore: don Luigi Garbini che dichiara: «Io faccio fare la comu­nione a tutti...» (Corriere)


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Il Papa: "Solo imparando ad inserirsi nella comune libertà, condividere e sottomettersi ad essa, imparare la legalità, cioè la sottomissione e l’obbedienza alle regole del bene comune e della vita comune, può sanare una società come pure l’io stesso dalla superbia di essere al centro del mondo" (Catechesi)

Il vescovo va in prima pagina soltanto se parla di clandestini (Magnaschi)

Il Papa: tradisce il Concilio chi lo esalta come punto di rottura con la Tradizione della Chiesa (Izzo)

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Comunicato stampa di Telepace: dal 16 giugno l'emittente trasmetterà in digitale. Ne approfitto per i doverosi ringraziamenti a Telepace...

VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE A CASSINO E MONTECASSINO (24 MAGGIO 2009): LO SPECIALE DEL BLOG

Dal Corriere della sera di oggi, copio ed incollo un estratto dell'articolo gia' commentato in questo post:

Parroci controcorrente.

Ma non è soltanto questo. Per chi è stato battezzato, cresciuto in una famiglia cattolica, sposa­to in Chiesa e magari ha avuto dei figli educati secondo i princi­pi cristiani, è difficile sentirsi la­sciati soli quando c’è più biso­gno di conforto.
Don Luigi Gar­bini, giovane e anticonvenziona­le prete di San Marco a Milano, protesta: «Io faccio fare la comu­nione a tutti. A parte il fatto che non ricordo a memoria i loro peccati quando vengono a pren­dere l’ostia: ma cosa dovrei fa­re, fermarmi e dire 'tu sì' e 'tu no?'».
E sgrana gli occhi dietro la montatura di Antonio Gramsci quando sbotta: «Gesù è venuto per i malati e non per i sani. È difficile capire come mai una unione non è andata in porto, chi è attore e chi subisce. A vol­te le cose sono semplici, altre do­lorose. Dunque è un paradosso negare il sacramento a chi ne avrebbe più bisogno: la grazia sacramentale non si può ottene­re in nessun altro modo. Pur­troppo la disciplina ecclesiasti­ca non ha ancora trovato una formula per dirimere la questio­ne.
L’ultimo del cardinale Marti­ni mi sembra l’ennesimo inter­vento che dimostra la sua gran­dissima intelligenza e la sordità dell’episcopato italiano».

Giovane ed anticonvenzionale? Per me preti come questo don sono i piu' conservatori e conformisti che si possano trovare (leggere la Lettera di San Paolo ai Romani per la definizione di "conformismo").
Ma dove abbiamo letto il nome di questo parroco che per me, fino a stamattina, era un illustre sconosciuto pur essendo ordinato nella mia diocesi?
Ah si'...scrive articoli anche per un noto settimanale
:

RIUSCIRANNO A SCUOTERE LA CHIESA? (GARBINI LUIGI) a pag. 40 (VANITY FAIR).

Abbiamo gia' commentato qui l'intervento con quella frase su cui nessuno avra' nulla da dire, ma io di certo non sono stata zitta.
Altre notizie:

Sofri invitato in Duomo per la Quaresima.

Tettamanzi: se l' invito a Sofri divide meglio lasciar perdere

Nel Duomo di Milano la Chiesa del futuro si sperimenta così

Ci stupiamo ancora?
Ora, cari amici del blog, cominciate a capire il disagio di noi fedeli ambrosiani?
A volte ci sembra di vivere in una Chiesa diversa da quella fondata su Pietro, la roccia, il Papa.
Se la Chiesa Cattolica fosse piu' unita, intorno al Successore di Pietro, se noi fedeli non percepissimo di continuo i se, i ma, ed i forse, di certi sacerdoti e vescovi, forse, e dico forse, le cose andrebbero molto meglio.
Mi dispiace doverlo dire, ma "la Chiesa fai-da te", con regole diverse da diocesi a diocesi, da parrocchia a parrocchia e da sacerdote a sacerdote, non solo mi delude, ma sinceramente inizia a stancarmi.
Non stupiamoci poi se le vocazioni maturano solo nell'ambito tradizionalista.

R.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

A questo punto io mi chiedo che ci sta a fare la CdF? Che intervenga su Milano e Lombardia, che sanzioni 'sto Garbini e tutti quelli come lui. In certi momenti ho l'impressione che si temano le conseguenze di un intervento deciso.
Alessia

Raffaella ha detto...

:-))))))
Brava Alessia!
Siamo sempre li': manca la chiarezza del "Ratzinger di Ratzinger".
R.

don Marco (liturgista) ha detto...

Ma la Sacramentum Caritatis e la Redemptionis Sacramentum l'hanno mai letta? Esiste anche in italiano, non solo in latino

don Marco (biblico) ha detto...

Eminenza inviti la Bibbia a parlare in Duomo, sicuramente avrà da dire qualcosa di più interessante.

don Marco (manzoniano) ha detto...

Garbini?! Chi era costui!? ruminava tra se don Marco seduto sul suo seggiolone......
Forse dovrebbero ricordare a questo signore che soffre di protagonismo, che lui è a servizio della Chiesa e non viceversa.

Giovanni ha detto...

L'epistola di ieri del rito straordinario: "Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero." (2Tm 4,1-4)

don Marco ha detto...

anche la lettura degli atti degli apostoli non era da meno, anzi!! :)

euge ha detto...

Cara Alessia dal 19 Aprile 2005 e seguenti, la Congregazione per la Dottrina della Fede, non ha più diciamo " sfornato" un provvedimento ex novo perchè vive ancora di rendita, su tutti quelli prodotti dall'ex Prefetto Ratzinger.
Mi sono chiesta, anch'io più volte, come mai la CDF sia di fatto inerme ed inattiva..........!
Mi viene da pensare che chi la guida, non sia abbastanza ferrato sul lavoro non indifferente che si fa in quel palazzo. Levada non ha brillato negli ultimi tempi in competenza e gli unici documenti emessi sono soltanto dei rifacimenti o riassunti di quelli efficacissimi di Ratzinger. Tremo al pensiero di chi possa prendere il suo posto!!!!!!! Tempo fa si parlò di Shonborn poi ancora di Bruno Forte!!!!!! Speriamo di non cadere dalla padella nella brace. La CDF è importante per la difesa della dottrina cattolica e mai come in questo momento, serve qualcuno con gli attributi.