giovedì 8 ottobre 2009

Cattolicesimo politico al tramonto: a vantaggio di chi? L’enigma segreteria di Stato (De Marco)

Clicca qui per leggere la risposta di Pietro De Marco all'articolo di Gianfranco Brunelli su “Il Regno”.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Se il cattolicesimo politico di Ruini doveva portarci a un Casini o a un Marini, ben venga la sua fine. Preferisco uomini che non si servono della Chiesa, ma che servono la Chiesa.

Caterina63 ha detto...

Che piaccia o meno (che si sia d'accordo o no) l'era di Ruini ha portato per oltre vent'anni la Chiesa e soprattutto il Vaticano, ad essere OSTAGGIO della politica italiana...

Il card. Ruini, amico intimo della famiglia Prodi e celebrante alle loro nozze...aveva IMPOSTO ALLA CHIESA un indirizzo obbligatorio verso una inclinazione politica chiamata ULIVO nata, guarda tu il caso, nella "scuola bolognese" e dal fratello di Prodi...tutto in famiglia...

Una sorta di "nepotismo" adottivo che davvero aveva incastrato la Chiesa nella politica...e che di fatto ha cominciato a crollare quando lo stesso Prodi ha tradito la fiducia concessagli dal cardinale Ruini sia con il governo fatto con i comunisti....sia con il pericolo (comunque non estinto) di un riconoscimento delle coppie di fatto da parte niente meno che della Rosy Bindi...uscita completamente fuori di senno con i suoi DI.CO.

A prescindere che non ho interesse per un colore ed un altro (valuto le persone e al momento in Italia siamo messi malissimo!!) va da se che non possiamo che lodare Dio che l'era Ruini, politica, stia terminando...

Mi auguro solo che la nuova inclinazione vaticana NON commetta gli stessi errori e che anzi, dagli errori di questi oltre 20 anni, si sia imparato qualcosa...
a tal proposito, la missione del successore di Ruini, il card. Vallini, grazie a Dio, sembra davvero ben impostata a stare alla larga dai compromessi politici....speriamo che duri...

La Chiesa è chiamata a COLLABORARE con la politica, nè ad esserne schiava, tanto meno a farsi comandare dai politici...
Se la politica, di qualunque colore essa sia, NON collaborasse con la Chiesa e la sua Dottrina Sociale, occorre avere il coraggio di essere QUEL SEGNO DI CONTRADDIZIONE e di non avanzare alcun patteggiamento...

^__^

raffaele ha detto...

Caterina, proprio non hai capito: Ruini non ha mai appoggiato l'Ulivo, anzi l'ha osteggiato ed ha preparato la sua fine; è sempre stato molto più disponibile verso il centro-destra. Un centro-destra che includesse Casini e non solo il PDl e la Lega, certo.
Il problema è sorto quando la destra è diventata più arrogante ed ha deciso di fare senza Casini; addirittura ha scatenato Feltri contro il quotidiano cattolico "Avvenire".Otra la misura è colma: BASTA CON QUESTA DESTA ARROGANTE.

sam ha detto...

"Nella tradizione cattolica non si procede mai così: con una squalifica pubblica, che danneggia tutti, per sanzionare eventuali vizi privati."

... !!! ...

Ohhh, è così adesso che si difende la "tradizione"?

In linea teorica un po' di discrezione ci starebbe anche bene.
Ma in pratica, in che cosa si è ridotta quella "tradizione" a cui De Marco si appella, se non al coprire sempre e comunque senza sanzionare nemmeno privatamente quegli "eventuali vizi privati" che a volte si configurano persino come reati?
Con la scusa di dover lavare i panni in casa, troppi panni sporchi sono rimasti chiusi negli armadi fino a fare i vermi.
Pensiamo alla pedofilia... ci voleva Ratzinger ad avviare la disinfestazione.
E' triste perciò che ci si stracci le vesti più per le "squalifiche pubbliche" che per gli "eventuali vizi privati".

Ringraziamo il Buon Dio, che è Caritas in Veritate, perchè il nostro Santo Padre, che difende davvero l'autentica Tradizione della Santa Chiesa, quella "tradizione" ipocrita di cui parla De Marco l'ha mandata letteralmente in pezzi, sollecitando la squalifica pubblica persino di alti prelati pedofili o corrotti.
Il Papa sa bene ( e basta un po' di fede "infantile" per capirlo)
che non è certo l'immagine pubblica della Chiesa, bensì quella agli occhi di Dio, che avvantaggia o "danneggia tutti", cioè le anime e il mondo intero.

sam ha detto...

Piccola antologia in tema, dalla Sacra Scrittura:

Io l'ho scartato, perché io non guardo ciò che guarda l'uomo. L'uomo guarda l'apparenza, il Signore guarda il cuore.
1 Sam 16,7

«Ecco, giorni verranno - oracolo del Signore - nei quali punirò tutti i circoncisi che rimangono non circoncisi ...perché tutte queste nazioni e tutta la casa di Israele sono incirconcisi nel cuore».
Ger 9, 24-25

Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna.
E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.
Mt 5,29-30

Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra. ...
Voi farisei pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno? ...
Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo.
Lc 11, 35. 39-40. 43-44

Radunatesi migliaia di persone che si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: "Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia.
Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto.
Lc 12, 1-2

Egli disse: «Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio.
Lc 16,15

Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull'uomo. Egli infatti conosceva quello che c'è nell'uomo.
Gv 2,24-25

E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio".
Gv 3, 19-21

Non vi fate illusioni; non ci si può prendere gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato.
Gal 6,7

Anonimo ha detto...

Raffa, in riferimento all'articolo del Prof. De Marco, ti segnalo dal blog di Padre Scalese:
Sussiadiarietà nella Chiesa , 8 ottobre
Alessia

Raffaella ha detto...

Grazie :-))