mercoledì 15 aprile 2009

Joseph Ratzinger: "Non sono gli intellettuali a misurare i semplici, bensì i semplici misurano gli intellettuali"


Non sono i dotti a determinare ciò che è vero della fede battesimale, bensì è la fede battesimale che determina ciò che c’è di valido nelle interpretazioni dotte. Non sono gli intellettuali a misurare i semplici, bensì i semplici misurano gli intellettuali. Il compito del magistero ecclesiale è difendere la fede dei semplici contro il potere degli intellettuali; esso protegge la fede dei semplici, di coloro che non scrivono libri, che non parlano in televisione e non possono scrivere editoriali nei giornali, questo è il suo compito democratico. Esso deve dar voce a quelli che non hanno voce“ (Joseph Ratzinger)

Riceviamo e pubblichiamo anche questo bel commento:

In queste parole pronunciate ormai un decennio fa può essere trovato il riassunto complessivo degli avvenimenti della settimana passata.
E questo vale anche e sopratutto per l'omelia duranta la messa del crisma di giovedì santo, un vero "gioiello" da custodire nel cuore e nella mente, per farlo vivere sempre, nonché per farlo fruttare

4 commenti:

Anonimo ha detto...

inoltre:
...Dovrebbe essere finalmente chiaro anche che dire dell’opinione di qualcuno che essa non corrisponde alla dottrina della Chiesa cattolica non significa violare i diritti umani. Ciascuno deve avere il diritto di formarsi e di esprimere liberamente la propria opinione. La Chiesa con il Concilio Vaticano II si è dichiarata decisamente a favore di ciò e lo è ancora oggi. Ma ciò non significa che ogni opinione esterna debba essere riconosciuta come cattolica. Ciascuno deve potersi esprimere come vuole e come può davanti alla propria coscienza. La Chiesa deve poter dire ai suoi fedeli quali opinioni corrispondono alla loro fede e quali no. Questo è un suo diritto e un suo dovere, affinché il sì rimanga sì e il no no, e si preservi quella chiarezza che essa deve ai suoi fedeli e al mondo».
Alessia

Anonimo ha detto...

Molto bella questa riflessione!

Caterina63 ha detto...

...il meraviglioso passo sopra riportato parla di un intellettualismo non certo per disprezzare la ragione, quanto per metterci in guardia dalla superbia di chi, ritenendosi un sapiente ed un maestro, va a minare la fede dei semplici che è armonizzata appunto DAL MAGISTERO DELLA CHIESA verso il quale il Papa ci chiama a difesa...^__^

Le parole dell'allora Ratzinger, ci spingono proprio IN DIFESA di quanti, innocentemente, vengono invece ingannati finendo per perdere la Tradizione della Chiesa...

Non sono dunque certi catechismi o certi catechisti(=i nuovi maestri di oggi) a determinare la nostra fede, ma IL BATTESIMO dato una volta per tutte, irripetibile...a poter dire se certi catechismi insegnano il vero o il falso ^__^
Sono i semplici a determinare la correttezza dottrinale...

Quando parliamo dei "semplici" non intendiamo certo la semplicità privata dalla ragione, ma bensì privata dalla superbia, privata dalla presunzione di essere salvatori della Chiesa, privata dall'orgoglio di farsi portatori di UN CAMMINO salvatore...

I semplici di cui parla il Vangelo e di cui parla la Chiesa, sono le anime DEVOTE...animate da quella devozione oggi disprezzata ed occultata da certi Cammini...
basti pensare, come esempio eclatante, che dal Venerdì Santo è iniziata la Novena alla Divina Misericordia e che molti gruppi e movimenti o Cammini che si dicono ecclesiali L'HANNO ABOLITA all'interno delle loro comunità perchè ritenute stupide...inutili...
si disprezza la fede dei semplici che in questi giorni pregano la Coroncina della Divina Misericordia e certi catechisti IMPEDISCONO LORO DI DIVENTARE ANIME DEVOTE...

e potremo fare altri esempi....

su youtube dove sono con un canale che mette video a favore del Magistero benedettiano, ho ricevuto proprio stamni un commento allucinante:

"Sono cattolica, impegnata nella Parrocchia, Gesù è la persona che ho scelto come guida della mia vita,ma Benedetto XVI non mi attira per niente!! "

la mia risposta:

L'importante è che tu non insegni le tue antipatie a chi ti è stato affidato dalla Provvidenza, poichè non siamo chiamati in Parrocchia per manifestare le nostre antipatie o simpatie....e di tutto renderemo conto al Signore...
Altra cosa: è gratificante che al tuo contrario il Papa invece prova amore per te! Non spargere veleni!
Auguri!

Ma tu guarda che si deve leggere da chi si definisce con prepotenza cattolico!

Anonimo ha detto...

Bel commento!