domenica 21 giugno 2009

50mila fedeli alla Messa per Padre Pio. Il Papa: dovette combattere con il demonio (Izzo)


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Riceviamo e con piacere e gratitudine pubblichiamo:

PAPA: 50 MILA FEDELI ALLA MESSA PER PADRE PIO

Salvatore Izzo

(AGI)

San Giovanni Rotondo, 21 giu.

Sono oltre 50 mila i fedeli che assistono alla messa celebrata da Benedetto XVI sul piazzale della nuova chiesa di San Pio da Pietrelcina, a San giovanni Rotondo. Lo afferma il portavoce del
santuario, Stefano Campanella.
Appena il Papa ha impartito la benedizione conclusiva e' iniziata una pioggia torrenziale, che ha creato qualche problema al deflusso della folla che riempiva oggi oltre al piazzale della nuova chiesa di San Pio e quello del vecchio santuario anche l'intera via dei Cappuccini che su di esso si affaccia e le altre vie e spiazzi limitrofi, offrendo un colpo d'occhio impressionante alle telecamere che riprendevano dall'alto.
Benedetto XVI, visibilmente commosso, ha celebrato sul sagrato dell'avveniristica chiesa progettata dall'architetto Renzo Piano e affrescata dal pittore gesuita Mark Ivan Rupnik, con il segretario di Stato Tarciso Bertone, il card. Salvatore De Giorgi, originario di queste terre, e tutti i vescovi della Puglia.
Pisside e calice erano quelli usati dal Padre Pio e che gia' servirono per la grande messa di Giovanni Paolo II il 23 maggio del 1987. Al termine del rito, prima della preghiera dell'Angelus, il Papa teologo ha ricordato la profonda pieta' mariana del frate con le stimmate che ai suoi seguaci chiedeva: "Amate la Madonna e fatela amare".
"Lo ripeteva a tutti, e piu' delle parole - ha sottolineato Ratzinger - valeva la testimonianza esemplare della sua profonda devozione alla Madre celeste. Battezzato nella chiesa di Santa Maria degli Angeli di Pietrelcina col nome di Francesco, come il Poverello di Assisi nutri' sempre per la Vergine un amore tenerissimo".
"A San Giovanni Rotondo, presso il Santuario di Santa Maria della Grazie, dove e' rimasto fino alla morte e dove riposano le sue spoglie mortali, tutta la sua vita e il suo apostolato - infatti - si sono svolti sotto lo sguardo materno della Madonna e con la potenza della sua intercessione.
Anche la 'Casa Sollievo della Sofferenza' egli la considerava opera di Maria, 'Salute dei malati'". "Cari amici, sull'esempio di Padre Pio, anch'io oggi - ha poi concluso il Pontefice rivolto ai 50 mila fedeli presenti - voglio affidarvi tutti alla materna protezione della Madre di Dio. In modo particolare la invoco per la comunita' dei Frati Cappuccini, per i malati dell'Ospedale e per quanti con amore se ne prendono cura, come pure per i Gruppi di Preghiera che portano avanti in Italia e nel mondo la consegna spirituale del Santo fondatore".

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PAPA: PADRE PIO DOVETTE COMBATTERE CON DEMONIO

(AGI) - San Giovanni Rotondo, 21 giu.

Salvatore Izzo

"Come e' stato per Gesu', la vera lotta, il combattimento radicale Padre Pio ha dovuto sostenerli non contro nemici terreni, bensi' contro lo spirito del male. Le piu' grandi 'tempeste' che lo minacciavano erano gli assalti del diavolo, dai quali egli si difese con 'l'armatura di Dio', con 'lo scudo della fede' e 'la spada dello Spirito, che e' la parola di Dio'". Benedetto XVI lo ha ricordato nell'omelia della messa celebrata sul piazzale del nuovo Santuario progettato da Renzo Piano, gremito da 50 mila fedeli. "Rimanendo unito a Gesu' - ha spiegato - egli ha avuto sempre di mira la profondita' del dramma umano, e per questo si e' offerto e ha offerto le sue tante sofferenze, ed ha saputo spendersi per la cura ed il sollievo dei malati, segno privilegiato della misericordia di Dio, del suo Regno che viene, anzi, che e' gia' nel mondo, della vittoria dell'amore e della vita sul peccato e sulla morte".
A rivelare gli scontri di Padre Pio con il Demonio erano stati i frati del Convento di San Giovanni Rotondo che spesso la notte sentivano inquietanti rumori provenire dalla celletta del frate con le stimmate, che era di gracile costituzione (oltre che cagionevole di salute) e mai avrebbe potuto alzare armadio e letto per provocare quei suoni agghiaccianti che derivavano da vere e proprie colluttazioni.
La mattina, poi, racconta l'esorcista Gabrile Amorth nel libro di Marco Tosatti, "Padre Pio e il diavolo" (edito da Piemme) spesso il religioso appariva con lividi e tumefazioni. Lo stesso Padre Pio descrisse invece un incontro meno cruento con il Demonio al suo confratello padre Tarcisio da Cervinara, racconto riportato nel libro di Tosatti: "Una mattina mentre stavo confessando gli uomini mi si presenta un signore alto, snello, vestito con una certa raffinatezza e dai modi garbati, gentili. Inginocchiatosi questo sconosciuto incomincia a palesare i suoi peccati che erano di ogni genere contro Dio, contro il prossimo, contro la morale: tutti aberranti. Mi colpi' una cosa. Per tutte le accuse, anche dopo la mia riprensione, fatta adducendo come prova la parola di Dio, il magistero della Chiesa, la morale dei santi, questo enigmatico penitente controbatteva le mie parole giustificando, con estrema abilità e con ricercatissimo garbo, ogni genere di peccato, svuotandolo di qualsiasi malizia e cercando allo stesso tempo di rendere normali, naturali, umanamente indifferenti tutti gli atti peccaminosi. E questo non solo per i peccati che erano raccapriccianti contro Dio, Gesù, la Madonna, i Santi, che indicava con perifrasi irriverenti senza mai nominarli, ma anche per i peccati che erano moralmente tanto sporchi e rozzi da toccare il fondo della più stomachevole cloaca.
Le risposte, che questo enigmatico penitente dava di volta in volta alle mie argomentazioni, con abile sottigliezza e con ovattata malizia, mi impressionavano.
Tra me e me, domandandomi, dicevo:'Chi è costui? Da che mondo viene? Chi sara' mai?". E cercavo di fissarlo bene in volto per leggere eventualmente qualcosa tra le pieghe del suo viso; e allo stesso tempo aguzzavo le orecchie a ogni sua parola in modo che nessuna di esse mi sfggisse per soppesarle in tutta la loro portata. A un certo momento, per una luce interiore vivida e fulgida percepii chiaramente chi era colui che mi stava dinanzi. E con tono deciso e imperioso gli dissi: 'Di' viva Gesu', viva Maria'. Appena pronunziati questi soavissimi e potentissimi nomi, satana sparisce all'istante in un guizzo di fuoco, lasciando dietro a se' un insopportabile irrespirabile fetore".

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