giovedì 28 maggio 2009

Il Papa alla Cei: riscoprire il compito educativo di fronte alla difficoltà di formare autentici cristiani e uomini e donne maturi (Radio Vaticana)


Vedi anche:

Luca Volonté: vita e famiglia, pilastri d’Europa (Ognibene)

Messaggio dei vescovi d'Irlanda agli ordini religiosi: Un giusto risarcimento alle vittime degli abusi (Osservatore Romano)

Card. Ruini: Pio XII spiegato da mio nonno (Osservatore Romano)

Toh...chi si rilegge nel giro di due ore: don Luigi Garbini che dichiara: «Io faccio fare la comu­nione a tutti...» (Corriere)

I divorziati cattolici: nuove regole in Chiesa. L’appello in un documento consegnato alla Diocesi di Milano (Corriere)

L'Europa come la vede il Papa. L'unica che vale (Volontè)

Mons. Fisichella: l’autentica questione morale è una proposta vera per le nuove generazioni (Salini)

Il timore reverenziale della stampa cattolica nei confronti di Martini...

La Cei: non siamo un soggetto politico e per questo non diamo patenti a nessun partito (Izzo)

Un anno nella Chiesa per superare gli scandali dei sacerdoti (Zenit)

L'aspetto geopolitico della visita del Papa in Terra Santa. Intervista a Lucio Caracciolo, direttore di “Limes” (Zenit)

Il saluto fra Benedetto XVI e Margaret Thatcher

Il Papa: "Lo spirito del Concilio non ha voluto una rottura, un'altra Chiesa, ma un vero e profondo rinnovamento, nella continuità dell'unico soggetto Chiesa, che cresce nel tempo e si sviluppa, rimanendo però sempre identico, unico soggetto del Popolo di Dio in pellegrinaggio" (Monumentale discorso alla diocesi di Roma)

Il Papa: «Troppi battezzati ai margini della Chiesa» (Mazza)

La Chiesa di fronte all'opinione pubblica (Folena)

Il Papa: difendere l'unità della Chiesa dalle numerose correnti individualistiche...chi ha orecchi per intendere...

Padre Gabriele Amorth, l'esorcista più conosciuto al mondo: "Vescovi e preti ignoranti s'affidano agli psichiatri" (De Carli)

Anno Sacerdotale: lettera del cardinale Hummes ai sacerdoti

Il Papa: "Solo imparando ad inserirsi nella comune libertà, condividere e sottomettersi ad essa, imparare la legalità, cioè la sottomissione e l’obbedienza alle regole del bene comune e della vita comune, può sanare una società come pure l’io stesso dalla superbia di essere al centro del mondo" (Catechesi)

Il vescovo va in prima pagina soltanto se parla di clandestini (Magnaschi)

Il Papa: tradisce il Concilio chi lo esalta come punto di rottura con la Tradizione della Chiesa (Izzo)

Benedetto XVI, Papa della Tradizione: conferenza di Sandro Magister

Card. Kasper: Il Papa non è andato allo Yad Vashem da tedesco. Non è politicamente corretto

Bruno Mastroianni su Martini-Verzé: "Facile fare i preti progressisti con i matrimoni degli altri" (Tempi)

Chiesa e media: un rapporto problematico. Sul viaggio di Benedetto XVI in Africa (17-23 marzo 2009)

Comunicato stampa di Telepace: dal 16 giugno l'emittente trasmetterà in digitale. Ne approfitto per i doverosi ringraziamenti a Telepace...

VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE A CASSINO E MONTECASSINO (24 MAGGIO 2009): LO SPECIALE DEL BLOG

Il Papa alla Cei: riscoprire il compito educativo di fronte alla difficoltà di formare autentici cristiani e uomini e donne maturi. Solidarietà ai terremotati

L’educazione è un compito fondamentale per la Chiesa e la società italiana: Benedetto XVI lo ha ribadito oggi, parlando ai vescovi italiani, ricevuti in Vaticano in occasione della loro assemblea generale. Il Papa ha sottolineato che per essere buoni educatori bisogna unire autorità ed esemplarità. Ha quindi rinnovato la sua solidarietà alle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto ed ha incoraggiato le iniziative di sostegno a quanti soffrono a causa della crisi economica. L’indirizzo d’omaggio è stato rivolto dal presidente della Cei, il cardinale arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco. Ci riferisce Alessandro Gisotti:

“C’è bisogno di educatori autorevoli a cui le nuove generazioni possano guardare con fiducia”: è il vibrante appello levato stamani da Benedetto XVI nell’udienza ai vescovi italiani che proprio al compito fondamentale dell’educazione hanno dedicato la loro assemblea. “La difficoltà di formare autentici cristiani – ha avvertito il Papa – si intreccia fino a confondersi con la difficoltà di far crescere uomini e donne responsabili e maturi, in cui coscienza della verità e del bene e libera adesione ad essi siano al centro del progetto educativo”:

“Un vero educatore mette in gioco in primo luogo la sua persona e sa unire autorità ed esemplarità nel compito di educare coloro che gli sono affidati. Ne siamo consapevoli noi stessi, posti come guide in mezzo al popolo di Dio, ai quali l’apostolo Pietro rivolge, a sua volta, l’invito a pascere il gregge di Dio facendoci «modelli del gregge»”.

Quella dell’educazione, ha detto il Papa, è “un’esigenza costitutiva e permanente della vita della Chiesa” che oggi tende ad “assumere i tratti dell’urgenza e, perfino, dell’emergenza”. E’ allora necessario, ha avvertito, riflettere su un progetto educativo “che nasca da una coerente e completa visione dell’uomo” che può “scaturire unicamente” da Gesù Cristo. E’ Lui, ha proseguito, il Maestro “alla cui scuola riscoprire il compito educativo come un’altissima vocazione” a cui ogni fedele è chiamato:

“In un tempo in cui è forte il fascino di concezioni relativistiche e nichilistiche della vita, e la legittimità stessa dell’educazione è posta in discussione, il primo contributo che possiamo offrire è quello di testimoniare la nostra fiducia nella vita e nell’uomo, nella sua ragione e nella sua capacità di amare. Essa non è frutto di un ingenuo ottimismo, ma ci proviene da quella «speranza affidabile» (Spe salvi, 1) che ci è donata mediante la fede nella redenzione operata da Gesù Cristo”.

Il Papa ha auspicato la realizzazione di un’alleanza educativa tra coloro che hanno responsabilità in questo ambito. Quindi, ricordando che domenica prossima si conclude il triennio dell’Agorà dei giovani italiani, ha invitato i presuli a verificare il cammino educativo in atto e a intraprendere nuovi progetti per i ragazzi. Ma, ha aggiunto, l’educazione non può riguardare solo le nuove generazioni:

“L’opera formativa, infine, si allarga anche all’età adulta, che non è esclusa da una vera e propria responsabilità di educazione permanente. Nessuno è escluso dal compito di prendersi a cura la crescita propria e altrui verso la «misura della pienezza di Cristo»”.

Benedetto XVI ha quindi rivolto il pensiero alla tragedia che ha colpito le popolazioni abruzzesi. Una drammatica circostanza, ha detto, in cui si è rinnovato “quel senso di solidarietà che è profondamente radicato nel cuore di ogni italiano”:

“Ho avuto modo, nella mia visita a quella terra tragicamente ferita, di rendermi conto di persona dei lutti, del dolore e dei disastri prodotti dal terribile sisma, ma anche della fortezza d’animo di quelle popolazioni insieme al movimento di solidarietà che si è prontamente avviato da tutte le parti d’Italia (…) Desidero rinnovare ai Vescovi abruzzesi e, attraverso di loro, alle comunità locali l’assicurazione della mia costante preghiera e della perdurante affettuosa vicinanza”.
Si è così soffermato sulla crisi finanziaria ed economica che ha raggiunto in varia misura tutti i Paesi, Italia compresa.

Nonostante le misure intraprese a vari livelli, ha osservato, gli “effetti sociali della crisi non mancano di farsi tuttora sentire e anche duramente” sulle fasce più deboli. Ha così lodato l’iniziativa - promossa dalla Cei - del fondo di solidarietà denominato “Prestito della Speranza” che avrà domenica prossima un momento di partecipazione corale nella colletta nazionale. Un’iniziativa, ha aggiunto, che evoca il gesto della colletta promossa da San Paolo per la Chiesa di Gerusalemme:

“In un momento di difficoltà, che colpisce in modo particolare quanti hanno perduto il lavoro, ciò diventa un vero atto di culto che nasce dalla carità suscitata dallo Spirito del Risorto nel cuore dei credenti. È un annuncio eloquente della conversione interiore generata dal Vangelo e una manifestazione toccante della comunione ecclesiale”.

Nel suo articolato discorso, il Papa ha avuto anche parole di incoraggiamento per i sacerdoti, i religiosi e i fedeli laici impegnati nelle parrocchie in ogni angolo del Paese. Il Pontefice ha riconosciuto che non bisogna nascondere “le difficoltà” che “incontrano nel condurre i propri membri ad una piena adesione alla fede cristiana”. Non a caso, ha proseguito, si invoca un rinnovamento “nel segno di una crescente collaborazione dei laici”. Ed ha ribadito “la singolare unità che lega la Chiesa in Italia alla Sede Apostolica”, un clima di comunione che favorisce un profondo inserimento nel territorio del popolo cristiano. Da ultimo, il Papa ha messo l’accento sull’impegno dei vescovi italiani “per la promozione di una mentalità a favore della vita in ogni suo aspetto e momento”, specie se fragile. In particolare, ha lodato il manifesto “Liberi per vivere. Amare la vita fino alla fine”, che vede il laicato cattolico impegnato affinché non manchi nel Paese “la coscienza della piena verità sull’uomo”.

Dal canto suo, il cardinale Bagnasco ha ringraziato il Papa per la vicinanza mostrata alle popolazioni d’Abruzzo, confermando l’impegno della Chiesa italiana in favore dei terremotati:

“Siamo tutti impegnati perché le popolazioni colpite dal terremoto, che hanno mostrato una singolare dignità e manifestato al mondo un radicamento agli autentici valori umani ed evangelici, possano presto tornare alla vita normale e riacquistare i ritmi e le certezze di prima”.

Infine, il porporato ha assicurato che i vescovi italiani sono impegnati nel compito urgente dell’educazione, una questione che “non cessa interpellare anche ampi strati della cultura e della società” oltre all’azione evangelizzatrice della Chiesa.

© Copyright Radio Vaticana

Nessun commento: