lunedì 20 aprile 2009

Intervista di Galeazzi al solito Di Segni...un bel "regalo" per l'anniversario di Pontificato

Su segnalazione di Eufemia chi lo desidera (e solo chi se la sente) puo' leggere qui l'intervista di Galeazzi a Di Segni.
Come giustamente ci fa notare Eufemia, tutti zitti quando Obama ha aperto all'Iran ma ora temo che il politicamentemediaticamentereligiosamente corretto abbia gia' deciso dove andare a parare e con chi prendersela.
Intanto Ban Ki-moon ha condannato l'olocausto e l'islamofobia. Speriamo in una dichiarazione analoga anche per la cristianofobia.

28 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella,
a proposito del titolo, forse intendi: "Intervista di Galeazzi al solito Di Segni...". Grazie di tutto cmq.

Raffaella ha detto...

Grazie :-)

Anonimo ha detto...

Stavolta i due deputati belgi, responsabili della provvida iniziativa antiaids, proporranno di conferire al Papa il premio Nobel per la pace. Saluti, Eufemia

Raffaella ha detto...

:-)))
E' impressionanante l'ipocrisia unita al conformismo dei paesi occidentali iscritti agli abbonanti assenti (Italia compresa).
R.

Anonimo ha detto...

Di Segni dovrebbe riflettere prima di fare determinate affermazioni calunniose e insultanti sul nostro pontefice. Mi domando cosa ci sia di tanto scandaloso e incendiario nelle parole di Papa. Parole che ogni persona di buona volontà non può che condividere. Raffa, non ci sono le premesse per un viaggio in Israele. Un viaggio che verrebbe vieppiù interpretato come una ripazione a immaginari torti. Non potrà neppure visitare la piccola comunità cristiana di Gaza e non sicuramente per sua volontà.
Alessia

Raffaella ha detto...

Cara Alessia, come sai, non sono per nulla entusiasta del viaggio in Israele.
So che e' desiderio del Santo Padre e lo rispetto, ma non mi si chieda di mostrare eccessivo entusiasmo o una felicita' che non provo.
R.

Alessandro VI ha detto...

Carissime sono sicura che con questa esternazione Di Segni voglia in qualche modo screditare ulteriormente il Papa in vista del suo viaggio Apostolico.
Questo è uno dei motivi per il quale io ero e sono fermamente contraria a questo viaggio.
Ribadisco che continuo a non fidarmi.

Anonimo ha detto...

Meno male che Sarkozy ha pure la mamma ebrea e che gli inglesi Israele lo hanno proprio creato. Ma Sharansky su Repubblica deplora blandamente le due "paladine della democrazia" per prendersela con il solito sospetto, cui però offre l'alibi della demenza senile.Saluti, Eufemia

Anonimo ha detto...

beh..... se durante il viaggio in Israele accadrà qualcosa al nostro Pontefice............ sapremo dove cercare le cause.

gemma ha detto...

certo che andare a cercare Di Segni in queste circostanze per intervistarlo, significa proprio che a caldo, dirà esattamente quello che ha detto. Mi verrebbe da ringraziare Galeazzi per la premura...e mi fermo qui, per non emulare i sentimenti che Di Segni rivolge al Santo Padre. Ne è sempre così prodigo, che effettivamente è impossibile che chi lo intervista non sappia già le chicche che gli riserverà

fuffo ha detto...

il Papa deve pensare anche ai perseguitati cristiani per i quali non mi pare che Obama, l'Olanda o lo stesso Israele si diano mai particolare pena

SERAPHICUS ha detto...

Lasciamo stare per il momento Israele, Di Segni e le solite fanfaronate.

Ma:

non posso che dirmi sorpreso per le parole dopo il Regina caeli di ieri. Mi meraviglio della presenza della delegazione vaticana a Ginevra. E mi meraviglio delle parole del Pontefice considerando la storia della famigerata conferenza di Durban del 2001. Mi sembra essere questo il problema, non l'opinione di un qualunque ebreo che è libero di averla come meglio crede.

Ripeto: mi meraviglio della diplomazia vaticana che partecipa a un evento dubbio come questa nuova conferenza. Un evento molto relativo, molto politico che veramente può danneggiare la Santa Sede e il Pontefice. La diplomazia: non dovrebbe evitare proprio questo?

Raffaella ha detto...

In effetti, dal punto di vista diplomatico, e' assai "curioso" che debba sempre essere il Papa a metterci la "faccia".
Di rapporti diplomatici dovrebbe occuparsi sempre e solo la Segreteria di Stato.
Non comprendo come mai si senta sempre il bisogno di nascondersi continuamente dietro al Santo Padre.
A pensare male si fa peccato, ma...
Questa e' una sensazione che avevo gia' ieri.
Se notate, personalmente ho scelto titoli sulla prima parte del Regina Coeli, non sulla seconda.
R.

euge ha detto...

non posso che dirmi sorpreso per le parole dopo il Regina caeli di ieri.

Perchè cosa c'è da meravigliarsi? La condanna del razzismo vale in ogni caso oppure è unilaterale? E poi il Papa ha condannato fermamente ogni episodio che danneggi e mortifichi la dignità umana ed ha citato i tanto ben noti esempi di cui è piena la storia non molto lontana anche questo è strano oppure accende le polveri?
No! questo attacco al Pontefice l'ennesimo è ingiustificabile ed innaccettabile come lo sono stati tutti gli altri. Credo che la presenza del vaticano non deve assumere aspetto politico ma, una vlenza prettamente umanitaria e di mediazione. Mi chiedo cosa c'è da meravigliarsi in questo.
La misura è veramente colma!

Anonimo ha detto...

stiamo calmi,finora non c'è una vera e propria polemica.
non ingigantiamo cose che finora non hanno raggiunto una dimensione considerevole.
x quanto riguarda poi le parole del Papa di ieri, a mia memoria ogni volta che c'è stata una importante conferenza internazionale il papa ne ha sempre parlato nell'angelus precedente all'evento.

Antonio

SERAPHICUS ha detto...

Allora te lo spiego: non mi meraviglio delle parole "umanitarie" sulla questione del razzismo. Credo che almeno da Pio XI in poi le cose siano chiare.

Mi meraviglio di queste parole in relazione a questa conferenza POLITICA. E gli avvenimenti a Ginevra di questo pomeriggio mi danno, purtroppo, ragione.

Dunque: rimane da chiedersi come una diplomazia particolare come quella vaticana che esiste innanzitutto per garantire la presenza del messaggio cristiano nel mondo, possa partecipare a un tale evento MONDANO, POLITICO, RELATIVO, STRUMENTALE.

gemma ha detto...

credo che a questo evento si sia partecipato in buona fede, come ad altri dell'Onu. Se poi altri hanno fin dall'inizio voluto dargli più valenza politica che umanitaria è un'altro discorso. Non mi occupo di cose nè poltiche e nemmeno diplomatiche e credo nemmeno il Papa che, evidentemente sperava in una possibilità di mediazione (a meno che non vogliamo immaginarlo sempre come un vecchietto sprovveduto che fa quello che una presunta incauta segreteria gli suggerisce).
Se l'Onu e relative conferenze sono ormai ridotti a trappoloni poltico-diplomatici, ci si tiri fuori del tutto e non si lasci una inutile rappresentanza fantasma, utile solo alle polemiche. Credo che di diritti umani ormai interessi ben poco in queste riunioni e le vere motivazioni siano altre

Anonimo ha detto...

Da non crederci! Ora si son fatti vivi i fratelli musulmani.
http://notizie.virgilio.it/notizie/esteri/2009/04_aprile/20/m_o_fratelli_musulmani_giordania_vaticano_rinvii_visita_papa,18843728.html
Alessia

euge ha detto...

E allora secondo te qual'è la soluzione?

Dare al Papa la colpa di tutto questo?

In questo caso avrebbe ragione Di Segni?
La verità è che si vogliono vedere sempre le cose solo da un lato e mai dall'altro. O forse dobbiamo far scontare a Benedetto XVI il fatto che sia indipendente dalle sottomissioni a paesi come la francia, la germania, l'America e via dicendo? Perchè per ogni cosa che la chiesa decide di fare c'è sempre qualcuno pronto a gridare allo scandalo? Non può essere invece che sono proprio gli altri a dare una valenza sbagliata a certi incontri per provocare di proposito divisioni e per mettere in difficoltà tutti coloro che sono di religione cristiana e che vengono perseguitati in varie parti del mondo senza che nessuno si scandalizzi più di tanto? Credo che se si vuole una svolta vera per quanto riguarda il razzismo ed altre forme di minaccia alla dignità umana, si debba cercare di discutere anche con chi non ci va a genio........ altrimenti e solo tempo sprecato e tutto rimarrà come è stato fino ad ora.

gemma ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Mefistofele ha detto...

Concordo con te gemma! Semmai ho proprio l'impressione che siano gli altri di proposito a creare un caso e guarda la coincidenza, sempre a ridosso di qualche appuntamento importane del Santo Padre!
Non mi stupisce affatto che anche il " buon " Di segni si sia abbarbicato a questo evento, per creare caos prima del viaggio del Papa in Israele.............
" Un viaggio che non sa da fare" parafrasando una frase celebre dei Promessi Sposi.

gemma ha detto...

io invece ho l'impressione che al solito si voglia creare il caso proprio da parte cattolica.
Sarà poi inevitabile che non arrivi anche al mondo ebraico, una volta confezionato e montato a dovere. E cosa deve dire Di Segni in tal caso, se non ripetere quel che ha detto?
C'è chi ce l'ha con la segreteria di stato e vuole sottolinearne gli eventuali svarioni, chi ce l'ha col Papa e non perde l'occasione...ma non eravamo noi i portatori di pace tra i contendenti, quelli che devono costruire ponti? E come li si costruiscono i ponti se si disertano le occasioni di confronto?
Diamo per scontato il fallimento di Durban I.ma perchè non lavorare perchè Durban II possa portare a qualcosa di diverso? E perchè in medioriente si possa evitare l'ennesimo conflitto? Altrimenti, sia azzerato l'Onu una volta per tutte, come struttura fallimentare sul campo e ci si inventi qualcos'altro.

Anonimo ha detto...

Anche la UE sarebbe da azzerare.
Alessia

Anonimo ha detto...

La Francia cmq ci è andata alla conferenza.

Antonio

Anonimo ha detto...

A leggere la cronaca di questa prima giornata pare ovvio che Durban II è fallita o meglio si è voluto farla fallire. Naturalente con buona pace di una larga fetta di umanità sfruttata e discriminata di cui nessuno ha parlato.
Alessia

Raffaella ha detto...

Tutta questa storia, comunque la si metta, puzza un tantino.
Ahmadinejad dice le stesse cose da anni.
Che cosa e' cambiato e perche' si e' ritenuto piu' opportuno fuggire piuttosto che parlare apertamente dei problemi?
C'e' qualcosa che sinceramente non mi torna...
R.

gemma ha detto...

forse si sta tentando il suo isolamento diplomatico, per evitare risoluzioni peggiori, chissà...

Anonimo ha detto...

beh, se avessero voluto affrontare realmente i problemi non avrebbero potuto tacere la situazione dei palestinesi (vedi striscia di Gaza) e, di conseguenza, censurare gli eccessi di Israele e lavorare per una soluzione condivisa. Cosa assai imbarazzante per chi porta il tremendo fardello del senso di colpa sul groppone. Ma evidentemente i peccati e le omissioni del passato non hanno insegnato nulla.
Alessia