domenica 2 novembre 2008
Evoluzione e Creazione: in Vaticano piena libertà di discussione, voglia di capire senza vincoli (Politi)
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L'universo spiegato al Papa
MARCO POLITI
Città del Vaticano.
In principio era il Verbo. Il principio era il Caso. In principio era il Big Bang. In principio, forse, erano tante bollicine in espansione come i piccoli globi d' acqua che esplodono in una pentola in ebollizione.Contratto sulla sua sedia a rotelle, il capo reclinato, lo sguardo tenace di chi convive da quarantasei anni con la Sla, il fisico e matematico Stephen Hawking racconta - via sintetizzatore - lo svolgersi dell' universo e il succedersi delle teorie sulle sue origini. è un excursus affascinante da Aristotele, che credeva nell' universo eterno e senza inizio, a Immanuel Kant, arrivando a Einstein e alle ultimissime ricerche, combinando la teoria generale della relatività con la teoria dei quanti. Seduti in quadrato nel salone dell' Accademia pontificia delle Scienze, lo ascoltano in silenzio e concentrazione scienziati di tutte le credenze e due porporati, i cardinali Christoph Schoenborn e George Cottier.
«Che succedeva prima dell' inizio del mondo? - domanda Hawking - Cosa faceva Dio prima di crearlo? Preparava l' Inferno per chi pone simili domande?».
Il tono scherzoso mescolato all' illustrazione scientifica getta una luce sullo spirito con cui l' accademia del Papa ha organizzato un simposio per misurarsi con Darwin alla vigilia del cento cinquantesimo anniversario della pubblicazione dell' Origine della specie. Piena libertà di discussione, voglia di capire senza vincoli.
Dice il fisico Nicola Cabibbo, neo-presidente dell' accademia: «La teoria di Darwin è causa di qualche imbarazzo nell' insegnamento cattolico. è nostra intenzione presentare il progresso delle conoscenze in questo campo e fare il punto». Così è nato il convegno dedicato agli «Approcci scientifici sull' evoluzione dell' universo e della vita» e dalle prime battute appare chiaro che nel consesso, riunito nella rinascimentale Casina di Pio IV immersa nel verde dei giardini vaticani, non c' è spazio per i fanatismi del Creazionismo né per gli arzigogoli del Disegno Intelligente, che vorrebbe fare indossare al Creatore il grembiule dell' orologiaio intento a cesellare i meccanismi di un orologio perfetto. «Da qualche anno il creazionismo ha cercato di darsi un' impostazione scientifica e si è trasformato nel "disegno intelligente"», ha spiegato Cabibbo sull' Avvenire, sottolineando garbatamente: «Da molti è considerato una riedizione del creazionismo ammantato di una veste di scienza». è la sepoltura silenziosa per una pseudo-teoria, che per qualche anno ha mobilitato i cattolici più tradizionalisti. «La teoria dell' evoluzione è scientifica, le critiche avanzate dai difensori del Disegno Intelligente sono senza fondamento», perché le carenze e le difficoltà dell' evoluzione rientrano nella visione generale di quella specie di "albero" in crescita che è l' evoluzione: è scritto in un intervento preparato da padre Jean-Michel Maldamè dell' Istituto cattolico di Tolosa. C' è spazio per Dio in questo processo? Sì, ritiene il religioso. «Ma il Creatore non è esterno alla natura.
L' atto creativo è la parte più intima dell' energia in opera». Hawking nel suo discorso non entra in queste questioni.
Non fa ideologia né filosofia, neanche di tipo scientista. Traccia socraticamente il percorso delle scoperte, delle ipotesi, degli errori, dei risultati raggiunti.
Evidenzia ciò che si sa e ciò che si ignora. «Il mio è un approccio positivista», afferma. Contano i risultati sottoposti a verifica. Con ironia anglosassone precisa. Fra il modello per cui l' "universo fu creato l' anno scorso" e il modello per cui il mondo esiste da più tempo, «il secondo offre più spiegazioni». L' espansione dell' universo, dichiara, è una delle scoperte intellettuali più importanti del XX secolo. La teoria di Einstein sulla relatività è fondamentale, ma «non può predire come l' universo inizia, bensì solo come si evolve una volta che è iniziato». Si può allora discutere dell' origine dell' universo? Per lo scienziato va combinata la teoria einsteiniana con la teoria dei quanti di Max Planck e piuttosto che a un unico Big Bang Hawking pensa a uno scenario più complesso. «L' immagine che Jim Hartle e io abbiamo delineato della creazione quantistica spontanea dell' universo sarebbe un po' come la formazione di bolle di vapore nell' acqua bollente». Molte bollicine che appaiono e scompaiono. Micro-universi che si espandono e collassano.
Alcune "bolle" che crescono e si espandono velocemente. «Corrispondenti a universi che iniziano a espandersi a un ritmo sempre crescente». Tanti universi, dunque, non uno solo. Ma anche tanti interrogativi aperti. L' universo o gli universi si espanderanno per sempre? O collasseranno di nuovo? «La cosmologia è un tema affascinante», conclude Hawking.
Benedetto XVI, che riceve in udienza i partecipanti al convegno, è attento a far capire che non c' è opposizione tra fede nella creazione e scienza.
Gli preme evidenziare la razionalità del creato. «Galileo - rammenta - vedeva la natura come un libro il cui autore è Dio. Questa immagine ci aiuta a comprendere che il mondo, lungi dall' essere originato dal caos, assomiglia a un libro ordinato. è un cosmo». Neanche lui torna a parlare di Disegno Intelligente.
Persino l' Osservatore Romano chiarisce. Meglio misurarsi direttamente con Darwin e l' evoluzionismo piuttosto che con altre invenzioni. «Certo, un disegno sulla creazione viene affermato nella dottrina della Chiesa - è scritto sul giornale vaticano - ma non agganciamolo alla teoria americana dell' Intelligent Design creando nuovi equivoci».
Papa Ratzinger ribadisce un solo concetto. «La distinzione tra un essere vivente e un essere spirituale, che è capax Dei, indica l' esistenza dell' anima intellettiva». E, come insegna la Chiesa, «ogni anima spirituale è creata direttamente da Dio, non è "prodotta" dai genitori, ed è immortale».
Tocca al cardinale di Vienna Schoenborn spiegare agli scienziati, una volta tornati all' accademia, che il punto fondamentale per Ratzinger è la connessione tra «ragione, fede e vita», grazie a cui il cristianesimo è diventato una religione mondiale. La religione scorporata dalla ragione, rimarca, può cadere in preda a patologie irrazionali. Ecco perché Ratzinger torna insistentemente sul discorso della razionalità del credere e nel credere. E allora nello scenario evolutivo, sottolinea Schoenborn, è rintracciabile sia una razionalità della materia sia una razionalità del processo. C' è una Razionalità originaria che si rispecchia in queste dimensioni, chiede il cardinale? La risposta va al di là del percorso scientifico, ma la domanda è razionale e secondo Ratzinger si deve anche «osare credere a una razionalità creatrice e affidarsi a essa». Con questi toni il convegno dell' Accademia pontificia delle Scienze libera il dibattito su Darwin e la Chiesa dagli scontri astiosi e riporta l' argomento a un confronto stimolante tra scienziati, teologi e filosofi senza invasioni di campo autoritarie.
Ma tutto c' era già nell' immagine, colta nella sala delle udienze in Vaticano, di papa Ratzinger che carezza delicatamente il ciuffo ribelle di Stephen Hawking, mentre lo scienziato batte i tasti del computer e il sintetizzatore riverbera un saluto: «Sono contento di incontrarla, Santità. Oggi dovrebbe essere un buon incontro tra Scienza e Chiesa».
© Copyright Repubblica, 1° novembre 2008 consultabile online anche qui.
Che dire? Quando ci si mette, Politi confeziona articoli piu' che ottimi :-)
R.
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