domenica 21 giugno 2009
Benedetto XVI da Padre Pio, pellegrino tra i pellegrini (Ruggiero)
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VISITA DEL SANTO PADRE A SAN GIOVANNI ROTONDO (21 GIUGNO 2009): LO SPECIALE DEL BLOG
Benedetto XVI da Padre Pio pellegrino tra i pellegrini
DAL NOSTRO INVIATO A SAN GIOVANNI ROTONDO (FOGGIA)
GIOVANNI RUGGIERO
Sui tetti dei palazzi più alti è da ieri che sventolano bandiere; e il terrazzo dell’imponente Casa Sollievo della Sofferenza, l’ospedale voluto da un ancor giovane Padre Pio, pare il gran pavé di una bella nave da crociera. Salutano il pellegrino più importante, Benedetto XVI, che oggi, come gli altri milioni di fedeli hanno fatto da un anno in qua, si fermerà nella cripta di Santa Maria delle Grazie per pregare davanti al corpo del santo.
Oggi il Pontefice avrà davanti a sé una parte di quel mare di fedeli che in tutto il mondo pregano come ha loro insegnato il frate cappuccino. Questa mattina, e per tutto il giorno, sul Gargano verranno «pezzi» di San Giovanni Rotondo sparsi per tutti i continenti.
I fedeli più lontani sono giunti da Singapore; altri dagli Stati Uniti; e poi dall’Inghilterra, dall’Irlanda, dalla Germania che però non battono per numero i gruppi di preghiera provenienti dalla Polonia.
Per la Messa, sono stati già consegnati 24 mila pass. Poi naturalmente ci saranno tutti quei fedeli che seguiranno gli eventi dai maxischermi installati in altri spiazzi che si aprono ai piedi della collina dove sorge il convento e dove è stata costruita l’imponente chiesa dedicata a San Pio.
Impossibile dire quanti « abitanti » avrà oggi il paese del Gargano. Quelli che oggi sono qui si considerano i più fortunati, perché da un anno sono riusciti a prenotare la visita nella cripta proprio nel giorno in cui a San Giovanni Rotondo, insieme a loro, giunge il pellegrino più atteso. Il più importante dei sei milioni e cinquecentomila pellegrini che in fila, dal 24 aprile scorso, si sono poi fermati davanti al corpo del santo.
È da ieri che è iniziata la processione verso San Giovanni Rotondo. I pullman arrancano sulla strada che, a serpentina, sale sulla collina e sono costretti a procedere a passo d’uomo per affrontare i cinque difficili tornanti. Quassù, il caldo africano è stato smorzato da un temporale e dal vento che abitualmente spazza la collina che domina il Gargano. Il maltempo ha impedito la veglia dei giovani dei gruppi di preghiera alla quale doveva partecipare l’arcivescovo Domenico Umberto D’Ambrosio, ammini-stratore apostolico di Manfredonia- Vieste- San Giovanni Rotondo ed eletto alla guida dell’arcidiocesi di Lecce. Una veglia, quella ' saltata' ieri, che era stata preceduta da incontri presieduti ogni sera da due vescovi della Puglia o da presuli cappuccini. Nonostante gli scherzi del maltempo, si coglie comunque fra i pellegrini una grande trepidazione per questa visita che resterà nella storia non soltanto del paese del Gargano e del suo convento, ma di tutta la spiritualità che ha come centro la figura del frate con le stimmate.
Oggi soltanto al Papa sarà possibile inginocchiarsi davanti alla santità del cappuccino di cui que- sto mondo conserva di visibile le spoglie.
Sarà certamente il momento più raccolto e intenso di questa visita sui luoghi di Padre Pio. Nella cripta della chiesa che sorge accanto al convento scenderà soltanto Benedetto XVI e alla preghiera assisteranno i soli frati cappuccini. Il Papa accenderà due lampade a significare due momenti della parabola della spiritualità legata a Padre Pio. Le lampade ricordano le due visite pastorali dei Papi che sono venuti in questi luoghi. La prima è quella di Giovanni Paolo II.
Era il 23 maggio del 1987. Il Pontefice era stato già due volte a San Giovanni Rotondo: nell’aprile del 1948 per il legame che lo univa a Padre Pio; e una seconda volta da cardinale, nel 1974, quando volle ricordare nei luoghi del cappuccino la propria ordinazione sacerdotale. La seconda fiaccola, Benedetto XVI, l’accenderà per la visita odierna e segnerà come un punto luminoso questa occasione straordinaria. Il Papa , da pellegrino, vedrà per primo – e li inaugurerà – i mosaici che completano, impreziosendola, la chiesa inferiore di San Pio. Non sono un semplice « orpello » della nuova chiesa, ma rappresentano, costringendo il pellegrino a rallentare il passo, un invito a prendere coscienza della vita divina ricevuta dal battesimo. I frati cappuccini hanno voluto per questa opera un artista che è anche teologo: il padre gesuita sloveno Marko Ivan Rupnik. L’artista con la sua « bottega » ha ricavato 36 nicchie lungo la rampa che porta alla chiesa. Sulla sinistra è rappresentata la vita di san Francesco d’Assisi e a destra quella di san Pio da Pietrelcina. Sono raffigurati alcuni grandi temi della teologia spirituale come la chiamata, la rinuncia al male, l’annuncio del Vangelo, la felicità nella vita dello Spirito Santo.
© Copyright Avvenire, 21 giugno 2009
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