martedì 26 maggio 2009

Cassino: Benedetto XVI inaugura la Casa della Carità (Palma)


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VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE A CASSINO E MONTECASSINO (24 MAGGIO 2009): LO SPECIALE DEL BLOG

Il Papa a Cassino Marrazzo: una frontiera contro le nuove povertà

E Benedetto inaugura la Casa della Carità

Folla e applausi a 29 anni dalla visita di Wojtyla

Ester Palma

Un’immensa distesa di berretti bianchi con la scritta in azzurro «W il Papa», striscioni di benvenuto bian­chi e gialli sui balconi delle case, l’apertura di una Casa della Carità e una piazza dedicata a lui: quasi 29 an­ni dopo l’ultima visita di un Pontefi­ce, Cassino ha accolto con grande af­fetto Benedetto XVI ieri, nel giorno dell’Ascensione.
Perchè solo l’affetto (insieme alla fede) può spingere oltre 12 mila per­sone ad aspettare ore, prima di parte­cipare alla Messa in una piazza infuo­cata da un sole più che estivo. Applau­dendo vari brani dell’omelia del Pa­pa: da quando ha ringraziato per la dedica della piazza, la stessa in cui ha celebrato la Messa, al passaggio sul­l’attualità dell’«ora et labora» di San Benedetto e soprattutto all’appello a politici e imprenditori contro «la feri­ta della disoccupazione che affligge questo territorio».
Benedetto XVI era arrivato in elicot­tero da Roma intorno alle 10. Ad acco­glierlo il sottosegretario Gianni Letta, il padre abate di Montecassino dom Pietro Vittorelli e il sindaco di Cassi­no Bruno Scittarelli. «Un papa di no­me Benedetto che visita la terra di San Benedetto è un segno evidente della misericordia di Dio per la no­stra terra, che ha visto distruzioni e sofferenze, ma che ha fatto della pace il suo orgoglio», ha detto il padre aba­te. E ha ricordato come il vero simbo­lo della zona sia l’Abbazia «quattro volte distrutta, altrettante ricostrui­ta ». Quest’anno sono proprio 65 anni dal bombardamento alleato che la ra­se al suolo l’ultima volta. «Noi andia­mo avanti - spiega l’Abate - con la Ca­sa della Carità, inaugurata proprio dal Papa e con la culla termica contro gli abbandoni dei neonati, che nei giorni scorsi ha iniziato a funzionare presso il convento delle Suore di Cari­tà, grazie anche all’impegno del no­stro Centro di aiuto alla vita».
Proprio l’inaugurazione della casa è stata il secondo appuntamento del­l’impegnativa giornata del Papa a Cas­sino, che ha visitato anche l’Abbazia e il cimitero polacco. Ad attenderlo per scoprire la lapide c’erano il presi­dente della Regione Piero Marrazzo, il direttore della Caritas locale e della nuova Casa, don Giovanni Coppola, ancora Gianni Letta. La struttura è stata realizzata in un’ala dismessa del vecchio ospedale «Gemma de Bosis», intitolato alla nobildonna che nel 1357 aveva donato l’area per creare un «hospitalario» per poveri e ipelle­grini. Due piani, servizi diurni e una ventina di posti letto: «Tutto è nato da un’intuizione di padre Vittorelli ­ha detto Marrazzo - e noi l'abbiamo subito accolta, senza immaginare che l’avrebbe inaugurata il Santo Padre. Questo centro per noi è una frontiera per le nuove povertà, dove l'acco­glienza si esercita con la carità, la soli­darietà e lo spirito di sussidiarietà». Soddisfatto anche don Giovanni: «Manca solo un ascensore a collegare i due piani della struttura. Chissà se qualcuno vorrà provvedere...»

© Copyright Corriere della sera, 25 maggio 2009

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