martedì 28 luglio 2009
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Retroscena
Sotto due tende tecnologia Nato utilizzata per il G8
La sicurezza coordinata via satellite
STEFANO SERGI
LES COMBES
Tecnologia satellitare di derivazione Nato, identica a quella usata al G8; computer e maxi-schermi dove ad ogni puntino rosso in movimento corrisponde un soccorritore in azione; telecamere ad alta definizione che rimandano immagini dai parcheggi, dalle curve tortuose, dai sentieri. Les Combes è Valle d’Aosta, Italia. Ma a buttar l’occhio nelle sale operative allestite sotto due tendoni dalla Protezione civile regionale, emerge un’efficienza di stile svizzero.
Per la prima volta, in occasione dell’Angelus è stato attuato il piano d’emergenza che coinvolge le unità sparse su tutto il territorio valdostano.
Erano previste 5 mila persone a Les Combes, ne sono arrivate mille in più, con 20 pullman e 1200 auto. Una cosa da nulla se fosse uno stadio in città, oppure piazza San Pietro. Ma per raggiungere la radura a 1300 metri c’è una sola strada, stretta e tortuosa. E garantire la sicurezza a tutti non è semplice.
Sotto il coordinamento del direttore Pio Porretta, la Protezione civile valdostana ha richiamato 250 uomini. Uno schieramento imponente e diretto con sistemi hi-tech. Due tendoni di fronte alla colonia dei salesiani rappresentano il cuore pulsante del «Mototrbo», il sistema di trasmissione radio con localizzazione digitale e satellitare. In sostanza, la posizione di ogni addetto dotato di radio è visibile dagli schermi. Una tensostruttura è stata adibita a sala ricezione per le chiamate di emergenza, l’altra a Centro operativo misto con polizia, vigili del fuoco, 118, Soccorso alpino, volontari pronti a gestire ogni richiesta in tempo reale. Un esempio: l’ingorgo a un posto di controllo è visibile in diretta grazie a una telecamera digitale, il personale della sala non ha bisogno neppure di ricevere richieste di aiuto, può già agire solo in base alle immagini.
Le tende sono state montate venerdì, l’intera giornata di sabato è trascorsa per verificare i cablaggi. Alle 5 di ieri, tutti operativi: via libera ai fedeli. A fianco delle sale operative, c’è il Centro medico avanzato dell’Usl. Dieci persone soccorse, in gran parte per svenimenti. «Nulla di preoccupante, è andato tutto bene» commenta Enrico Visetti, primario della Rianimazione. Alla fine dell’Angelus, nelle tende arriva il presidente della Regione, Augusto Rollandin, per ringraziare tutti. Ma la giornata è ancora lunga: «Smantelleremo quando se ne sarà andata l’ultima persona».
© Copyright La Stampa (Aosta), 27 luglio 2009
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